Croda del Becco | Braies

Come raggiungere la Corda del Becco

la corda del Becco domina maestosamente il lago selvaggio di Braies e colpisce fin dall’inizio con il suo enorme lato nord. Il paesaggio è uno dei più belli del mondo e dalla cima si può godere di una vista panoramica senza pari. L’ampio panorama si estende fino alla cresta principale delle Alpi e copre quasi tutte le Dolomiti; particolarmente bella è la vista profonda sul lago selvaggio di Braies. Anche la salita è molto divertente e offre una grande varietà e molte belle attrazioni. I due passaggi, che sono assicurati con una catena d’acciaio, possono essere superati senza grandi difficoltà, anche se è comunque necessario avere un passo sicuro. Le catene in acciaio sono particolarmente utili quando si scende o in condizioni di bagnato, poiché la roccia può essere molto scivolosa grazie alla sua superficie liscia. È anche importante portare con sé abbastanza liquido, poiché non c’è la possibilità di riempire le bottiglie d’acqua durante il tour. Ogni alpinista entusiasta avrebbe dovuto fare questo tour una volta sola, perché sarà sicuramente ricordato per molto tempo!

Monte Calvario | Appiano

Come raggiungere il Monte Calvario

La chiesa della Madonna Addolorata si trova ad Appiano, sul Monte Calvario, ed è un’amata meta di gite ed escursioni. Sul Monte Calvario c’è una Via Crucis che racconta della passione di Cristo la cui meta finale è la chiesetta del Calvario.
Sul Monte Calvario di Appiano troverete le tracce di passate ere geologiche, come le striature glaciali e la Marmitta dei Giganti. Una delle più belle striature glaciali nei dintorni di Bolzano si trova proprio dietro la chiesa del Calvario, e si estende su una superficie di 11.000 m². Osservando la direzione delle striature che va da nord a sud, si riesce ad immaginare la direzione presa dal flusso del ghiacciaio. I detriti morenici compongono la base ideale per la crescita dei vigneti.
Il fenomeno della Marmitta dei Giganti si trova sul Monte Calvario sotto diversi aspetti e forme, la più curiosa è sicuramente la “sedia del diavolo”.
La vegetazione del Monte Calvario è per lo più composta da frassini e betulle. Una passeggiata su questo monte, alla scoperta di cultura e fenomeni naturali non vi lascerà delusi.

Tschenglser Hochwand | Laas

Come raggiungere la Corda di Cengles

La Corda di Cengles è una cima alta 3375 metri delle montagne di Laas nelle Alpi dell’Ortles, una catena montuosa delle Alpi orientali meridionali.
L’Altopiano prende il nome dal villaggio settentrionale di Cenglesin Val Venosta. A nord-ovest, est e sud-ovest invia creste caratteristiche, in parte passabili. Vista da nord, la montagna ha la forma di una piramide di roccia piana. Tuttavia, la sua parete nord può essere scalata solo in condizioni difficili di arrampicata su roccia. Grazie alla buona vista panoramica da tutti i lati e alla facile accessibilità dal rifugio Düsseldorfer Hütte, è una vetta spesso utilizzata come pista da sci anche in inverno. Il Tschenglser Hochwand fu scalato per la prima volta il 3 settembre 1871 dall’alpinista praghese Victor Hecht e dalla guida alpina Johann Pinggera.

Punta Saldura | Val Senales

Come raggiungere la Punta Saldura

Nel Gruppo di Saldura, un sottogruppo delle Alpi Venoste orientali, a fianco della gemella Cima di Lagaun, più alta di soli 5 metri, si erge l’omonima Punta Saldura (Saldurspitze o Salurnspitze in tedesco). Il monte segna lo spartiacque tra la Val di Mazia a ovest, una valle laterale della Val Venosta, e la Val Senales a est – il paese di Maso Corto dista 4 km in linea d’aria dalla vetta.

Scalata per la prima volta nel 1853 per una campagna di misurazione e solo successivamente oggetto di interesse alpinistico, la Punta Saldura resta una cima non troppo frequentata, per via della mancanza di rifugi alpini e la relativa lontananza dai centri abitati. D’inverno, i suoi versanti sono invece molto apprezzati dagli scialpinisti. La via normale parte dal versante della Val Senales: dall’Alpe di Lazaun sopra Maso Corto si percorre la cresta nord fino alla cima in circa 5 ore.

Meta di una suggestiva escursione in quota sono i Laghi di Saldura in Val di Mazia, ai piedi delle cime e dei ghiacciai del Gruppo di Saldura. Per raggiungere i laghi attraverso l’affascinante paesaggio alpino di rocce e i prati dei Piani di Saldura, occorrono circa 3,5 ore di cammino.

Gran Pilastro | Alpi orientali

Come raggiungere il: Gran Pilastro

Il Gran Pilastro (3.510 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi orientali. Si trova lungo la linea di confine tra l’Italia (provincia di Bolzano) ed Austria (Tirolo).

Percorso dalla Val di Vizze: 
Da Vipiteno, bisogna spingersi sino al centro di Stein (Sasso), verso la fine della val di Vizze, dove inizia una stradina sterrata; da qui si prosegue fino al terzo tornante, dove si trovano diversi posti per parcheggiare la macchina, ad una quota di 1718 m. Da qui procedendo a piedi (segnavia 1) si va lungo la valle di Sottomonte (Unterberg Tal), sino a raggiungere il rifugio Gran Pilastro (Hochfeilerhütte), ad una quota di 2710 metri. Sin qui circa 3,5 ore di cammino. Dal rifugio si può raggiungere la vetta, inizialmente con tratti ripidi e attrezzati, e successivamente seguendo l’esile cresta della vetta. Spesso è necessario usare piccozza e ramponi. La parte più impegnativa sono gli ultimi 50 metri, in quanto sono sempre ghiacciati ed esposti. In totale, dal parcheggio alla vetta, sono necessarie 5,5 ore.
Dall’alta ma stretta cima si gode un panorama molto vasto, che permette di scorgere le principali vette delle Dolomiti a sud e le vette austro-germaniche a nord.

Piramidi di Terra | Terento

Come raggiungere le Piramidi di Terra 

Escursione: 

La formazione delle piramidi di terra di Terento risale con molta probabilità al 1837. Il ruscello di Terner, in seguito ad un temporale molto violento trascinò via con sé 3 case, 16 mulini, 13 battipali, la bottega di un fabbro e una segheria. Morirono 13 persone. Fu in quell’occasione che, probabilmente, crollò anche una parte della montagna. Nei decenni successivi l’erosione ha coinvolto due diversi massi detritici: dal materiale ricoperto da blocchi di roccia si formarono le classiche piramidi di terra, mentre dal materiale senza la presenza di sassi si formarono solamente creste e coste.

Alpe di Siusi | Castelrotto

Come raggiungere le Alpe di Siusi 

Escursioni:

Imponenti panorami sulle cime dolomitiche, 300 giorni di sole e gli spazi sconfinati del più grande altipiano d’Europa: la bellezza del Trentino Alto Adige è semplicemente leggendaria. Le attività dinamiche sono ideali per scoprire la natura e il paesaggio mozzafiato: a piedi o in mtb in estate, così come su sci e snowboard in inverno, un soggiorno nell’area vacanze Alpe di Siusi offre il connubio perfetto di emozioni all’aperto e momenti resi piacevoli dalla natura e da deliziose specialità. L’Alto Adige, infatti, è anche il punto d’incontro della cultura gastronomica alpina e di quella mediterranea, che hanno in serbo ricette in grado di realizzare ogni vostro desiderio.
Una vacanza sull’Alpe di Siusi e nei paesi limitrofi di Castelrotto, Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio vi accompagna nel cuore delle leggendarie Dolomiti del Trentino Alto Adige. In estate, le famiglie scoprono località magiche, intraprendono escursioni con la strega Martha ed esplorano il Parco naturale Sciliar-Catinaccio, mentre in inverno i corsi e le scuole di sci sono fonte di divertimento per i piccoli ospiti.

Passo Gardena | Val Gardena

Come raggiungere il Passo Gardena 

Passo Gardena, in ladino Jëuf de Frea, porta da Selva in Val Gardena a Colfosco (1.645 m s.l.m.), che fa parte del comune di Corvara ed è il paese più altolocato della Val Badia. Nella zona sotto Passo Gardena ci sono stati dei ritrovamenti di reperti dell’età della pietra. La prima strada carrozzabile sul passo fu costruita nel 1915, durante la Grande Guerra.

Il paesaggio montano a Passo Gardena è imponente: a sud il massiccio del Gruppo del Sella, a nord il Gruppo del Cir nel Gruppo del Puez situato nel Parco Naturale Puez-Odle, a ovest il Gruppo Sassolungo e a est le cime della Val Badia con il leggendario Regno dei Fanes. Sul passo sorgono le acque di diversi torrenti, uno dei quali è il Rio Frea, che sfocia nel Rio Gardena.

A metà del Novecento Passo Gardena divenne rilevante per il turismo. Nel 1960 fu costruita la strada, seguirono poi impianti di risalita e itinerari escursionistici sui due lati del passo. Oggi Passo Gardena è uno dei quattro passi del Sellaronda (d’estate percorribile in bici, d’inverno con gli sci), da qui partono anche escursioni nella Valle Dantercepies, all’Alta Via delle Dolomiti n. 2 o verso la Via Ferrata Pisciadù.

Sequoie di Fennhals | Cortaccia

Come raggiungere le Sequoie di Fennhals 

Con la loro imponenza, le cinque sequoie che si ergono lunga la strada per Favogna dominano il paesaggio nei pressi della residenza montana nota come Fennhals. Sulla strada per Favogna, circa 300 metri dopo la residenza Fennhals si erge appunto oltre la strada un gruppo di cinque giganteschi alberi.
Con altezze comprese fra i 35 e i 40 metri, queste piante hanno circonferenze che arrivano a 4,5 m e pare siano state messe a dimora in questo luogo nel 1898 in occasione del cinquantesimo anniversario dell’incoronazione dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Si stima quindi che abbiano oltre un secolo di vita.

Sedie delle streghe | Castelrotto

Come raggiungere le sedie delle streghe 

Le sedie delle streghe rimandano alle famose leggende sulle streghe dello Sciliar. Era proprio lo Sciliar il luogo in cui si radunavano per celebrare i loro riti. Mentre le sedie, assieme alle panche delle streghe, situate sulla Bullaccia, costituivano il loro posto di riposo. Si trovano nel bosco poco sopra Castel-rotto, in località Tiosels, e sono costituiti da due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili. Non si sa con precisione se si tratta di un curioso scherzo della natura o di opera umana…Raggiungibili percor-rendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto pas-sando per Tiosels.