Possibili punti di partenza: Monte S. Caterina, Unterstell, Alta Muta, Ulfas, Velloi, Giggelberg, Val di Fosse, Cresta, Matatz
Durata: 5 – 8 giorni
Dislivello: 5.100 m
Lunghezza: ca. 100 km
Difficoltà: per escursionisti allenati
Periodo consigliato: dal 1° luglio alla fine settembre
Percorso:
L’Alta Via di Merano è uno dei sentieri escursionistici circolari più incantevoli dell’arco alpino. L’itinerario marcato con il nº 24, creato da Robert Schönweger ed Helmuth Ellmenreich, guide alpine dell’AVS (associazione alpina altoatesina), venne inaugurato nel 1985. Gli alpinisti allenati e dal passo sicuro percorrono i circa 100 km all’interno del Parco Naturale Gruppo di Tessa in cinque/otto tappe giornaliere, accompagnati da incantevoli viste sulle cime di Merano e dintorni, sulla Val Venosta e, nelle giornate limpide, anche sulle Dolomiti e sul Massiccio dell’Ortles. Mentre la parte meridionale è caratterizzata da una vegetazione mediterranea, i tracciati settentrionali consentono un’immersione in un paesaggio alpino d’alta quota. Lungo il sentiero gli escursionisti possono conoscere da vicino il mondo degli agricoltori di montagna altoatesini, che con il loro secolare impegno hanno plasmato e conservato questo habitat antropizzato.
Le numerose possibilità di ascensione e discesa dell’Alta Via di Merano consentono di cominciare l’escursione o fare ritorno a valle in diverse località; i punti d’accesso sono facilmente raggiungibili con funivie, mezzi pubblici, auto o taxi. Alcune aree lungo il sentiero richiedono passo sicuro, assenza di vertigini e particolare attenzione. Nei punti esposti sono presenti catene, funi o parapetti per la sicurezza. Possibilità d’intraprendere l’escursione con una guida. L’Alta Via di Merano è un percorso escursionistico immerso nella natura e si trova all’interno di un’area naturale protetta. Per questo motivo è di fondamentale importanza per la fauna e la flora che gli escursionisti non lascino dei rifiuti lungo il tragitto (nemmeno rifiuti biologici come per esempio bucce di banane,) ma che questi vengano portati fino ai vari rifugi oppure a valle per poi gettarli. É assolutamente vietato campeggiare all’interno dell’area naturale protetta.