Lago balneabile di Fiè | Fiè

Come arrivare al Laghetto di Fiè: Lago di Fiè

Per una piacevole nuotata nell’area vacanze Alpe di Siusi vi attendono un lago in una posizione idilliaca, ovvero alle falde dello Sciliar, e una piscina panoramica:

  • lago balneabile all’interno di un parco naturale
  • “Vela blu”, onorificenza conferita da Legambiente (organizzazione per la tutela ambientale)
  • refrigerio grazie alla posizione in quota
  • nuoto in un panorama mozzafiato

Il Laghetto di Fiè è annoverato tra i tre laghi più puliti ed esemplari d’Italia. Anche nel 2017, Legambiente, la maggiore organizzazione italiana per la tutela ambientale, ha conferito le “5 vele” ai migliori ecosistemi del Paese. Trattandosi di un biotopo incontaminato con un’acqua d’eccellente qualità, il lago alle falde dello Sciliar è una meta molto amata per un bagno rinfrescante. Il Laghetto di Fiè, uno degli otto laghi balneabili del Trentino Alto Adige, vi attende all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, alle falde dello Sciliar, la montagna simbolo dell’Alto Adige.

Concetto di salute secondo Sebastian Kneipp – Martedì | Laion

La escursione parte in questo punto: Giardino delle erbe

Dove: al giardino delle erbe nella zona vicino al biotopo (Kasserol)
Quando: Martedì – ore 09:00
Punto di partenza: al giardino delle erbe nella zona vicino al biotopo (Kasserol)
Durata: 1,50 h
Prezzo: 5,00€
Iscrizione:presso l’ufficio turistico Laion

Il nostro esperto di erbe naturali Sig. Heinrich Ranalter vi conduce nel suo giardino delle erbe. Nel giardino sarete dapprima guidati e informati, e poi sarete liberi di immergervi nei profumi e nei colori delle erbe officinali.

Da Valles alla Malga Fane con il passeggino | Rio di Pusteria

Punto di partenza e d’arrivo: Valles, funivia Jochtal

Durata: 3:00 h
Dislivello: 340 m
Lunghezza: 3 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dal parcheggio (1370) seguiamo la strada segnalata con il n.17 inoltrandoci nella valle fino al punto di ristoro Kurzkofelhütte (1422 m). Da questo momento in poi la valle si restringe e il sentiero si fa ripido. C’è la possibilità di abbandonare ogni tanto la strada per battere un sentiero escursionistico che si estende parallelamente ad essa. Durante la nostra escursione è possibile ammirare la gola naturale scavata dal Rio Valles. Addentrandosi nella valle la vista è limitata da ripide pareti, uscendone invece è possibile abbracciare con lo sguardo il pittoresco Rio Valles in tutta la sua lunghezza. Dopo circa 2 ore il sentiero diventa nuovamente piano e la valle torna ad allargarsi. Siamo quasi arrivati alla nostra meta e possiamo già vedere l’agglomerato di baite della Malga Fane (1739m). Le splendide baite, alcune ancora utilizzate, ci fanno fare un tuffo nel passato e scordiamo ben presto la fatica. Il ritorno avviene lungo lo stesso tragitto. Caratteristiche del sentiero: catramato, strada chiusa temporaneamente al traffico. Passeggino: da trekking, 3 o 4 ruote.

Alla malga Melago con il passeggino | Resia

Punto di partenza e d’arrivo: Stazione a valle di Maseben

Durata: 2:00 h
Dislivello: 150 m
Lunghezza: 7,5 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Attraversiamo il Rio Karlinbach a sinistra della stazione a valle della seggiovia di Maseben (1860 m) e seguiamo le indicazioni fino ad immetterci in un’ampia strada forestale (in inverno è una pista per sci di fondo). Senza particolare sforzo ci addentriamo nella valle, passando per un grazioso bosco che ci ripara con la sua ombra. Sovente troviamo delle panchine che invitano a una breve sosta. Dopo circa mezz’ora cambia il terreno. Lasciamo il bosco alle nostre spalle raggiungendo un suggestivo paesaggio d’alpeggio dal quale si può ammirare il panorama circostante. Seguiamo il Rio Karlinbach fino alla Malga Melago (1970 m), dove abbiamo la possibilità di rifocillarci e riprendere forza. Da questo punto, quando c’è bel tempo si intravedono al- cuni ghiacciai delle Alpi Venoste: la Palla Bianca (3738 m), la Punta di Vallunga (3526 m), la Cima di Barba d’Orso (3327 m). Il nostro ritorno si svolge orograficamente a destra seguendo il sentiero n° 2 fino ad un bivio che – dopo aver attraversato un ponte – ci riporta alla strada forestale.

Da Stelvio al rifugio Forcola con il passeggino | Stelvio

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio presso il  il recinto dei cervi, Stelvio

Durata: 3:30 h
Dislivello: 420 m
Lunghezza: 6,7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dopo aver forse potuto osservare qualche animale all’interno del recinto dei cervi, iniziamo la nostra escursione percorrendo un piacevole sentiero nel bosco fino ad attraversare il Rio Platzbach vicino al limite della vegetazione arborea. Da questo punto in poi il sentiero diventa più ripido e faticoso, in compenso però migliora il panorama. Dopo ca. un’ora e mezza raggiungiamo la Malga di Prato (2051) che offre una splendida vista sull’Ortles (3905) e sulle cime circostanti. L’ultima parte del sentiero (ca. mezz’ora) è anch’essa piuttosto impegnativa, ma la fatica viene ripagata da un panorama unico. Al Rifugio Forcola abbiamo la possibilità di riprendere le forze e di contare ed ammirare in pace le cime di 3000 metri. La via del ritorno ripercorre il sentiero dell’andata.

Il lago di Gioveretto in val Martello con il passeggino | Val Martello

Punto di partenza e d’arrivo: Ristorante”Zum See” 

Durata: 2:00 h
Dislivello: 230 m
Lunghezza: 6,2 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Partiamo dal Ristorante “Zum See” e prendiamo il sentiero n° 36 (Marteller Talweg) che ci porta in direzione dell’imbocco della valle costeggiando la parte destra (da un punto di vista orografico) del lago fino alla diga di sbarramento. Durante il nostro cammino ci imbattiamo spesso in tabelloni accattivanti ed informativi che ci fanno conoscere il mondo variegato e sfaccettato del Parco Nazionale dello Stelvio. Il sentiero poi è costellato di tavoli e panchine dove possiamo riposarci e trattenerci, i prati colorati invitano a fare un pic-nic. Dopo tre quarti d’ora di piacevole camminata giungiamo alla diga di sbarramento, il cui attraversamento è quasi d’obbligo, poiché ci offre una vista unica e mozzafiato del mondo montano circostante con i suoi alti ghiacciai: il ghiacciaio Vedretta del Cevedale, il ghiacciaio Forcola e le cime Monte Cevedale (3769 m), Cima Cevedale (3757 m), Cima Marmotta (3330 m), Cima Venezia (3386 m) nonché i Rifugi Nino Corsi (2265 m) e Martello (2610 m). La via del ritorno è la stessa dell’andata.

Al laghetto “Schwarze Lacke” con il passeggino | Lana

La escursione parte qui: San Vigilio
Durata: 3:00 h
Dislivello:  340 m
Lunghezza: 8,5 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Lasciamo la stazione a monte della funivia (1450 m) e ci incamminiamo in direzione San Vigilio prendendo il sentiero n° 34 che ci conduce su per un’agevole salita passando attraverso un rado bosco di larici mentre la seggiovia ci sovrasta durante tutto il tragitto. Ad un certo punto il bosco lascia spazio a prati sui quali pascolano i cavalli (avelignesi). Dopo ca. un’ora e un quarto giungiamo al Monte di San Vigilio (1743 m). Qui abbiamo l’imbarazzo della scelta tra numerosi cartelli di sentieri che ci invitano a seguirli. Noi prendiamo il sentiero n° 9 che ci porta in tre quarti d’ora scarsi al laghetto “Schwarze Lacke” con vicino il Ristorante Seespitz (1730 m). Strada facendo passiamo per la graziosa chiesetta quattrocentesca di San Vigilio (1793 m) mentre il Maso abbandonato Seehof è testimone di tempi migliori al Monte San Vigilio. Il lago è un biotopo e un posto ideale per risposarsi (piccolo parco giochi). La via del ritorno ci porta fino all’Albergo Jocher (1793 m). Qui è possibile fare una breve sosta al Ristorante Sessellift (1814 m) o alla Malga dell’Orso (1678 m). Il resto del ritorno ripercorre il sentiero dell’andata e dura ca. un’ora.

 

Alla Malga Dei Dossi in Val di Riva | Valle Aurina

La escursione parte qui: Riva di Tures 

Durata: 2:00 h
Dislivello: 210 m
Lunghezza: 6,3 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Il percorso dell’escursione si trova nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, uno dei sette parchi naturali dell’Alto Adige. Dal parcheggio (1684 m) il sentiero ci porta in leggera salita attraverso l’incontaminata Val dei Dossi, la cui natura incontaminata ci mostra tutta la bellezza della natura. Boschi di pino mugo e prati alpini e un ruscello giocoso costeggiano il nostro sentiero. La strada forestale non asfaltata ha una piacevole pendenza e offre alla nostra auto una bassa resistenza al rotolamento, cosicché possiamo presto vedere in lontananza la Malga dei Dossi (1911 m). Questo è uno dei pochi insediamenti a grappolo rimasti in Alto Adige. Saremo li’ tra un’ora circa. Il viaggio di ritorno si svolge sulla stessa rotta. Stato del percorso: strada forestale facile. Carrozzine: tutte.

Al Lago di Dobbiaco | Dobbiaco

Punto di partenza e d’arrivo: Presso il Caseggiato Saghäusern

Durata: ca. 2:00 h
Dislivello: 40 m
Lunghezza: ca. 4,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Partiamo per l’escursione dal caseggiato “Saghäuser” in direzione del Lago di Dobbiaco. Il sentiero si snoda orograficamente a sinistra lungo il fiume Rienza e attraversa un leggero bosco misto. A volte ci imbattiamo in detriti portati dai ruscelli in periodi di pioggia e piena giù dalle montagne scoscese. Presto raggiungiamo l’estremità settentrionale del Lago di Dobbiaco.
Da qui inizia un divertente e ben strutturato percorso naturalistico che circonda il lago. Vale la pena fermarsi lungo il sentiero e godere della bellezza dei dintorni. Il sentiero didattico ci porta sulla riva destra, all’estremità meridionale del lago, attraverso un paesaggio caratterizzato da prati e muschi per poi iniziare il viaggio di ritorno, che conduce lungo la vecchia linea ferroviaria che collegava Cortina con la Val Pusteria verso la fine del secolo scorso. Dopo un’ora si attraversa nuovamente il fiume Rienza e si ritorna al punto di partenza.
Stato del sentiero: piacevole, variegato, dalla strada forestale al sentiero forestale.
Passeggino: adatto a tutti i tipi di passeggini.

Escursione in Vallunga con il passeggino | Selva di Val Gardena

La escursione parte qui: La Cajota

Durata: 2:00 h
Dislivello: 170 m
Lunghezza: 5,6 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Si parte dal parcheggio e si segue sempre il sentiero nr. 14, il quale conduce alla cappella San Silvestro, meta di questa escursione comoda. Il sentiero conduce attraverso boschi e malghe sempre verso valle. Appena si raggiunge quota si ha un panorama fantastico sul Parco naturale Puez-Odle. Si ritorna sulla via dell’andata.