Lago di Lagazuoi | Badia

Come raggiungere il Lago di Lagazuoi

Il piccolo Lago di Lagazuoi è situato a ca. 2.180 m di altitudine nell’area protetta del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Dal punto di vista geografico, comunque, si trova al confine con la provincia di Belluno, a 1 km in linea d’aria da San Cassiano e a 500 m dal Rifugio Scotoni a Badia.
Accanto al lago, nel quale vivono molti pesci, passa l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 e il sentiero che porta dalla Capanna Alpina al Lagazuoi. La parete rocciosa che s’innalza sopra di esso appartiene alle Cime Fanis che raggiungono i 3.000 m di altitudine.
Il Lagazuoi che diede il nome al Lech de Lagaciò (in ladino) fu teatro della cosiddetta Guerra Bianca durante la Prima Guerra Mondiale. Oggigiorno l’area con le sue vecchie gallerie che risalgono a quel tempo è un grande museo all’aria aperta e una popolare meta per escursionisti e alpinisti.

Piramidi di Terra | Terento

Come raggiungere le Piramidi di Terra 

Escursione: 

La formazione delle piramidi di terra di Terento risale con molta probabilità al 1837. Il ruscello di Terner, in seguito ad un temporale molto violento trascinò via con sé 3 case, 16 mulini, 13 battipali, la bottega di un fabbro e una segheria. Morirono 13 persone. Fu in quell’occasione che, probabilmente, crollò anche una parte della montagna. Nei decenni successivi l’erosione ha coinvolto due diversi massi detritici: dal materiale ricoperto da blocchi di roccia si formarono le classiche piramidi di terra, mentre dal materiale senza la presenza di sassi si formarono solamente creste e coste.

Ontaneto di Oris | Oris

Come raggiungere il Ontaneto di Oris

Il Biotopo Ontaneto di Oris, sorge sulla foce del torrente di Tanas. Occupa una superficie di 46 ha ed è un’area naturale protetta istituita nel 1983.

In questo specifico biotopo, gli alberi di ontano si distendono intorno a una casa-forte e ai pochi resti di un imponente castello alle porte di Oris, in un paesaggio antico e assolutamente incontaminato.

Circa un terzo delle specie di uccelli dell’Alto Adige si trovano qui. Gli animali usano il biotopo come rifugio quando sono in “transito”. Alcuni degli uccelli si trovano sulla lista rossa delle specie in via di estinzione della regione.

 

Alpe di Siusi | Castelrotto

Come raggiungere le Alpe di Siusi 

Escursioni:

Imponenti panorami sulle cime dolomitiche, 300 giorni di sole e gli spazi sconfinati del più grande altipiano d’Europa: la bellezza del Trentino Alto Adige è semplicemente leggendaria. Le attività dinamiche sono ideali per scoprire la natura e il paesaggio mozzafiato: a piedi o in mtb in estate, così come su sci e snowboard in inverno, un soggiorno nell’area vacanze Alpe di Siusi offre il connubio perfetto di emozioni all’aperto e momenti resi piacevoli dalla natura e da deliziose specialità. L’Alto Adige, infatti, è anche il punto d’incontro della cultura gastronomica alpina e di quella mediterranea, che hanno in serbo ricette in grado di realizzare ogni vostro desiderio.
Una vacanza sull’Alpe di Siusi e nei paesi limitrofi di Castelrotto, Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio vi accompagna nel cuore delle leggendarie Dolomiti del Trentino Alto Adige. In estate, le famiglie scoprono località magiche, intraprendono escursioni con la strega Martha ed esplorano il Parco naturale Sciliar-Catinaccio, mentre in inverno i corsi e le scuole di sci sono fonte di divertimento per i piccoli ospiti.

Passo Gardena | Val Gardena

Come raggiungere il Passo Gardena 

Passo Gardena, in ladino Jëuf de Frea, porta da Selva in Val Gardena a Colfosco (1.645 m s.l.m.), che fa parte del comune di Corvara ed è il paese più altolocato della Val Badia. Nella zona sotto Passo Gardena ci sono stati dei ritrovamenti di reperti dell’età della pietra. La prima strada carrozzabile sul passo fu costruita nel 1915, durante la Grande Guerra.

Il paesaggio montano a Passo Gardena è imponente: a sud il massiccio del Gruppo del Sella, a nord il Gruppo del Cir nel Gruppo del Puez situato nel Parco Naturale Puez-Odle, a ovest il Gruppo Sassolungo e a est le cime della Val Badia con il leggendario Regno dei Fanes. Sul passo sorgono le acque di diversi torrenti, uno dei quali è il Rio Frea, che sfocia nel Rio Gardena.

A metà del Novecento Passo Gardena divenne rilevante per il turismo. Nel 1960 fu costruita la strada, seguirono poi impianti di risalita e itinerari escursionistici sui due lati del passo. Oggi Passo Gardena è uno dei quattro passi del Sellaronda (d’estate percorribile in bici, d’inverno con gli sci), da qui partono anche escursioni nella Valle Dantercepies, all’Alta Via delle Dolomiti n. 2 o verso la Via Ferrata Pisciadù.

Sorgente d’Adige | Resia

Come raggiungere la Sorgente d’Adige

A quasi dieci minuti dal paesino di Resia in Val Venosta, si trova, a 1550 m, la sorgente dell’Adige. Qui ha origine un piccolo rivolo che nel suo corso, sin dal suo inizio attraverso Resia ed il Lago della Mutta, si gonfia costantemente – divenendo in questa maniera, il secondo fiume più grande d’Italia. Nelle tavole è spiegato tutto ciò che serve sapere. Da questo punto, gli escursionisti hanno un’ottima visuale su Resia, e possono godere di un paesaggio arcaico e fiabesco.

Percorso “Passerschlucht” | Passirio

Punto d’inizio: San Leonardo i. P. 
Punto d’arrivo: Moso i. P.

Durata: 2:30 h
Dislivello: 330 m
Lunghezza: 7,9 km
Difficoltà: intermedio

Il sentiero per la gola del Passirio ha inizio nel centro di San Leonardo e, attraversando il campo sportivo, porta in direzione di Gomion. Parcheggi gratuiti si possono trovare sia in centro che presso il campo sportivo.
Lungo il fondovalle appena sotto Gomion si trova un grande bacino di raccolta d’acqua con fauna e flora particolarmente interessanti. Dopo il bacino, il sentiero attraversa il fiume e fino a Moso segue la riva sinistra del Passirio. Passando vicino a rocce enormi e attraversando tratti boscosi, il sentiero segue da vicino il corso del fiume che scorre tranquillo lungo un percorso scolpito nei secoli tra cascatelle e bacini. Particolarmente interessante è il tratto detto “Kleiner Stieber” vicino a Langwies, dove il Passirio ha scolpito il suo corso stretto tra le rocce imponenti per cascare poi in un ampio bacino. Qui, dopo circa tre chilometri, inizia la parte selvaggia del sentiero. Ripidi pendii e romantici boschi. Dopo la vecchia centrale idroelettrica di Gomion, il sentiero attraversa il rio Saldern Bach, passa per ripide scarpate rocciose e sale poi a serpentina per circa 200 metri d’altitudine. Da qui si ha una magnifica vista sulle pareti rocciose sotto Stulles, attraversate da diverse cascate tra le quali la terza cascata d’Europa per altezza. A questo punto il sentiero attraversa alcuni tratti boscosi molto ripidi, taglia circa a metà la parete rocciosa Prantl, alta più di 200 metri, e scende, attraversando un altro tratto boscoso, fino alla gola del Passirio. Qui si possono ammirare straordinari percorsi e giochi d’acqua e formazioni rocciose delle più varie. Il sentiero attraversa poi il ponte sull’argine di protezione e da qui segue la vecchia strada carrabile fino a Moso.

Sequoie di Fennhals | Cortaccia

Come raggiungere le Sequoie di Fennhals 

Con la loro imponenza, le cinque sequoie che si ergono lunga la strada per Favogna dominano il paesaggio nei pressi della residenza montana nota come Fennhals. Sulla strada per Favogna, circa 300 metri dopo la residenza Fennhals si erge appunto oltre la strada un gruppo di cinque giganteschi alberi.
Con altezze comprese fra i 35 e i 40 metri, queste piante hanno circonferenze che arrivano a 4,5 m e pare siano state messe a dimora in questo luogo nel 1898 in occasione del cinquantesimo anniversario dell’incoronazione dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Si stima quindi che abbiano oltre un secolo di vita.

Sedie delle streghe | Castelrotto

Come raggiungere le sedie delle streghe 

Le sedie delle streghe rimandano alle famose leggende sulle streghe dello Sciliar. Era proprio lo Sciliar il luogo in cui si radunavano per celebrare i loro riti. Mentre le sedie, assieme alle panche delle streghe, situate sulla Bullaccia, costituivano il loro posto di riposo. Si trovano nel bosco poco sopra Castel-rotto, in località Tiosels, e sono costituiti da due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili. Non si sa con precisione se si tratta di un curioso scherzo della natura o di opera umana…Raggiungibili percor-rendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto pas-sando per Tiosels.