Bagni di San Candido

Come raggiungere i Bagni di San Candido

Le rovine testimoniano ancora oggi dell’antico splendore del tardo romanticismo, ma i muri e i tetti crollati mostrano anche il degrado e l’abbandono del Grand Hotel. Stiamo parlando dei Bagni di San Candido, che furono in parte distrutti nella Prima Guerra Mondiale e poi furono abbandonati al declino.
Raggiungibili da San Candido in direzione Sesto, dopo circa 1,5 km si segue la diramazione sulla destra. Seguite la via forestale, fino a che dopo una breve passeggiata raggiungete i Bagni di San Candido, che furono fatti costruire come sanatorio nel 1586 dal medico ungherese Dott. Johann Graf Scheiber. In seguito i bagni furono trasformati in un Grand Hotel, che godette di grande popolarità soprattutto nel passaggio tra XIX e XX secolo. Qui transitavano i ceti più alti della monarchia prussiana ed austriaca.

Oltre alle 5 fonti termali, i Bagni di San Candido possiedono anche la Cappella di San Salvatore, che fino al 1786 era unita anche all’eremo.

Delle 5 diverse fonti, 4 vengono imbottigliate come acqua minerale, che poi viene venduta. La fonte Lavaredo era un tempo molto amata come acqua digestiva, mentre la “Kaiserwasser” o acqua dell’Imperatore era apprezzata per l’ottimo gusto. La fonte sulfurea era la più nota delle fonti dei Bagni di San Candido e si usava soprattutto per semicupi, bagni su tutto il corpo ed impacchi. A causa del gusto piuttosto sulfureo, quest’acqua non si beveva volentieri. La sorgente Candida viene imbottigliata insieme con la “Kaiserwasser” ed un tempo era usata soprattutto da persone con problemi ai reni e alle vie urinarie. La fonte ferrosa fu scoperta solo nel 1820 dal farmacista di San Candido Joseph Stapf ed è l’acqua con maggior contenuto di minerali tra le acque minerali dell’Alto Adige.

I bagni sono visitabili gratuitamente tutto l’anno.


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