Alla malga Melago con il passeggino | Resia

Punto di partenza e d’arrivo: Stazione a valle di Maseben

Durata: 2:00 h
Dislivello: 150 m
Lunghezza: 7,5 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Attraversiamo il Rio Karlinbach a sinistra della stazione a valle della seggiovia di Maseben (1860 m) e seguiamo le indicazioni fino ad immetterci in un’ampia strada forestale (in inverno è una pista per sci di fondo). Senza particolare sforzo ci addentriamo nella valle, passando per un grazioso bosco che ci ripara con la sua ombra. Sovente troviamo delle panchine che invitano a una breve sosta. Dopo circa mezz’ora cambia il terreno. Lasciamo il bosco alle nostre spalle raggiungendo un suggestivo paesaggio d’alpeggio dal quale si può ammirare il panorama circostante. Seguiamo il Rio Karlinbach fino alla Malga Melago (1970 m), dove abbiamo la possibilità di rifocillarci e riprendere forza. Da questo punto, quando c’è bel tempo si intravedono al- cuni ghiacciai delle Alpi Venoste: la Palla Bianca (3738 m), la Punta di Vallunga (3526 m), la Cima di Barba d’Orso (3327 m). Il nostro ritorno si svolge orograficamente a destra seguendo il sentiero n° 2 fino ad un bivio che – dopo aver attraversato un ponte – ci riporta alla strada forestale.

Da Stelvio al rifugio Forcola con il passeggino | Stelvio

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio presso il  il recinto dei cervi, Stelvio

Durata: 3:30 h
Dislivello: 420 m
Lunghezza: 6,7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dopo aver forse potuto osservare qualche animale all’interno del recinto dei cervi, iniziamo la nostra escursione percorrendo un piacevole sentiero nel bosco fino ad attraversare il Rio Platzbach vicino al limite della vegetazione arborea. Da questo punto in poi il sentiero diventa più ripido e faticoso, in compenso però migliora il panorama. Dopo ca. un’ora e mezza raggiungiamo la Malga di Prato (2051) che offre una splendida vista sull’Ortles (3905) e sulle cime circostanti. L’ultima parte del sentiero (ca. mezz’ora) è anch’essa piuttosto impegnativa, ma la fatica viene ripagata da un panorama unico. Al Rifugio Forcola abbiamo la possibilità di riprendere le forze e di contare ed ammirare in pace le cime di 3000 metri. La via del ritorno ripercorre il sentiero dell’andata.

Il lago di Gioveretto in val Martello con il passeggino | Val Martello

Punto di partenza e d’arrivo: Ristorante”Zum See” 

Durata: 2:00 h
Dislivello: 230 m
Lunghezza: 6,2 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Partiamo dal Ristorante “Zum See” e prendiamo il sentiero n° 36 (Marteller Talweg) che ci porta in direzione dell’imbocco della valle costeggiando la parte destra (da un punto di vista orografico) del lago fino alla diga di sbarramento. Durante il nostro cammino ci imbattiamo spesso in tabelloni accattivanti ed informativi che ci fanno conoscere il mondo variegato e sfaccettato del Parco Nazionale dello Stelvio. Il sentiero poi è costellato di tavoli e panchine dove possiamo riposarci e trattenerci, i prati colorati invitano a fare un pic-nic. Dopo tre quarti d’ora di piacevole camminata giungiamo alla diga di sbarramento, il cui attraversamento è quasi d’obbligo, poiché ci offre una vista unica e mozzafiato del mondo montano circostante con i suoi alti ghiacciai: il ghiacciaio Vedretta del Cevedale, il ghiacciaio Forcola e le cime Monte Cevedale (3769 m), Cima Cevedale (3757 m), Cima Marmotta (3330 m), Cima Venezia (3386 m) nonché i Rifugi Nino Corsi (2265 m) e Martello (2610 m). La via del ritorno è la stessa dell’andata.

Al laghetto “Schwarze Lacke” con il passeggino | Lana

La escursione parte qui: San Vigilio
Durata: 3:00 h
Dislivello:  340 m
Lunghezza: 8,5 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Lasciamo la stazione a monte della funivia (1450 m) e ci incamminiamo in direzione San Vigilio prendendo il sentiero n° 34 che ci conduce su per un’agevole salita passando attraverso un rado bosco di larici mentre la seggiovia ci sovrasta durante tutto il tragitto. Ad un certo punto il bosco lascia spazio a prati sui quali pascolano i cavalli (avelignesi). Dopo ca. un’ora e un quarto giungiamo al Monte di San Vigilio (1743 m). Qui abbiamo l’imbarazzo della scelta tra numerosi cartelli di sentieri che ci invitano a seguirli. Noi prendiamo il sentiero n° 9 che ci porta in tre quarti d’ora scarsi al laghetto “Schwarze Lacke” con vicino il Ristorante Seespitz (1730 m). Strada facendo passiamo per la graziosa chiesetta quattrocentesca di San Vigilio (1793 m) mentre il Maso abbandonato Seehof è testimone di tempi migliori al Monte San Vigilio. Il lago è un biotopo e un posto ideale per risposarsi (piccolo parco giochi). La via del ritorno ci porta fino all’Albergo Jocher (1793 m). Qui è possibile fare una breve sosta al Ristorante Sessellift (1814 m) o alla Malga dell’Orso (1678 m). Il resto del ritorno ripercorre il sentiero dell’andata e dura ca. un’ora.

 

Alla Malga Dei Dossi in Val di Riva | Valle Aurina

La escursione parte qui: Riva di Tures 

Durata: 2:00 h
Dislivello: 210 m
Lunghezza: 6,3 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Il percorso dell’escursione si trova nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, uno dei sette parchi naturali dell’Alto Adige. Dal parcheggio (1684 m) il sentiero ci porta in leggera salita attraverso l’incontaminata Val dei Dossi, la cui natura incontaminata ci mostra tutta la bellezza della natura. Boschi di pino mugo e prati alpini e un ruscello giocoso costeggiano il nostro sentiero. La strada forestale non asfaltata ha una piacevole pendenza e offre alla nostra auto una bassa resistenza al rotolamento, cosicché possiamo presto vedere in lontananza la Malga dei Dossi (1911 m). Questo è uno dei pochi insediamenti a grappolo rimasti in Alto Adige. Saremo li’ tra un’ora circa. Il viaggio di ritorno si svolge sulla stessa rotta. Stato del percorso: strada forestale facile. Carrozzine: tutte.

Al Lago di Dobbiaco | Dobbiaco

Punto di partenza e d’arrivo: Presso il Caseggiato Saghäusern

Durata: ca. 2:00 h
Dislivello: 40 m
Lunghezza: ca. 4,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Partiamo per l’escursione dal caseggiato “Saghäuser” in direzione del Lago di Dobbiaco. Il sentiero si snoda orograficamente a sinistra lungo il fiume Rienza e attraversa un leggero bosco misto. A volte ci imbattiamo in detriti portati dai ruscelli in periodi di pioggia e piena giù dalle montagne scoscese. Presto raggiungiamo l’estremità settentrionale del Lago di Dobbiaco.
Da qui inizia un divertente e ben strutturato percorso naturalistico che circonda il lago. Vale la pena fermarsi lungo il sentiero e godere della bellezza dei dintorni. Il sentiero didattico ci porta sulla riva destra, all’estremità meridionale del lago, attraverso un paesaggio caratterizzato da prati e muschi per poi iniziare il viaggio di ritorno, che conduce lungo la vecchia linea ferroviaria che collegava Cortina con la Val Pusteria verso la fine del secolo scorso. Dopo un’ora si attraversa nuovamente il fiume Rienza e si ritorna al punto di partenza.
Stato del sentiero: piacevole, variegato, dalla strada forestale al sentiero forestale.
Passeggino: adatto a tutti i tipi di passeggini.

Escursione in Vallunga con il passeggino | Selva di Val Gardena

La escursione parte qui: La Cajota

Durata: 2:00 h
Dislivello: 170 m
Lunghezza: 5,6 km
Difficoltà: facile

Itinerario:
Si parte dal parcheggio e si segue sempre il sentiero nr. 14, il quale conduce alla cappella San Silvestro, meta di questa escursione comoda. Il sentiero conduce attraverso boschi e malghe sempre verso valle. Appena si raggiunge quota si ha un panorama fantastico sul Parco naturale Puez-Odle. Si ritorna sulla via dell’andata.

 

Il sentiero del Castagno | Quattro tappe da Novacella a Bolzano

Punto di partenza: Abbazia di Novacella
Punto d’arrivo: Castel Roncolo
Dislivello: 2650 m
Lunghezza: 60 km
Difficoltà: difficile
Prima tappa: Da Novacella a Velturno
La prima tappa parte dall’Abbazia di Novacella, centro dall’importanza storica e una delle migliori cantine della Valle Isarco. In seguito l’itinerario, lungo 16 km, si snoda attraverso romantici castagneti passando per tre suggestive chiesette.

La seconda tappa porta sull’altopiano soleggiato di Velturno e dà la possibilità di fare sosta all’omonimo castello rinascimentale, al Convento di Sabiona e presso diverse osterie. Vale la pena scendere a Chiusa in quanto la discesa regala un affascinante panorama sulla cittadina medievale.

Terza tappa: Da Barbiano a Leitach/Renon
Il sentiero delle castagne si snoda attraverso un paesaggio ben curato, paesini pittoreschi e boschi misti. Lungo questa tappa si possono ammirare il torrente Gonderbach con la sua cascata e l’architettura di alcuni tesori di arte sacra.

Quarta tappa: Da Leitach/Renon a Castel Roncolo/Bolzano
L’ultima tappa mostra alcune delle bellezze dell’altopiano del Renon, come ad esempio la valle delle salamandre e le rovine di Castel Stein. Altra attrazione degna di nota sono le piramidi di terra di Auna di Sotto. Giunti a destinazione, il maniero illustrato di Castel Roncolo attende gli escursionisti per un’interessante sosta dedicata alla cultura locale.

Il sentiero del Castagno – Quarta tappa | Da Leitach a Castel Roncolo

Punto di partenza: Leitach am Rittner Hochplateau
Punto d’arrivo: Schloss Runkelstein

Durata: 5:00 h
Dislivello: 530 m
Lunghezza: 16 km
Difficoltà: difficile

Peculiarità del percorso:
Piramidi di terra di Auna di Sotto
Castel Roncolo

Percorso:
Percorso d’accesso da Collalbo sul sentiero nr. 11 (ca. 40 minuti) fino a Siffiano. L’itinerario continua in ripida discesa, a destra su strada campestre per inoltrarsi nel bosco passando a monte del pittoresco rudere di Castelpietra (Ruine Stein). Attraversiamo l’impervio canalone Rösslerbach (m 760) per risalire ai campi del maso Tasenegger. Passeggiando lungo i castagneti passiamo a monte dei masi Melterer e Blümler, poi seguiamo il sentiero che attraversa il canalone Gasterer Graben (nel fitto bosco sovrastante si trovano le piramidi di terra di Auna di Sotto). Usciti dal bosco attraversiamo i frutteti del maso Hinterhuber per seguire la strada del paese fino al centro, presso la chiesa parrocchiale di Auna di Sotto (m 910, ore 1 ¼). In salita per l’abitato arriviamo all’incrocio con la strada principale del Renon, che attraversiamo poco oltre il parcheggio. Passiamo dal gruppo dei masi di Eschenbach, per raggiungere attraverso il bosco i prati del maso solitario Partschuner (m 996), dove seguiamo la strada asfaltata in discesa fino al paesetto di Signato (m 848, ore 1). Dopo l’incrocio presso l’Albergo Signater Hof, la strada continua in discesa e termina presso l’ultima casa.Seguiamo il sentiero che scende per il prato per continuare nel bosco scosceso fino al torrente nel canalone Katzenbachtal (m 745). Passando da una casa abbandonata, la risalita sul pendio opposto ci porta ad una strada forestale che seguiamo a sinistra fino alla strada dei masi, via di accesso al maso solitario Spornberg (m 871). Attraversati i frutteti sulla spalla del monte l’itinerario segue una strada di servizio con fondo in cemento, che scende a sinistra fino al sentiero, che devia in salita a destra lungo un muro di massi. Il sentiero si raccorda con la strada dei masi; dopo un breve tratto troviamo un’altra deviazione: il sentiero in salita a destra ci porta all’albergo alpino Ebnicher (m 832, ore 1).Dall’albergo seguiamo la strada asfaltata in lieve salita verso ovest (incrocio con la nuova funivia del Renon) e dopo mezzo km inizia la discesa a valle. Una mulattiera con parziale selciato, antica via di collegamento, porta in discesa lungo il ripido pendio boscoso. Dopo l’incrocio con una strada forestale troviamo il comodo tracciato della passeggiata Sant’Osvaldo che scende in comode serpentine fino alla strada di accesso al castello. La breve salita e ridiscesa tra i vigneti ci porta a Castel Roncolo (m 361, ore 1) e per il selciato dell’ accesso alla fermata del bus cittadino.

 

Il sentiero del Castagno – Terza tappa | Da Barbiano a Leitach/Renon

Punto di partenza: Barbiano
Punto d’arrivo: Leitach/Renon

Durata: 5:00 h
Dislivello: 530 m
Lunghezza: 15,1 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Dal centro di Barbiano l’itinerario segue la strada di collegamento dei paesi per 2,5 km (in gran parte tracciato panoramico, con marciapiede). Attraversato l’impervio vallone del torrente Gonderbach, dominato da
pareti rocciose con cascata, si prosegue in passeggiata lungo i prati fino al paesino di Saubach (m 800, Albergo Saubacher Hof). Seguiamo il marciapiede fino ai masi Bischof e Penn, per poi deviare a sinistra su strada campestre (via di accesso con segnaletica in salita da Colma). Dopo breve tratto torniamo sulla strada per attraversare il prossimo canalone; oltre il ponte e dopo una strettoia rocciosa raggiungiamo i masi Rotwand. Seguiamo la strada fino al prossimo bivio, tenendoci a sinistra troviamo l’inizio del sentiero che porta alla collina con la chiesetta di Santa Verena. Dopo una breve salita ci troviamo presso un famoso punto panoramico della bassa Valle Isarco (m 889, ore 1 ¾).La discesa per la via crucis sul versante sud porta al maso Penzl, dove seguiamo la strada fino al maso Braun per deviare nuovamente su via campestre. Dal prossimo maso seguiamo la strada in discesa fino al maso Weidacher, lungo i campi raggiungiamo l’albergo Zuner (m 790, ore 1, chiesetta di Sant’Andrea sulla collina adiacente). Collegamento con apposita segnaletica da Campodazzo a valle e da Longostagno a monte. Dopo una breve salita per la strada dei masi una via campestre ci porta al maso Steidacher nel nucleo Antlas (m 810). A questo punto il sentiero del castagno aggira la costa del monte sul versante sud per la strada dei masi ed entra nel vallone Finsterbach. Qui proseguiamo in salita, tra sentiero e via campestre raggiungiamo il maso Falkner (m 898) a valle di Longostagno. Qui seguiamo la strada che scende nel canalone Köblbach; dalla casa presso il torrente risaliamo sul versante opposto fino al maso Vigl. In seguito l’itinerario attraversa il vallone Finsterbach su un sentiero in discesa e risalita; passando dal maso Joggum raggiungiamo il maso Schmaleich (m 950). In discesa verso sud per la strada dei masi passiamo dal punto panoramico “Atzwanger Aussicht” (a pochi passi a sinistra, spettacolare veduta della valle dalla sommità di una parete). Dopo due tornanti in discesa passiamo dal maso Rieser, lungo i campi attraversiamo il valloncello di Siffiano, raggiunta la strada una breve discesa ci porta ai masi di Leitach (m 826, ore 2 ¼, tre masi con servizio di pernottamento). Accesso con apposita segnaletica da Steg in Valle Isarco.