Maso Corto – Giogo Tasca | Senales

Punto di partenza: Maso Corto
Punto d’arrivo: Lago di Vernago

Durata: 4:00 h
Dislivello: 857 m
Lunghezza: 12 km
Difficoltà: medio

Escursione attraverso l’incontaminata Val di Lagaun all’ex Rifugio al Monte Tasca

Percorso:
Da Maso Corto (2011 m s.l.m) ci incamminiamo inizialmente verso il Maso Prato, da dove prendiamo il sentiero numero 4 che ci porta in altezza attraverso i boschi di larici e pini. Dopo ca. un’ora e mezza si giunge nella Val di Lagaun, un altopiano incontaminato con un piccolo laghetto, rare paludi d’alta montagna ed una flora particolarissima. Qui si intravedono le bizzarre forme dei ghiacciai circostanti. Da qui seguiamo un antico Wasserwaal (i Waale sono antichi canali di irrigazione o piccoli fiumiciattoli), fino al luogo in cui sono stati ritrovati i reperti archeologici dell’età della pietra. Questo attesta che la zona fu abitata già 8000 anni fa. Attraverso una passerella in legno raggiungiamo il fiume e al di là delle murene risaliamo la montagna fino ad una piccola piana. In seguito continuiamo su un ripido scoscendimento fino al Giogo Tasca con i resti della Heilbronner Hütte (2772 m s.l.m). Su questo sentiero furono trasportati i morti di Maso Corto per la sepoltura a Covelano. Se le persone morivano in inverno, venivano lasciate nelle soffitte fino a che le vie d’alta montagna non erano nuovamente accessibili. Dal Giogo Tasca seguiamo il sentiero numero 5 fino alla malga Di Cortiserrade (2214 m s.l.m), aperta solo d’estate. Sul sentiero numero 13 raggiungiamo quindi il margine superiore del bosco ed il suolo di Cortiserrade, con i suoi bellissimi pascoli alpini, per scendere in seguito nuovamente verso la malga Cave di Vernago situata in mezzo al bosco. (2189 metri, non è gestita). Da qui il sentiero prosegue inizialmente nel piano e poi scende rapidamente verso la diga, oltre la quale raggiungiamo nuovamente il paesino di Vernago (1711 m s.l.m).

Escursione al ghiacciaio del Similaun | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Lago di Vernago

Durata: 9:00 h
Dislivello 1909 m
Lunghezza: 17,2 km
Difficoltà: difficile

Escursione impegnativa sul ghiacciaio per alpinisti esperti con splendida vista sulle Alpi Venoste.

Percorso:
Dal parcheggio della diga del lago di Vernago (1699 m s.l.m) si prende la strada sterrata n. 2 che si snoda in direzione nord-ovest sino all’antico maso Tisa (punto di ristoro, quota 1814 m s.l.m). Dal maso, la strada prosegue in salita lungo la Val di Tisa in direzione nord.
Suggerimento: vale una visita il sito archeologico “Schneck”, dove è possibile osservare impronte preistoriche nelle pietre sul ciglio della strada. Al termine della valle si tiene la destra e, con salita ripida e rocciosa, si arriva al rifugio Similaun al Giogo Basso (3019 m s.l.m). Dal Rifugio Similaun ci si dirige verso sud e, dopo aver attraversato un breve passaggio di roccia, si piega leggermente e si raggiunge la lingua del ghiacciaio: inizialmente piatto, presenta poi una zona ripida e con crepacci. Si prosegue in base anche alle condizioni specifiche della giornata: si aggira la zona con i crepacci, si compie un’ampia curva verso destra e poi si punta direttamente a sud-ovest verso la cresta che scende dalla cima e che porta in vetta.

Ghiacciai Val Senales

Come raggiungere Ghiacciai Val Senales

Preservata dal tempo e dall’uomo, intatta, potente. La Val Senales, con il suo ghiacciaio, la sua gente, i suoi masi, è uno scrigno di meraviglie che, anche in estate, risplende. Un ambiente incontaminato, alte creste che portano a toccare con mano i 3000 metri di quota ed oltre. In estate il ghiacciaio è diventato una destinazione amata ed ambita per gli escursionisti. In nessun altro luogo è davvero così facile “conquistare“ un vero tremila, alla stregua di grandi alpinisti.

Grazie alla funivia del ghiacciaio, in sei minuti appena, è possibile superare oltre un migliaio di metri di altitudine. Da Maso Corto, a 3.212 metri, splendido borgo ai piedi della funivia, si sale tra cielo e rocce. Quaranta metri appena e si raggiunge, a piedi, la possente croce della Croda delle Cornacchie (a quota 3.251 metri). Da lì si può godere di una vista panoramica mozzafiato, dalle Dolomiti al gruppo di Brenta, dal gruppo dell‘Ortles ai giganti della montagna nella valle del Garda.

Orario d’apertura:
dal 27. Giugno ogni giorno dalle ore 10:00 alle ore 16:30


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Prezzi:

Salita e discesa
Adulti 25,00 €
Bambini 15,00 €
Famiglie 50,00 €
Corsa singola
Adulti 18,00 €
Bambini 10,00 €
Famiglie 38,00 €

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Kontakt:
Funivie Ghiacciai Val Senales
Maso Corto 111
39020 Senales
+39 0473 662171

Escursione alla cima del Dosso | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Lago di Vernago

Durata: 4:40 h
Dislivello: 1232 m
Lunghezza: 12,5 km
Difficoltà: media

Nel cuore della Val Senales, la Cima del Dosso è un monte panoramico che svetta sul lago di Vernago regalando una vista mozzafiato sull’intera valle. È possibile abbinare la discesa a un’interessante escursione tra le malghe.

Percorso:
Partendo dal lago artificiale di Vernago, si percorre la diga di sbarramento e, prendendo il ripido sentiero n. 17 che attraversa il bosco, si arriva alla malga Waldinger e infine al limitare del bosco. Dopo una salita di tre ore e circa 1000 metri di dislivello, si raggiunge la croce di vetta.

Discesa – variante 1: la discesa di circa 2,5 ore passa per la malga Mastaunalm, dove ci si potrà rifocillare con una deliziosa merenda rustica, per poi raggiungere Madonna di Senales. Da lì sarà possibile tornare a Vernago a piedi o in autobus.

Discesa – variante 2: seguendo lo stesso percorso, si arriva a una biforcazione. Si svolta a sinistra per seguire il sentiero n. 16 che porta a valle, quindi si scende ulteriormente lungo il sentiero Almsteig n. 13, che con un lieve saliscendi tra gli alpeggi conduce alla malga Berglalm. Percorrendo il bosco di cembri, si arriva all’hotel Gerstgras e, proseguendo sul sentiero n. 13A, si attraversano pascoli e lariceti per uscire dalla valle e arrivare al lago. Camminando lungo il lago si ritorna alla diga.

Escursione alla cima Crodarotta | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Lago di Vernago

Durata: 3:30 h
Dislivello: 1122 m
Lunghezza: 5,4 km
Difficoltà: media

Nel cuore della pittoresca Val Senales, in Alto Adige, il Crodarotta si erge sul lago di Vernago. Il panorama mozzafiato sul lago artificiale e sull’intera valle è qualcosa di indimenticabile.

Percorso:
Dal parcheggio vicino al lago si segue l’indicazione n. 18 (cartello “Crodarotta”) percorrendo la strada d’accesso asfaltata, quindi si svolta a destra e, attraversando il lariceto, si sale verso il limitare del bosco. Superando ripidi pendii erbosi, si arriva all’ampia cresta e infine alla grande croce del Crodarotta (2890 m s.l.m). La montagna offre una meravigliosa vista su Alpi Venoste, Punta Saldura e Punta di Finale, Similaun e Palla Bianca, Cima del Dosso, Punta di Cortiserrade e Punta del Monte. Seguendo il tracciato di salita, si torna al lago di Vernago.

Certosa | Val Senales

Silenzio da vivere e segreti da ascoltare

Il borgo di Certosa di Senales vanta una storia unica: deve infatti la sua origine a un monastero dell’ordine dei certosini. Ancora oggi, attraversando Certosa, si può riconoscere la struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto. Un silenzio che risale all’epoca dei monaci. Ed è proprio questo silenzio che sta alla base del progetto “Silentium”, con cui Certosa intende richiamare l’attenzione sulla propria particolarità.
Un interessante film proiettato nel chiostro storico illustra perché nel lontano 1325 il conte del Tirolo volle erigere un monastero e perché in questo luogo isolato i monaci si imposero la regola del silenzio. Il monastero Monte degli Angeli – questo era il suo nome – rimase attivo per 450 anni finché l’imperatore Giuseppe II ne ordinò la chiusura nel 1782. Dal momento che nessuno si fece avanti per acquistare l’intero complesso monastico abbandonato in un luogo così sperduto, le dodici celle dei monaci, la grande casa del priore e la chiesa del monastero furono venduti a famiglie povere che vivevano nei dintorni. Col tempo, la Certosa si trasformò nel paese di Certosa. L’incendio del 1924 la distrusse quasi completamente, ma in seguito fu ricostruita.

La Via Monachorum, chiamata anche “SILENTIUM”, conduce dai paesini di Madonna di Senales e Monte Santa Caterina a Certosa. Lungo il sentiero tematico troverete numerosi pannelli con citazioni filosofiche sul silenzio. Il sentiero è segnalato con figure di monaci a grandezza naturale.

Vivere il silenzio

Per continuare ad affrontare la vita di tutti i giorni con entusiasmo ed energia a volte è necessario fermarsi e prendersi una pausa. Con il progetto “Silenzio” potete farlo, ritrovando la giusta dimensione. Momenti importanti, esperienze in località evocative immersi nella natura del paese Certosa per sentirne tutta l’energia, per imparare a concentrarsi su ciò che è davvero essenziale, per ritrovare il contatto con la Terra e godere con consapevolezza l’istante che state vivendo.

Valle Lagaun & malga Bergl | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Maso Corto

Durata: 4:15 h
Dislivello: 850 m
Lunghezza: 12,6 km
Difficoltà: medio

La Val di Lagaun, ancora interamente incontaminata, è annoverata tra le più belle dell’Alto Adige. L’ascensione all’ex rifugio Heilbronner Hütte e al Giogo Tasca schiude uno sconfinato panorama mozzafiato su numerosi Tremila. Il sentiero diretto alla malga Berglalm è immerso in un idilliaco paesaggio d’alta montagna con estesi boschi di larici.

Percorso:
Dal parcheggio a Maso Corto (2011 m) si raggiunge la stazione a valle della cabinovia Lazaun e poi il maso Wieshof con una piccola cappella, dove ha inizio il sentiero nº 4 oppure A4 (sentiero escursionistico archeologico), che sale in quota attraverso magnifici boschi di larici e cembri. Dopo circa 1 ora e ½ si raggiunge la Val di Lagaun, un’incontaminata alta valle con un piccolo laghetto alpino, torbiere alte e una flora inconsueta. Si segue brevemente un antico canale d’irrigazione verso l’interno della valle fino all’indicazione di reperti archeologici del Mesolitico, che testimoniano che quest’area veniva frequentata già 8000 anni fa dai cacciatori. Da lì, il sentiero scende al rio Lagaun, che si attraversa su un ponte in legno. Al bivio si continua a seguire il sentiero nº 4 a destra. Su un pendio morenico si sale a una piccola pianura e poi con serpentine in parte ripide, ma su un buon sentiero, fino alla croce di vetta del Giogo Tasca con i resti dell’ex rifugio Heilbronner Hütte (2772 m) del club alpino tedesco, sezione di Heilbronn, distrutto fino alle fondamenta da un incendio nel 1932. Il fuoco aveva risparmiato solo una piccola stalla per le capre, che nel 1999 il club alpino di Silandro ha ampliato, facendone un altro rifugio, dove una panca e un tavolo invitano a concedersi una sosta. Il Giogo Tasca è il passaggio per la Val Schlandraun, che porta fino a Silandro. Quassù, il panorama è grandioso: la Palla Bianca con i suoi 3738 m brilla da lontano, al centro svetta la cima della Croda delle Cornacchie, a destra il Similaun e sotto il Lago di Vernago di un verde lucente. La discesa porta al bivio sul sentiero nº 5, sempre verso il lago. Attraverso serpentine
si scende alla tradizionale malga Berglalm (2214 m; aperta) vicino a un piccolo laghetto. Dopo una sosta ristoratrice si percorre inizialmente il sentiero nº 13 e poi il 5 attraverso i Piani di Cortiserrade in direzione della Val di Lagaun. Sulla sinistra del sentiero per la Val di Lagaun si apre un’ampia buca dal tipico nome di “trappola dell’orso”. In questo tratto del sentiero ci si dovrebbe concedere il tempo necessario per ammirare magnifici alberi secolari, che sfidano fulmini e maltempo: potrebbero essere i cembri più antichi dell’Alto Adige. Dopo il ponte sul rio Lagaun si sale brevemente e sul sentiero dell’ascensione nº 4 si fa ritorno al punto di partenza a Maso Corto.

Castel Juval all’imbocco della Val Senales

L’imponente maniero all’imbocco della valle

Castel Juval domina la Val Senales arroccato su un’altura all’imbocco della valle. Eretto nel 1250, il maniero medievale è stato scelto come residenza estiva dal celebre alpinista altoatesino Reinhold Messner.

Castel Juval ospita uno dei sei musei della montagna Messner Mountain Museum. La mostra permanente è dedicata al mito della montagna ed espone una vasta collezione di cimeli tibetani e maschere, una biblioteca e una raccolta di dipinti delle grandi montagne sacre. Accanto al museo, Castel Juval comprende inoltre un parco con piccoli animali, una tenuta vinicola, un maso a coltivazione biologica e una trattoria.

Un bel modo per raggiungere Castel Juval in Val Senales è la passeggiata lungo la roggia di Ciardes oppure Stava mentre la parete di fronte al museo di Messner ospita la via ferrata Hoachwool.

Navetta
Giornaliero (Mercoledì giorno di riposo) dal parcheggio Castel Juval fino al ristorante “Schlosswirt Juval”. Dal punto di arrivo ancora circa 15 minuti camminata fino al castello.

Andata 3,00 €
Andata e ritorno 5,00 €

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Contatto:
Castel Juval
+39 0473 668058

Da Maso Corto al Maso Finail | Val Senales

Qui inizia e termina la Sua escursione: Maso Corto

Durata: 1:15 h
Dislivello: 270 m
Lunghezza: 5 km
Difficoltà: media

Escursione ai masi più alti d’Europa che un tempo producevano cereali, il maso Finail (1973 m).

Percorso:
A solo 10 minuti a piedi da Maso Corto si trova l`ingresso del senetiero n.7. In leggera salita, il sentiero porta fuori dalle valle, alcune parti del sentiero hanno un carattere alpino. I passaggi stretti ed esposti sono ben sviluppati e fissati e possono essere calpestati senza pericolo. La varietà del paesaggio rende il tour un`escursione affascinante.

Certosa – malga di Pinalto | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Certosa

Durata: 3:50 h
Dislivello: 1037 m
Lunghezza: 6,9 km
Difficoltà: media

Da sempre l’alta valle di Pinalto costituisce un importante punto di passaggio tra Laces e Castelbello in Val Venosta. In questa zona sono noti insediamenti sin dall’età del rame, come testimonia il menhir di Laces. In base ai più recenti ritrovamenti archeologici nelle zone intorno alla malga di Pinalto e all’alpeggio, si desume che quest’area sia stata utilizzata come riserva di caccia fin dal mesolitico, e che sull’altopiano si sia sviluppato un insediamento stagionale a partire dall’età del bronzo. Ulteriori studi saranno in grado di stabilire se le costruzioni rinvenute fossero legate alla lavorazione del latte, e quindi alla produzione di formaggio.

Percorso:
Percorrendo la strada forestale (20/A7) ci si addentra nella valle di Pinalto; lasciandosi alle spalle le rovine del maso di Pinalto, si arriva a un ponte e, poco dopo, a un crocefisso posto al bordo di una piccola pianura. Il sentiero riprende a salire fino alla località dal curioso nome di Karl Sumperer, dominata da una croce votiva a protezione dalle intemperie, la caratteristica Wetterkreuz a tre braccia. Anni fa, vicino a una stele, sono stati portati alla luce alcuni reperti; per gli antichi cacciatori e pastori questo era senz’altro un punto di osservazione privilegiato, perché da qui si vede praticamente l’intera valle, con uno splendido colpo d’occhio sulle vette del gruppo del Similaun sullo sfondo. Quindi si arriva velocemente alla malga più ad alta quota dell’Alto Adige (2323 m), che offre possibilità di ristoro e pernottamento, oltre a un caseificio con ottimi prodotti locali. Sulla via del ritorno, presso l’ex maso di Pinalto inizia un valido sentiero alternativo (20A/21) che riconduce a valle passando per il maso Pitair.