Sentiero dei masi | Fiè allo Sciliar

Punto di partenza e d’ arrivo: Castel Presule

Durata: 3:20 h
Dislivello: 610 m
Lunghezza: 11,3  km
Difficoltà: medio

Questo itinerario circolare, ancora più eccezionale in primavera e autunno, oltrepassa gli antichi masi di Aica e alcune osterie contadine (Buschenschank), immergendosi in vigneti, castagneti e frutteti.

Percorso:
Il Sentiero dei masi ha inizio presso Castel Presule. Seguendo l’indicazione “Oachner Höfeweg”, si oltrepassa l’antica cantina dell’oste (Wirtskeller) e attraverso il bosco si scende a maso Flungerhof. Ora, salendo in un bosco misto e un castagneto, il sentiero raggiunge i masi Tommele Hof e Gmoaner Hof, affacciati sulla Valle Isarco. Oltrepassando i masi Prackfolerhof e Gstatschhof, il percorso attraversa prati e vigneti fino il maso Innerperskoler, poi presso maso Zoarhof incontra la strada e sale ai masi Fronthof e Finger Hof. Ora si scende nel greto del rio Laus, si attraversa un piccolo ponte sospeso e si risale fino alla strada per Tires sull’altro lato del ruscello. Facendo ritorno al punto di partenza (marcatura 5), si passa per la croce Schnaggenkreuz, un’incantevole area panoramica affacciata su Fiè e sul massiccio dello Sciliar.

Escursione alla Cima del Monte Balzo passando per Monte Cavone | Fiè allo Sciliar

Punto di partenza e d’arrivo: Ristorante Schönblick

Durata: 4:00 h
Dislivello: 690 m
Lunghezza: 10,2 km
Difficoltà: medio

Questo semplice tour circolare sul Monte Cavone e sulla Cima del Monte Balzo, una vetta panoramica che schiude una magnifica vista su Valle Isarco, Altipiano di Fiè, Catinaccio e Latemar.

Percorso:
Seguendo la strada interpoderale, dal ristorante si prosegue in direzione di Monte Cavone, fino a imboccare uno stretto sentiero escursionistico sulla destra. Il tour sale attraverso il bosco sul pendio settentrionale della Cima del Monte Balzo, per poi sfociare nella radura che accoglie il Rifugio Monte Cavone, da cui la breve ascensione fino alla Cima del Monte Balzo ricompensa la fatica con un panorama mozzafiato.
Nella radura antistante il rifugio si scende lungo il sentiero a destra, attraversando il bosco di pini. Al cospetto di magnifici panorami su Catinaccio e Latemar, si raggiunge il Laghetto Wuhnleger, nelle cui acque si riflette il Catinaccio. Su una strada carrozzabile si oltrepassa la Chiesetta di San Sebastiano e si fa ritorno al punto di partenza dell’escursione.

Lungo il sentiero “Templ” fino al Lago di Carezza | Obereggen

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Obereggen

Durata: 3:30 h
Dislivello: 169  m
Lunghezza: 13,3  km
Difficoltà: facile

Percorso:
Il punto di partenza è il grande parcheggio di Obereggen (1.550 m) sulla strada principale, da dove si prende il sentiero n. 9 in direzione dell’Hotel Bewallerhof. Si imbocca quindi il sentiero n. 8 (Templweg) che porta al Lago di Carezza. È possibile anche fare una deviazione imboccando il sentiero S fino alla baita Häusler Sam, oppure, più avanti, prendere il sentiero n. 25A e 25 fino al maso Stadlalm/Geigerhof, per poi riprendere il sentiero n. 8 fino al Lago di Carezza. Per il ritorno si segue il segnavia n. 8 che porta dal lago fino a Obereggen. La variante da Ega parte dalla piazza del paese, dove si imbocca il segnavia n. 10, poi il n. 8B che si collega al sentiero n. 8 che conduce al Lago di Carezza.

Da S. Michele ai Laghi di Monticolo | Appiano

Punto di partenza e d’arriva: piazza municipio S. Michele/Appiano

Durata: 4:00 h
Dislivello: 300 m
Lunghezza: 13,6 km
Difficoltà: medio

Percorso:
Da Piazza Municipio il cartello AVS n. 3 conduce lungo il vecchio sentiero “Peststeig”, noto anche come Patersteig, dal centro del paese attraverso il bosco, sino ai celebri e apprezzati Laghi di Monticolo. Imboccando Via Stazione in direzione est sino a una grande rotonda, si svolta a destra in Via Monticolo e dopo ca. 500 m la via escursionistica devia a destra in una curva a sinistra. Lasciandosi alle spalle le ultime case e i vigneti, lungo il bosco di latifoglie e robusti pini, l’ampio sentiero conduce verso sud. Di tanto in tanto è consigliabile prestare attenzione alla segnaletica, essendoci numerosi sentieri e ramificazioni. Dopo circa un’ora, il percorso sfocia in una nuova pista ciclabile di recente costruzione, che conduce sino ai primi poderi di Monticolo. Proseguendo verso sud, fa capolino il campanile del borgo di Monticolo, un grazioso e tranquillo paesino. Niente farebbe supporre la presenza dei vicini laghi balneabili, dove, in particolare in estate, non manca l’avventura. In un quarto d’ora, dalla Chiesa di Monticolo, il sentiero n. 5 conduce direttamente al grande Lago di Monticolo, transitando accanto a un hotel e quindi ai canneti. Un sentiero gira attorno alla stazione balneabile sulla sponda occidentale dello specchio d’acqua sino all’estremità nord. Percorrendo il sentiero n. 16, si raggiunge in breve tempo anche il piccolo Lago di Monticolo.. Ancora una volta, non mancano le possibilità di sostare, assaporare o degustare piccole prelibatezze prima di riprendere la via del ritorno, un pochino più breve. Risalendo su una collina lungo l’ampia via forestale n. 1 e seguendo le indicazioni per Cornaiano (n. 2), che portano l’escursionista a scendere brevemente su una strada in parte ripida, si giunge al parcheggio della zona sportiva Maso Ronco. Attraversando la strada di accesso, si segue la medesima direzione attraverso il bosco, prima che l’Oltradige, con i suoi castelli e manieri, si manifesti in tutta la sua bellezza ai piedi del Gruppo della Mendola. La stradina asfaltata conduce verso Cornaiano: dopo 500 metri, la via n. 6 per San Michele devia attraverso incantevoli vigneti per approdare direttamente alla grande rotatoria, dove Via della Stazione riporta in centro.

Sentiero della roggia di | Marlengo

Camminare lungo gli antichi corsi d’acqua a mezzacosta

Con i suoi 12 km di lunghezza, il Marlinger Waalweg, il sentiero della roggia di Marlengo, è il più lungo dell’Alto Adige. Creato ben 250 anni fa, il sentiero parte dal ponte di Tel e dopo una breve salita prosegue su terreno stabile e pianeggiante, circondato da meleti e boschi ombreggianti. Dopo aver ammirato l’imponente Castel Lebenberg di epoca medievale, si costeggia il monte di Marlengo in leggera discesa fino al paese di Lana.

Lungo l’intero sentiero della roggia di Marlengo si gode di una vista spettacolare sulle cime circostanti. Non lascia certamente indifferenti il meraviglioso paesaggio naturale e antropico in cui prati e boschi si alternano a vigneti e frutteti. Spettacolare la vista sulla conca di Merano, la Val Passiria e l’imponente Gruppo di Tessa. Ottimo l’allacciamento del sentiero della roggia di Marlengo alla rete di trasporto pubblico per lasciare l’auto in garage e muoversi con i mezzi in tutta libertà.

Da ricordare: il sentiero della roggia di Marlengo fa parte dell’ampio anello dei Sentieri d’Acqua Meranesi.

Via alta di | Appiano

Punto di partenza e d’arrivo: Ristorante Steinegger ad Appiano Monte

Durata: 6:00 h
Dislivello: 800 m
Lunghezza: 16,9 km
Difficoltà: media

Percorso:
Le indicazioni per il sentiero n. 7 conducono lungo una strada forestale di modesta pendenza che attraversa il bosco di latifoglie sino a Masaccio. Poco prima di raggiungere l’ampia radura con prati, il sentiero n. 9 svolta a destra, approdando all’imbocco vero e proprio dell’Alta Via di Appiano, nei pressi di Via Mendola, la cosiddetta “Michaelerkurve”. Dimenticate le fatiche dell’ascesa, si procede in un dolce saliscendi in direzione nord, lungo lo stretto sentiero che in parte attraversa la boscaglia sino alla Gola Forcolona: dopo averla attraversata, si sale brevemente su una strada sterrata, superando le gallerie d’acqua (ottimi luogo di sosta). Il percorso torna a snodarsi sul sentiero e da lì a poco, prima del ristorante Buchwald, approda a un incrocio: a destra si scende lungo la strada asfaltata e il sentiero, mentre a sinistra, in 5 minuti, si giunge al Buchwald. Proseguendo sull’Alta Via n. 9, si sale nel primo tratto, per poi continuare verso nord sull’ampia strada forestale in un lungo attraversamento quasi pianeggiante ai piedi del Macaion, sino ad approdare a uno stretto sentiero. Oltrepassando la via 10/A, alcune centinaia di metri più avanti, la segnaletica n. 12 conduce al borgo di Predonico lungo dolci tornanti. Per il ritorno, s’imbocca la strada di accesso asfaltata di Predonico, sino a che la via n. 8 non svolta su un sentiero nel bosco. In mezz’ora si approda al ristorante Kreuzstein. La 8/B prosegue lungo il margine del bosco e dopo 30 minuti raggiunge il punto di partenza al parcheggio del ristorante Steinegger.

Alta Via | Caldaro

Punto di partenza: Kalterer Höhe
Punto d’arrivo: Castelvecchio

Durata: ca. 3:00 h
Dislivello salita: 429 m
Dislivello discesa: 522 m
Lunghezza: 8,7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Punto di partenza tra il secondo e il terzo tornante della strada della Mendola, si segue il segnavia nr. 9 in direzione sud, verso Castelvecchio. Si attraversano i binari della funicolare e si prosegue sulla strada forestale fino a Ziegelstadl. Oltre il ponticello, si scende a sinistra verso Castelvecchio (sentiero nr. 9 F).
Variante: da Ziegelstadl proseguire sulla Via Alta fino al Gummererhof. Da lí si prende il sentiero in discesa e si segue il segnavia »Altenburg« (Nr. 9 G), proseguendo sulla strada forestale per Castelvecchio. (Tempo di percorrenza per la variante ca. 1,5 h).

Lunga escursione nella Valle della Primavera | Caldaro

Punto di partenza e d’arrivo: piazza principale di Caldaro

Durata: ca. 3:50 h
Dislivello: ca. 346 m
Lunghezza: 7,4 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Raggiungere la Strada del Vino attraverso via Trutsch, per poi seguire il segnavia 3 e in seguito 20A, camminando su strade di campagna. Superare il Matscherhof e alla biforcazione continuare dritto. Quando la strada gira a destra, tenere la sinistra, per salire nel bosco. Una volta raggiunta la strada forestale “Kasterneien”, prenderla verso sinistra, seguendo il segnavia numero 20, per entrare nella Valle della Primavera. Al ponte continuare dritto fino al sentiero Mazzon, svoltare a sinistra e percorrerlo per tornare a Caldaro (segnavia numero 5).

La primavera, dunque, è la stagione ideale per concedersi una passeggiata lungo la valle. Un’escursione dal Lago di Caldaro al Lago grande di Monticolo, o viceversa, è d’obbligo: si tratta di un itinerario agevole, da percorrere in tutta tranquillità.