Maso Vorderkaser – Rifugio Petrarca | Val Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Vorderkaser

Durata: 4:30 h
Dislivello: 1230 m
Lunghezza: 11,4 km
Difficoltà: medio

Facile e magnifico sentiero sull’alpeggio fino al Maso Gelato, adatto anche a bambini e anziani. Successivamente richiede passo sicuro.
Suggerimenti: Lungo il sentiero si dipana il percorso naturalistico “Vivere le Malghe”, con interessanti pannelli esplicativi. Non lontano da Rableid si trova un forno per calce, dove venivano cotte le pietre calcaree della Cima Bianca Grande per produrre la calce, che fu probabilmente utilizzata anche per la costruzione del monastero di Certosa.

Percorso:
Da Casera di Fuori un ampio sentiero attraverso un rado bosco ci conduce in Val di Fosse; all’inizio dell’ascensione nel bosco è possibile ammirare, a sinistra, un’imponente area di erosione glaciale dove, in primavera, le valanghe bloccano spesso la valle per settimane. Chi ne osserva attentamente il lato antistante, può scorgere i primi camosci e solitamente un’aquila reale che volteggia sulla gola, poiché nidifica su queste pareti. Dietro una grande curva a destra, fanno capolino la malga Mitterkaser (1954 m s.l.m.) e poco dopo la malga Rableid (2004 m s.l.m). Dietro un bosco di larici ci accoglie il maso Gelato (2071 m s.l.m.), menzionato per la prima volta in alcuni documenti del 1290 e aperto tutto l’anno fino al 1897. All’epoca rappresentava l’insediamento abitato più in quota delle Alpi orientali e, in inverno, ciò equivaleva a essere tagliati fuori dal mondo per mesi. In fondo alla valle, svetta la lucente Cima Bianca Grande, che deve il nome alla sua chiara roccia calcarea, mentre a sinistra del passo s’innalzano le scure rocce dell’Altissima. L’ascensione in direzione del giogo Eisjöchl avviene inizialmente attraverso comodi pascoli.
Il sentiero escursionistico archeologico A3 può essere un’interessante deviazione: nei pressi della malga Grubalm (2506 m s.l.m.) s’incontra una stele in rame. Le selci scoperte testimoniano che circa 8000 anni fa qui si erano fermati degli uomini. Dopo un po’ ha inizio l’antica carrareccia, realizzata dai militari negli anni ‘20, con le prime serpentine. La pendenza è moderata sull’intero tratto. Nella parte superiore ci si orienta verso sinistra e successivamente, in un’area piuttosto brulla, si affrontano le ultime curve fino al giogo Eisjöchl (2895 m s.l.m.): l’apice (in tutti i sensi) del tour. Subito dopo ci attende il rifugio Petrarca (2875 m s.l.m) .

Escursione alla “Tiefrastenhütte” | Terento

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Val Vena

Durata: 3:45 h
Dislivello: 900 m
Lunghezza: 10,5 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Dal parcheggio in Val Vena si cammina verso l’interno della valle per una strada larga in leggera salita sul n. 23 fino alla Malga Astnerberg( aperto da Maggio fine Ottobre). Dalla Malga il sentiero diventa piú ripido. Si passa la Malga Huber e, giunti all’altezza della cascata, inizia un tratto comodo del sentiero che, più in alto, riprende a salire fino al Rifugio Lago di Pausa (senza giorno di riposo) ed al lago. Discesa: per la via di salita.

Giro Joch a Tiso | Val di Funes

Punto di partenza e d’arrivo: Tiso in Val di Funes

Durata: 3:15 h
Dislivello: 500 m
Lunghezza: 10,7 km
Difficoltà: medio

Il giro Joch deve il suo nome ai masi Joch e alla croce Jochkreuz

Percorso:
Il giro Joch parte a Tiso. Dapprima lungo la strada con il nr. 11, oltrepassare il maso Miglanz (1082 m) e prosegurie fino a San
Valentino. Da qui proseguire sul sentiero Sunnseitnweg fino a San Giacomo (1292 m) e poi lungo la strada nr. 30 in direzione ovest fino al maso Moar e fino ai masi Joch. Sul sentiero nr. 30 camminare fino alla croce Jochkreuz e ritornare a Tiso.

Da Zannes alla malga Gampen | Val di Funes

Punto di partenza e d’arrivo: parcheggio Zannes

Durata: 3:30 h
Dislivello: ca. 400 m
Lunghezza: 7,6 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Si parte dal parcheggio di Zannes in direzione nord per attraversare poco dopo il ponte sul ruscello Caseril. Sul lato settentrionale (a sinistra) del ruscello si prosegue in lieve salita nel bosco fino alle prime distese prative (sentiero n.25, 33). Da lì si può prendere o a destra attraverso il ponte (sentiero n.33) o a sinistra passando per la Malga Caseril e raggiungere così la Malga Gampen (n.32, 31A)

Alternativa:
Dal parcheggio di Zannes ci si incammina in direzione della Pensione Sass Rigais e si prosegue poi sul sentiero n.6 per S. Zenon (Ciancenon). Da lì si prende a sinistra seguendo il sentiero n.35 che conduce alla Malga Gampen. Percorribile anche con la carrozzina.

Nota: In inverno il sentiero può anche essere usato come pista da slitta.

I sentieri geologici a Tiso | Funes

La Sua escursione inizia e termina qui: Museo Mineralogico Tiso

I Sentieri didattici illustrano lungo il percorso le caratteristiche geologiche e botaniche della zona.

Sentiero geologico 1: Alla grotta dimostrativa
Oltre la piazza della Casa delle Associazioni con una fontana di granito con aqua potabile, e un muro con diverse pietre, si passa davanti alla chiesa per imboccare il sentiero pianeggiante che, fra affi oramenti geologici a monte e tavole informative sulla geologia e botanica, conduce fino alla “Lahne” (sentiero n. ıı). Nel punto di arrivo potete ammirare la vista sul paese e trovete la grotta esplorativa delle Geodi di Tiso. Una «roccia vibrante» e le «pietre sonore» riserveranno curiosi esperimenti.

Sentiero geologico 1a: Sentiero didattico botanico
Al bivio appena sopra la chiesa imboccare il sentiero botanico didattico con tavole informative sugli alberi e arbusti della zona. Dopo circa 400 m uscire in direzione sud passando per il pascolo comunale (brughiera stepposa ricca di specie) e proseguire per la Croce del tempo con la “Rayéta”. Ritornare passando per la “Råste” (pascolo con antichi esemplari di larice). Quindi, camminate sul sentiero n. 1, passando per la pineta arida cresciuta sulla roccia tufacea e lavica, fino al sentiero n. 11.

Sentiero geologico 2: Percorso circolare al laghetto “Mesner Lacke”
Passando per la piazza Brunngasse (granito errante con fontana, acqua potabile, panchine e un giovane esemplare di carpino) proseguite in direzione nord verso il bacino di irrigazione, uno specchio d’acqua incorniciato da bellissimi prati. Un sentiero (percorribile con carrozzelle e passeggini) conduce tutt’intorno allo stagno. In tre punti sono allestite delle panchine da cui potete ammirare in totale relax la danza delle libellule in volo o ascoltare il concerto delle rane. Alcuni frammenti di roccia sul lato est raccontano la storia geologica del territorio. Per il rientro è possibile passare anche per il parco giochi “Kårrner Waldele” e il colle “Schelmbühl”.

Sentiero geologico 3: Colle del Santo Sepolcro
Un colle ricco di storia, quello con la cappella del Santo Sepolcro e il bunker nella roccia risalente alla Prima guerra mondiale. Il panorama si estende dal massiccio delle Odle al Rasciesa, al Corno del Renon, alla Croce di Lazfons, al Lago Rodella fi no alle Alpi Breonie di Levante (Zillertaler Alpen). Alcune postazioni informative con tavole panoramiche forniscono dettagli sulle località circostanti, sulle montagne e le caratteristiche geologiche dei dintorni.

Il Sentiero Natura | Funes

Punto di partenza e d’arrivo: parcheggio malga Zannes

Durata: 1:15 h
Dislivello: 70 m
Lunghezza: 2,4 km
Difficoltà: facile

Boschi intatti, prati fioriti e un recinto di cervi situato ai piedi delle imponenti vette delle Odle. Il Sentiero Natura a Zannes è il primo percorso accessibile anche a disabili in sedia a rotelle. Si tratta di un bel sentiero circolare che persegue l’obiettivo di avvicinare l’escursionista al singolare paesaggio naturale e culturale del Parco naturale Puez-Odle. I diversi punti di sosta sono dotati di tavole di legno che informano sulla genesi e sulle peculiarità naturalistiche della zona.

Percorso:
Il percorso parte dal parcheggio di Zannes, passa per vari prati, per il rifugio “Kelderer Wiese”, raggiunge la calcara e il bosco, per concludersi nuovamente al parcheggio di Zannes. La pendenza raggiunge un massimo di 8%. Il sentiero dispone anche di stazioni di sosta e informazione. Degni di nota sono i nomi delle piazzole, che lasciano immaginare che cosa vi è da scoprire: “Montagne da toccare” e “Auditorio della natura” sono solo due degli esempi. Le stazioni forniscono però anche informazioni, dati e numeri sul Parco Naturale Puez-Odle e sulla natura e cultura paesaggistica della zona. Ai margini del sentiero sono state posizionate sculture realizzate nel laboratorio protetto “Il ciliegio” di Bolzano. Le scritte in Braille sono state curate dal Centro ciechi S. Raphael di Bolzano.

Certosa – Malga di Pinalto| Senales

La escursione comincia e termina qui: Certosa

Percorrendo la strada forestale (20/A7) ci si addentra nella valle di Pinalto; lasciandosi alle spalle le rovine del maso di Pinalto, si arriva a un ponte e, poco dopo, a un crocefisso posto al bordo di una piccola pianura. Il sentiero riprende a salire fino alla località dal curioso nome di Karl Sumperer, dominata da una croce votiva a protezione dalle intemperie, la caratteristica Wetterkreuz a tre braccia. Anni fa, vicino a una stele, sono stati portati alla luce alcuni reperti; per gli antichi cacciatori e pastori questo era senz’altro un punto di osservazione privilegiato, perché da qui si vede praticamente l’intera valle, con uno splendido colpo d’occhio sulle vette del gruppo del Similaun sullo sfondo. Quindi si arriva velocemente alla malga più ad alta quota dell’Alto Adige (2323 m), che offre possibilità di ristoro e pernottamento, oltre a un caseificio con ottimi prodotti locali. Sulla via del ritorno, presso l’ex maso di Pinalto inizia un valido sentiero alternativo (20A/21) che riconduce a valle passando per il maso Pitair.

Escursione alla Poppekanzel | Passo Costalunga

Punto di partenza e d’arrivo: Passo Costalunga

Durata: 3:30 h
Dislivello: 560 m
Lunghezza: 6,9 km
Difficoltà: medio

Vista unica sulle Pale di San Martino, Marmolada, Sella, Sassolungo, Catinaccio, Alpi Venoste e l’Ortles.

Percorso:
L’escursione inizia al passo Costalunga. Di fronte all’hotel Rosengarten, s’imbocca una stradina sterrata, in direzione sud fino ad un bivio. Seguiamo il sentiero a destra con l’indicazione 17 «Poppekanzel», attraversiamo ampi prati e saliamo verso il bosco. Incontriamo il segnavia 17 e una ripidissima rampa sassosa fino a raggiungere poco dopo i prati del Latemar. Seguendo i riferimenti bianco-rossi sui sassi, si attraversa l’area prativa fino al limitare superiore del bosco (1910 m). Da qui si raggiunge la Poppekanzel (2316 m) in un’ora circa. Per ritornare prendiamo la stessa via fino ai prati del Latemar, dove scendiamo a una strada forestale (n. 13) e arriviamo a una malga. L’ultimo pezzo è segnato con il numero 21.

Al Rifugio Oltradige sul Roen | Termeno

Punto di partenza e d’arrivo: Piazza delle feste Termeno 

Durata: 6:00-9:00 h
Dislivello salita: 1563 m
Dislivello discesa:
1589 m
Lunghezza: 14,9 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Dal Piazzale delle Feste si sale la Via Molini (marcatura 4/T/10), fino alla strada forestale. Una freccia di legno con la scritta “Gummererhof” ci indica la direzione. Dal Gummererhof si segue il sentiero n. 10 verso i ripidi “Weißen Rissen” e il piccolo Göller (fonte d’acqua), poi si gira a sinistra fino all’incrocio tra i sentieri marcatura 523 e marcatura T di Termeno. Attraverso un bosco fitto di conifere (sentiero n. 235), avanti, passando davanti alla baita dei cacciatori, fino alla cascata, poi 20 minuti di salita impegnativa fino al rifugio Oltradige (1775 m, punto di ristoro).

Da qui ci sono due possibili varianti:
per escursionisti esigenti e senza problemi di vertigini: ferrata (marc. 523), fino alla cima del Roen (2116 m) poi discesa attraverso prati (marc. 521) fino all’alpe del Roen (punto di ristoro) e ritorno al rifugio Oltradige.
seguire la marcatura 10/560 in direzione nord fino all’alpe del Roen e proseguendo fino alla cima del Roen. Ritorno discesa dal Passo Mendola o direttamente attraverso i Tauris fino a Termeno.

Il Sentiero della Pace | Caldaro

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Zona Sportiva S. Antonio

Durata: 3:00 h
Dislivello salita: 410 m
Lunghezza: 7,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Il Sentiero della Pace di Caldaro porta dalla zona sportiva a S. Antonio a San Pietro di Castelvecchio snodandosi attraverso un paesaggio culturale e naturale caratterizzato dalla valle Kardatsch e dalla selvaggia gola Rastenbachklamm. Sette punti di meditazione invitano gli escursionisti e i pellegrini alla riflessione.
I cinque temi “misura, intelligenza, giustizia, fede e speranza” sono stati realizzati da artisti e adattati all’ambiente circostante. Il sesto punto (il coraggio) è raffigurato dalla gola Rastenbach. Il settimo, l’amore, dalle rovine della chiesa paleocristiana di San Pietro di Castelvecchio, probabilmente le più antiche rovine di chiesa in Tirolo.

Nota:
Per l’escursione si consiglia di indossare delle scarpe robuste. In alcuni punti è necessario un passo sicuro.