Punto di partenza e d’arrivo: Fondovalle Martello
Durata: 3:30 h
Dislivello: 520 m
Lunghezza: 7,8 km
Difficoltà: medio
Percorso:
La Val Martello, una laterale della Val Venosta, si estende sino nel cuore del Gruppo Ortles-Cevedale. All’inizio piuttosto stretta e poco invitante, nella sua parte superiore si apre offrendo spettacolari vedute degli alti picchi e ghiacciai circostanti. Alla fine della carrozzabile, già molto addentro nella valle (qui si trova anche il piazzale di ma- novra per il bus di linea), ci teniamo a destra e risaliamo la montagna lungo un terreno a gra- doni (segnavia N. 151). Poco prima di una pronunciata parete conviene tenersi a sinistra per scendere poi in senso orario al Rifugio N. Corsi (minor pendenza rispetto al sentiero N. 151). Dopo circa 45 minuti raggiungiamo il rifugio (2265 m). Poco oltre arriviamo a un muraglione di pietra eretto più di un secolo fa per bloccare eventuali esondazioni dai laghetti glaciali nel Rio Plima.
Attraversiamo l’ampio fondovalle (cartello indicatore per il Rif. Martello, sentiero invernale) e infine saliamo a zig zag lungo l’erta che ci porta al Rifugio Martello, eretto su un’insellatura ai piedi di Cima Venezia, alta 3385 m. Discesa: si può scendere per la via di salita.
Variante:
Come bella variante possiamo fare una puntata, partendo da sotto il Rifugio N. Corsi (segnavia N. 36) e passando per un terreno disseminato di grandi massi e pini cembri, all’ex Hotel Paradiso. Da lì prendiamo la vecchia strada che porta al ponte sul Rio Plima, da cui torniamo al parcheggio.