In MTB al Passo del Madriccio | Spondigna

Punto di partenza e d’arrivo: Spondigna

Durata: ca. 7:00-9:00 h
Dislivello: 1.745 m
Lunghezza:
74 km
Difficoltà:
difficile

Percorso:
L’itinerario che vi proponiamo richiede un certo allenamento e una buona condizione fisica, ma ripaga di ogni fatica regalando un’esperienza difficile da dimenticare. Siamo a inizio settembre, e le previsioni meteo promettono bel tempo stabile e temperature non eccessive. Partiamo da Spondigna (890 m s.l.m.), da cui la strada statale 38 del Passo dello Stelvio si diparte da quella per il Passo Resia, e ci dirigiamo verso Prato allo Stelvio lungo la pista ciclabile che attraversa la zona paludosa fluviale “Prader Sand”. Attraversato il paese di Prato allo Stelvio, iniziamo a salire sulla strada statale, che percorriamo fino alla località di Ponte Stelvio, dove imbocchiamo una strada forestale (segnavia “Solda”) che ci consentirà di abbreviare il percorso aggirando l’abitato di Gomagoi e primi tornanti della strada per Solda. La strada forestale termina in località Solda di Fuori, da cui proseguiamo su asfalto verso Solda e la stazione a valle della funivia (a 1.920 m s.l.m.).
Dopo 1.250 m di salita già affrontati, la funivia che porta al Rifugio Città di Milano è decisamente provvidenziale: gli ulteriori 700 m di dislivello risparmiati ci permetteranno di affrontare più riposati il tratto più duro dell’itinerario, la salita al Passo del Madriccio. Iniziamo a salire lungo la strada sterrata che porta ai 2.820 m del Rifugio Madriccio, di cui approfittiamo per una meritata sosta ristoratrice. Lungo l’ultimo tratto della salita, l’attraversamento di alcuni nevai ci obbliga a proseguire a spinta verso i 3.125 m del Passo. Raggiunto il Passo del Madriccio, il punto più alto del nostro itinerario, ci soffermiamo ad ammirare lo spettacolare panorama sul gruppo dell’Ortles e sul versante della Val Martello. L’inizio della discesa in Val Madriccio, su rocce ripide, scivolose e affilate, ci costringe a scendere un’altra volta dalla bici, ma il terreno torna ben presto pedalabile e la discesa godibile, anche se alcuni tratti restano da affrontare con grande attenzione. Attraversando un ambiente spettacolare e mai monotono, arriviamo nei pressi del Rifugio Nino Corsi al Cevedale e deviamo a sinistra, in direzione del Rifugio Genziana, dove ritroviamo l’asfalto e ha inizio la discesa lungo la strada della Val Martello. Arrivati a Morter, presso Laces Venosta, imbocchiamo la pista ciclabile che ci riporta comodamente a Spondigna.
Quello affrontato è un itinerario tra boschi, ghiacciai, valloni apparentemente desertici e pascoli d’alta montagna, lungo un percorso mai monotono, circondato da grandiosi panorami: un’esperienza e un’altitudine tutt’altro che banali.