Attraverso la malga Prantner a Castel Strada | Prati

Punto di partenza e d’arrivo: Castel Palu

Durata: 6:30 h
Dislivello: 980 m
Lunghezza: 15,2 km
Difficoltà: medio

Il sentiero conduce da Vipiteno a Smudres fino alla malga Prantner con una splendida vista sulle montagne circostanti. Dalla malga, l’escursione scende alla frazione di Novale e passa le rovine di Castel Strada, dove secoli fa risiedevano i conti di Vipiteno.

Percorso
Da Castel Palu verso Flaines seguendo il sentiero 24. Prima del villaggio imboccare a destra sul sentiero 25 e salire fino al Braunhof. Dietro il maso imboccare a destra sul sentiero 3 e salire attraverso lo Strobelgraben fino alla strada sferrata. Seguire la strada fino alla malga Prantner. Qui a sinistra discesa ripida fino a Castel Strada e ritorno sul sentiero 21 attraverso Novale di Sopra a Flaines e a Castel Palu.
Possibilità di ristoro: Braunhof, Prantneralm, Ristorante Sonnenheim

Escursione circolare Avenes | Val di Vizze

Punto di partenza e d’arrivo: Avenes

Durata: 1:30 h
Dislivello: 400 m
Lunghezza: 5,8 km
Difficoltà: media

Il sentiero conduce da Avenes, paesino alle porte della Val di Vizze, sui prati della malga Pfammes (chiusa) fino alla diga della Val di Vizze. Da qui si apre una vista sulla tradizionale, incontaminata valle di montagna.

Percorso:
Dalla fermata dell’autobus a Avenes si segue il sentiero n. 1A fino alle malghe di Pfammes. Da qui verso est fino alla diga Rieder e sul vecchio sentiero n. 1 si torna al punto di partenza.

Chiesa di S. Maddalena dei cappuccini | Vipiteno

Come raggiungere la Chiesa di S. Maddalena dei cappuccini 

La posa della prima pietra di questa semplice costruzione tipicamente cappuccina avvenne nell’anno 1636, e già un anno dopo la chiesa fu consacrata. Notevoli le pale dell’altare realizzate presumibilmente da Josef Renzler intorno al 1800: sull’altare maggiore si può vedere la patrona Santa Maddalena con San Francesco e Sant’Antonio, e sugli altari laterali sono raffigurati San Felice e Sant’Antonio da Padova.

Orario d’apertura:
Gennaio-dicembre 2019:
Lunedì-domenica dalle 09:00 alle 17:00

Ingresso gratuito!

Contatto:
Chiesa di S. Maddalena dei cappuccini
Via Frundsberg
39049 Vipiteno
+39 0472-765325

Chiesa di Santa Margherita | Vipiteno

Come raggiungere la chiesa di Santa Margherita

La chiese venne eretta tra il 1678 e il 1680 in stile barocco su progetto di Peter Delai. Il campanile tuttavia risale ad una costruzione più antica, già citata nel 1337. La pala dell’altare maggiore, dedicata alla patrona della chiesa Santa Margherita, fu eseguita da Josef Renzler nel 1822.

Orario d’apertura:
01 gennaio – 31 dicembre 2019:
Lunedì-domenica dalle 09:00 alle 17:00

Ingresso gratuito!

Contatto:
Chiesa di Santa Margherita
Via S. Margherita
39049 Vipiteno
+39 0472-765325

Dalla Baita Sciistica agli omini di pietra | Sarentino

Punto di partenza e d’arrivo: Baita Sciistica

Durata: 2:15 h
Dislivello: 390 m
Lunghezza: 6,6 km
Difficoltà: facile

L’escursione con le racchette da neve dalla baita sciistica di Sarentino fino ai famosi ometti di pietra.

Percorso:
La baita sciistica di Sarentino è punto di partenza dell’escursione per gli ometti di pietra sulla cima Hohe Riesch. Sul sentiero nr. 2 in salita fino alla malga Auener e proseguire fino al giogo dei Prati. A sinistra in salita fino ai ometti di pietra. Si ritorna sulla via d’andata.

Castelli di Collepietra

Come raggiungere i Castelli di Collepietra

I Castelli di Collepietra sono castelli di doppio scopo, una parte serviva per abitarci e l’altra per difendersi. Si ergono su uno sperone roccioso alto 30 metri con vista sulla Valle d’Isarco e furono eretti intorno al 1200-1300 dai Signori di Fiè. La rimanente rocca è accessibile attraverso un sentiero ben assicurato; il portone d’ingresso ancora ben conservato è quello originale. Le mura sul lato dell’entrata sono in gran parte ancora intatte. I pinnacoli e anche la torre del Castello invece sono andati distrutti. Parte della torre e delle mura di cinta fino alla metà del 20° secolo rimasero ben conservati ma le pietre vennero poi utilizzate per la costruzione dell’abitato di Collepietra. Oggi ai piedi della torre di allora troviamo il “Bergheim”.

La corte di Collepietra e di Nova Levante furono in possesso dei signori di Fiè, i cui nomi sono ispirati alla rocca di Steineck (denominazione originale per Collepietra): Henricus, Clara, Grimoldus e Christophorus de Steineck. Clara de Steineck nell’anno 1292 fu la prima madre badessa nel convento “Klarissen” di Merano. Nel 1298 un certo Gozelin fu nomminato guidice di Steineck. La corte di Steineck fu sottoposta ai Conti di Tirolo. Dopo la loro estinzione la corte di Steinegg e Karneid (Collepietra e Cornedo) nell’anno 1366 passa per sempre ai signori impartentati von Niederthor e Botsch di Bolzano. Dal 14° secolo la corte di Steinegg e Karneid (Collepietra e Cornedo) rimase proprietà della famiglia Liechtenstein i quali furono seguaci de “Tiroler Adelsverband” e nemici del Duca Friedrich “mit der leeren Tasche” (il nulla tenente). Intorno all’anno 1420 il Castello di Collepietra fu distrutto dal Duca Friedrich e non venne più ricostruito. La corte di Collepietra resistette ma fu trasferito al maso Pises di Collepietra, dove rimase per circa due secoli.


df
Contatto:
Ass. Turistica Collepietra
Via della Chiesa 5
39053 Collepietra
+39 0471 619560

Castel Cornedo

Come raggiungere Castel Cornedo

All’ingresso della Val d’Ega, appena a est di Bolzano, si affaccia sublime sulla conca di Bolzano. Castel Cornèdo è stato probabilmente costruito nel XIII. secolo dai signori Greifensteiner.

 

La scalinata si arrampica davanti alla facciata del castello, affreschi romantici adornano la cappella. Maestoso e solenne veglia con le sue torri sulla Gola della Val d’Ega: il Castel Cornedo. Il vero simbolo di questo comune altoatesino venne fatto erigere dalla famiglia aristocratica dei Greifenstein attorno al 1200 d.C. ed è considerato ancora oggi uno degli edifici più spettacolari dell’Alto Adige.

 

Visite al castello:

Il castello può essere visitato solo con una guida. Visite in aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre. Ci sono due visite guidate di fila, il venerdì alle 15:00 e alle 16:30. persone per tour.

Punto di ritrovo: all’ingresso del castello all’uscita della strada principale. Il parcheggio è disponibile nel centro di Cornedo (la distanza a piedi dal castello lungo la strada principale è di circa 10 minuti).

Iscrizione: prenotazione telefonica presso la segreteria del comune di Cornedo con Judith Ganthaler fino a giovedì a mezzogiorno! La registrazione è vincolante. Il nome e il luogo di residenza devono essere lasciati. Le visite sono possibili solo se sono registrate almeno dieci persone, altrimenti la visita non avrà luogo. Numero massimo: 20


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.


Prezzi:

Prezzo normale 7,00 €
alunni/studenti fino a 25 anni, anziani oltre i 65 anni 5,00

 


jk

Contatto:
Comune di Cornedo
via Cornedo 15
39053 Cornedo
+39 0471 361300

Verso le piramidi di terra | Collepietra

Punto di partenza e d’arrivo: Cafè Christl, Steinegg

Durata: 2:30 h
Dislivello: 280 m
Lunghezza: 5,4 km
Difficoltà: intermedia

Percorso:
L’escursione circolare da Collepietra alle piramidi di terra, percorsa in tutta tranquillità, dura circa tre ore. L’indicazione “Piramidi gialle” porta da Collepietra alla gola del Rio Katzenbach, per poi passare sotto ai giganti d’argilla sul sentiero Lahnen. Si prosegue in salita superando il Maso Raffeinerhof fino alla Croce Dosser e da qui si scende direttamente giù verso le piramidi. L’indicazione n° 2 indica la via del ritorno per Collepietra passando dal sentiero Katzenbach.

Le piramidi di terra a Collepietra | Collepietra

Come raggiungere le Piramidi di terra

Spergiuro ed avarizia. Queste sono le due ragioni per cui secondo la leggenda oggi a Collepietra, al posto di un succulento e redditizio prato verde, delle suggestive piramidi di terra si protendono verso il cielo.

Il castigo divino, o piuttosto devastanti fenomeni meteorologici, hanno determinato la formazione di questi monumenti naturali estremamente rari. Nei punti in cui i ghiacciai dell’era glaciale avevano depositato argilla morenica e in seguito a forti piogge si formò una poltiglia fangosa, che lentamente finì per scivolare a valle. I materiali più duri, come i grossi massi rocciosi, protessero dalla pioggia l’argilla sottostante. È così che nel corso dei millenni si sono formate delle colonne alte fino a 30 m con un “cappello in testa”.

La leggenda delle piramidi di terra di Collepietra:
Qui una volta si estendeva un bellissimo prato, il quale per generazioni veniva lavorato dal contadino del maso “Dosser” ed il rendimento era destinato a mantenere il sacerdote del paese. Quando, nonostante ripetuti richiami da parte della parrocchia, un giovane contadino rifiutò di pagare il dovuto fitto, venne incaricato il tribunale di Collepietra a rilasciare il verdetto. In mancanza di certificati documentati ed innanzi al giuramento del contadino, bensì in mala fede, gli venne attribuito il prato.

Oppresso il sacerdote, soddisfatto l’avido contadino, tornarono alle loro case. Ma poco dopo nuvoloni neri coprirono il cielo e la luce del giorno si oscurò. Era imminente qualcosa di poco rassicurante. Ebbe inizio un diluvio, fulmini che lampeggiarono, tuoni che rombarono, scoppiò una tempesta come non si era ma visto a Collepietra.

La tempesta diminuì solamente verso il mattino e quando il contadino del maso “Dosser”  andò al prato per falciare l’erba fresca, non credette ai suoi occhi: davanti a lui un abisso profondo dal quale si elevarono solamente alcune torri di terra. Dio fece giustizia, ma diversamente da come la pensò l’uomo.

Il Castello di Castelbello

Come raggiungere il Castello di Castelbello

Il Castello di Castelbello, documentato per la prima volta nel 1238, fu eretto dai Signori di Montalban. Il castello si erge in una posizione maestosa, su un blocco di roccia sulla sponda sinistra dell’Adige. Per via della sua posizione esposta, il Castello doveva essere continuamente protetto con strutture difensive nuove e resistenti.

Nel 1813 e nel 1824 il castello venne quasi completamente distrutto da due incendi. I conti Hendl ne hanno ricostruito solo una parte per adibirla a residenza. Alla fine di un procedimento legale protrattosi per decenni , che vedeva coinvolti il conte Siegmund von Hendl e la Repubblica Italiana, si giunse finalmente ad una soluzione che permise la ristrutturazione del castello, il quale, nel corso del tempo, ha poi assunto la sua attuale funzione di centro culturale del paese.

Oltre alle mostre permanenti, in primavera e in autunno, il castello ospita mostre temporanee d’arte. Fra giugno e settembre, da mercoledì a sabato, vengono organizzate visite guidate al castello, nel corso delle quali le guide illustrano la sua storia travagliata.

Mostra di primavera – Karl Plattner:
28.04.19 fino a 23.06.19
In occasione del centenario della nascita del pittore Karl Plattner (1919-1986), al castello di Castelbello si terrà una grande retrospettiva dal 28.04 fino al 23.06.2019. Karl Plattner era originario di Malles in Val Venosta ed è stato sicuramente uno dei più importanti artisti sudtirolesi del XX secolo.


jk

Contatto:
Castello di Castelbello
Via del Castello 1
39020 Castelbello-Ciardes
Tel.: +39 0473-624193