Da Zannes alla malga Gampen | Val di Funes

Punto di partenza e d’arrivo: parcheggio Zannes

Durata: 3:30 h
Dislivello: ca. 400 m
Lunghezza: 7,6 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Si parte dal parcheggio di Zannes in direzione nord per attraversare poco dopo il ponte sul ruscello Caseril. Sul lato settentrionale (a sinistra) del ruscello si prosegue in lieve salita nel bosco fino alle prime distese prative (sentiero n.25, 33). Da lì si può prendere o a destra attraverso il ponte (sentiero n.33) o a sinistra passando per la Malga Caseril e raggiungere così la Malga Gampen (n.32, 31A)

Alternativa:
Dal parcheggio di Zannes ci si incammina in direzione della Pensione Sass Rigais e si prosegue poi sul sentiero n.6 per S. Zenon (Ciancenon). Da lì si prende a sinistra seguendo il sentiero n.35 che conduce alla Malga Gampen. Percorribile anche con la carrozzina.

Nota: In inverno il sentiero può anche essere usato come pista da slitta.

Certosa – Malga di Pinalto| Senales

La escursione comincia e termina qui: Certosa

Percorrendo la strada forestale (20/A7) ci si addentra nella valle di Pinalto; lasciandosi alle spalle le rovine del maso di Pinalto, si arriva a un ponte e, poco dopo, a un crocefisso posto al bordo di una piccola pianura. Il sentiero riprende a salire fino alla località dal curioso nome di Karl Sumperer, dominata da una croce votiva a protezione dalle intemperie, la caratteristica Wetterkreuz a tre braccia. Anni fa, vicino a una stele, sono stati portati alla luce alcuni reperti; per gli antichi cacciatori e pastori questo era senz’altro un punto di osservazione privilegiato, perché da qui si vede praticamente l’intera valle, con uno splendido colpo d’occhio sulle vette del gruppo del Similaun sullo sfondo. Quindi si arriva velocemente alla malga più ad alta quota dell’Alto Adige (2323 m), che offre possibilità di ristoro e pernottamento, oltre a un caseificio con ottimi prodotti locali. Sulla via del ritorno, presso l’ex maso di Pinalto inizia un valido sentiero alternativo (20A/21) che riconduce a valle passando per il maso Pitair.

Escursione alla Poppekanzel | Passo Costalunga

Punto di partenza e d’arrivo: Passo Costalunga

Durata: 3:30 h
Dislivello: 560 m
Lunghezza: 6,9 km
Difficoltà: medio

Vista unica sulle Pale di San Martino, Marmolada, Sella, Sassolungo, Catinaccio, Alpi Venoste e l’Ortles.

Percorso:
L’escursione inizia al passo Costalunga. Di fronte all’hotel Rosengarten, s’imbocca una stradina sterrata, in direzione sud fino ad un bivio. Seguiamo il sentiero a destra con l’indicazione 17 «Poppekanzel», attraversiamo ampi prati e saliamo verso il bosco. Incontriamo il segnavia 17 e una ripidissima rampa sassosa fino a raggiungere poco dopo i prati del Latemar. Seguendo i riferimenti bianco-rossi sui sassi, si attraversa l’area prativa fino al limitare superiore del bosco (1910 m). Da qui si raggiunge la Poppekanzel (2316 m) in un’ora circa. Per ritornare prendiamo la stessa via fino ai prati del Latemar, dove scendiamo a una strada forestale (n. 13) e arriviamo a una malga. L’ultimo pezzo è segnato con il numero 21.

Al Rifugio Oltradige sul Roen | Termeno

Punto di partenza e d’arrivo: Piazza delle feste Termeno 

Durata: 6:00-9:00 h
Dislivello salita: 1563 m
Dislivello discesa:
1589 m
Lunghezza: 14,9 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Dal Piazzale delle Feste si sale la Via Molini (marcatura 4/T/10), fino alla strada forestale. Una freccia di legno con la scritta “Gummererhof” ci indica la direzione. Dal Gummererhof si segue il sentiero n. 10 verso i ripidi “Weißen Rissen” e il piccolo Göller (fonte d’acqua), poi si gira a sinistra fino all’incrocio tra i sentieri marcatura 523 e marcatura T di Termeno. Attraverso un bosco fitto di conifere (sentiero n. 235), avanti, passando davanti alla baita dei cacciatori, fino alla cascata, poi 20 minuti di salita impegnativa fino al rifugio Oltradige (1775 m, punto di ristoro).

Da qui ci sono due possibili varianti:
per escursionisti esigenti e senza problemi di vertigini: ferrata (marc. 523), fino alla cima del Roen (2116 m) poi discesa attraverso prati (marc. 521) fino all’alpe del Roen (punto di ristoro) e ritorno al rifugio Oltradige.
seguire la marcatura 10/560 in direzione nord fino all’alpe del Roen e proseguendo fino alla cima del Roen. Ritorno discesa dal Passo Mendola o direttamente attraverso i Tauris fino a Termeno.

Il Sentiero della Pace | Caldaro

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Zona Sportiva S. Antonio

Durata: 3:00 h
Dislivello salita: 410 m
Lunghezza: 7,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Il Sentiero della Pace di Caldaro porta dalla zona sportiva a S. Antonio a San Pietro di Castelvecchio snodandosi attraverso un paesaggio culturale e naturale caratterizzato dalla valle Kardatsch e dalla selvaggia gola Rastenbachklamm. Sette punti di meditazione invitano gli escursionisti e i pellegrini alla riflessione.
I cinque temi “misura, intelligenza, giustizia, fede e speranza” sono stati realizzati da artisti e adattati all’ambiente circostante. Il sesto punto (il coraggio) è raffigurato dalla gola Rastenbach. Il settimo, l’amore, dalle rovine della chiesa paleocristiana di San Pietro di Castelvecchio, probabilmente le più antiche rovine di chiesa in Tirolo.

Nota:
Per l’escursione si consiglia di indossare delle scarpe robuste. In alcuni punti è necessario un passo sicuro.

Escursione alla malga Weizgruber | Speikboden

Punto di partenza: Stazione a monte Speikboden
Punto d´arrivo: Molini di Tures

Durata: 4:30 h
Dislivello (salita): 557 m
Dislivello (discesa): 1.537 m
Distanza: 11 km
Difficoltà: media

Percorso:
Ascesa con la cabinovia Speikboden fino ad un´altezza di 2000m. Con il “Daimerweg” (n. 27) e dalla cresta con il “Kellerbauerweg” (n. 27) si raggiunge il giogo Mühlwalder Jöchl. Su questo tragitto è anche possibile raggiungere la croce di Speikboden. Partendo dal giogo si prende il sentiero situato sulla sinistra (n. 28a) e si arriva alla malga Weizgruber Alm. Si scende a Selva dei Molini e Molini di Tures.

In alternativa si può usare la seggiovia Sonnklar per l’ascesa da 2000m a 2400m.

Numeri del sentiero: 27, 28a, 25a.

Buona vista sulla Valle di Selva dei Molini e le Dolomiti.

Sul Sass de Putia

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Gunggan

Durata: 5:30 h
Dislivello: 1000 m
Lunghezza: 8,1 km
Difficoltà: difficile

Il Sass de Putia è una delle cime dolomitiche più belle dell’Alto Adige. Il monte è facilmente visibile da lontano. Dalla sua cima si gode di una vista panoramica a 360 gradi davvero mozzafiato.

Percorso:
Punto di partenza dell’escursione è il parcheggio di “Gunggan” sulla strada per il Passo delle Erbe. Da qui si prende il sentiero n. 4 per “Forcella de Putia”. Camminando in direzione sud-est e dopo avere attraversato boschi di pino mugo si raggiunge la forcella. In serpentine attraverso il versante meridionale il sentiero conduce fino alla cima fatta di roccia dolomitica. L’ultimo tratto fino alla vetta è assicurato da cavi d’acciaio. Discesa come salita.
Variante: Dal Passo delle Erbe si può anche camminare fino alla Forcella de Putia o salire passando per il rifugio Genova in fondo alla Val di Funes. Anche se sono consigliati per motivi paesaggistici, entrambi i percorsi sono molto più lunghi.

Castelronda – il Sentiero dei Castelli | Bolzano

Punto di partenza: Stazione a Valle San Genesio
Punto d’arrivo: Terlano

Durata: 6:30 h
Dislivello salita: 1113 m
Dislivello discesa: 1107 m
Lunghezza: 20 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
“Castelronda” – il Sentiero dei Castelli parte da Bolzano e si snoda lungo le pendici dell’Altopiano del Salto fino a Terlano. Dalla stazione a valle della funivia di San Genesio si può raggiungere in pochi minuti Castel Roncolo lungo il torrente Talvera oppure si può percorrere il ripido sentiero che porta a Castel Rafenstein. Da Rafenstein si prosegue per Cologna passando per i ristoranti Messner e Noafer. Il Sentiero dei Castelli prosegue fino alla rovina di Castel Greifenstein (Castel del Porco) e alla rovina Helfenberg, da cui si gode uno splendido panorama sulla valle dell’Adige e l’Oltradige. Scendendo verso Terlano si giunge prima a Castel Neuhaus (Maultasch) e poi nel centro del paese. L’escursione può iniziare indifferentemente a Bolzano, San Genesio o Terlano. L’intero percorso dura 6,30 ore ed è consigliato ad escursionisti allenati. È comunque possibile percorrere solo alcuni tratti a scelta.

Un giro al margine del Salto | San Genesio

Punto di partenza e d’arrivo: San Genesio

Durata: 3:00 h
Dislivello: 320 m
Lunghezza: 6,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Il bivio sopra il paese di San Genesio tra le indicazioni “Cologna” e “Meltina”. Si può anche prendere la funivia per San Genesio. Tuttavia, l’accesso dalla stazione a monte al punto di partenza è di circa 100 metri di altitudine e aumenta il tempo di percorrenza con salita e discesa a circa 3:30 ore, che supera il limite di lunghezza autoimposto per questa guida.
Al bivio della strada citata sopra, seguire le indicazioni L ed E su una scala e poi seguire la strada forestale attraverso i pini fino ad una piccola passerella pedonale. Qui, il segnavia E si separa a destra e si rimane sul sentiero con il segnavia L, che gira a sinistra e conduce in leggera pendenza attraverso un bosco di pini e boschi misti fino all’Albergo Locher. Da lì si segue la strada per un breve tratto, poi la E si dirama a destra e si sale un po’ su prati boscosi aperti. Sotto un grande larice si svolta a destra e si raggiunge il maso maneggio Edelweiß in comoda discesa, attraversando la strada, seguendo sempre il segnavia E in numerosi tornanti fino al bosco e alla piccola passerella dove i nostri sentieri si separavano durante la salita. Dopo pochi passi raggiungiamo il punto di partenza.

L’altavia di Marlengo | Marlengo

Punto di partenza e d’arrivo: Centro di Marlengo

Durata: 3:40 h
Dislivello in salita: 529 m
Lunghezza: 10,6 km
Difficoltà: medio

Percorso:

Dal centro di Marlengo risaliamo il sentiero n. 33, ci lasciamo alle spalle il ristorante Waalheim e imbocchiamo l’Alta Via di Marlengo. Ne seguiamo il percorso per lo più pianeggiante attraverso boschi e prati, oltrepassiamo i masi Holzmair e raggiungiamo il ristorante Senn am Egg. Qui, infiliamo il sentiero n. 35 per tornare in paese.
Ancora più bello, però, è continuare sull’Alta Via, attraversare Monte San Giuseppe e poi costeggiare la roggia di Marlengo. A questo punto, superata la chiesetta di San Felice e giunti al ristorante Waldschenke, prendiamo la via n. 35 o n. 35 B e ci riportiamo in centro.