Forno per la calce di Untermühlbach | Valdaora

Come raggiungere il Forno per la calce di Untermühlbach

Un introito secondario da non sottovalutare per i contadini era costituito un tempo dalla produzione della calce. Con la vendita della calce venivano rimesse in sesto anche le finanze del Comune. Valdaora e specialmente Sorafurcia erano note per la loro calce. La qualità della calce variava a seconda del sito del forno. La materia prima, ciottoli calcarei di fiume grandi in genere come un pugno, era trattata prevalentemente dai materiali detritici del torrente. I forni si incontrano pertanto generalmente in prossimità di corsi d’acqua. Le cave valdaorine lavorarono a ritmo serrato dopo l’incendio del paese di Valdaora di Mezzo del 1904, dovendo mettere a disposizione ingenti quantità di calce nel giorno di pochi mesi per le necessità della ricostruzione. Con l’avvento della produzione industriale e la caduta dei prezzi all’inizio degli anni ’60 del XX secolo venne a cessare la cottura della calce. In seguito molte calcare decaddero, altre vennero trascinate via dalle acque dei torrenti o vennero sostituite da nuove costruzioni. Solamente il forno di Untermühlbach mantiene vivo il ricordo di questa attività un tempo fiorente.

Prezzi:
Entrata gratuito


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Contatto:
Forno per la calce di Untermühlbach
Mühlbach
39030 Valdaora di Sotto
+39 0474 496277

Sega Lipper | Valdaora

Come raggiungere la Sega Lipper 

Fu il genio universale Leonardo da Vinci nel 16° secolo ad elaborare su incarico dei commercianti di legname della Reppublica di Venezia, il principio della “sega veneziana”. Arrivati i tronchi alla segheria, vennero rotolati singolarmente su di una sega che provvedeva a tagliarli “in testa” perpendicolarmente all’asse longitudinale, per asportarne le parti finali sporcatesi nel trasporto. Il toppo venne poi fissato al carrello e con una serie di passaggi veniva squadrato sui quattro lati e quindi si potevano tagliare le assi nello spessore desiderato.Il legname residuo della squadratura veniva impiegato per la realizzazione di steccati, mentre le tavole si dovevano poi refilare per rendere i due bordi paralleli. Tutti e tre passaggi vennero effettuati in sequenza presso la “Lipper Säge”. La vecchia “Lippa Sega” del 19° secolo resta a Valdaora di Sopra, vicino il percorso ciclabile Val Pusteria e l’anello della Natura e Cultura di Valdaora. È l’ultima ancora integra Sega Veneziana, che nell’anno 1958 per l’ultima volta in servizio, è stata restaurata e riattivata nell’ anno 2011. Visite guidate solamente in estate!

Ulteriori informazioni nell’Associazione Turistica di Valdaora.


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Contatto:
Associazione Turistica Valdaora
Piazza Floriani 19
39030 Valdaora
+39 0474 496277

Palestra boulder | Valdaora

Come raggiungere la Palestra boulder Valdaora

Allenarsi indoor per attività outdoor! Le montagne non sono lontane, ma per allenarsi basta varcare la soglia di casa. Tensione pura la trovano sia il corpo che la mente nella nuova palestra boulder sita vicino alla stazione ferroviaria di Valdaora. Su una superficie di circa 100 m2 vengono esplorati i propri limiti, ponderate le forze e allenati, passo dopo passo, abilità ed equilibrio. La palestra boulder è aperta dalle ore 09:00 alle ore 22:00. I biglietti per accedervi possono essere acquistati nell’Associazione Turistica di Valdaora o di fronte alla palestra, presso l’Hotel Pörnbacher.

Orario di apertura:

Ogni giorno dalle ore 09:00 alle 22:00


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Biglietti d’ingresso:
I biglietti per accedervi possono essere acquistati nell’Associazione Turistica di Valdaora o di fronte alla palestra, presso l’Hotel Pörnbacher.


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Contatto:
Boulderhalle Olang
Bahnhofstraße 13
39030 Mitterolang
+39 0474 496277

Kron Arc Adventure | Valdaora

Come raggiungere Kron Arc Adventure

Con un strabiliante realismo vi aspettano sagome di animali in 3D, che fungeranno da perfetti bersagli per arco e frecce. Un’avventura mozzafiato aspetta Voi e tutta la Vostra famiglia! Bambini da 6 anni.

Orario:
06 maggio al 23 ottobre
Ogni giorno dalle ore 09:30 – 19:00


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura

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Prezzi:

Parcour  Scuola
Bambini  13,00€ 6,00€
 Adulti  22,00€ 7,00€

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Contatto:
Kron Arc
Rodelbahnweg 3
39030 Olang
+39 0474 496277

L’energia dei suoni – martedì | Val d’Egna

La escursione guidata parte qui: Ufficio turistico di Nova Ponente

Dove: St. Agata, Val d’Egna
Quando: Ogni martedì alle ore 10:00
Punto di partenza: St. Agata
Durata: 7,00 h
Iscrizione: entro le ore 12.00 del giorno dell’evento presso gli uffici turistici
Prezzo: Euro 8,00 a persona (Partecipazione gratuita per gli ospiti che alloggiano in una struttura aderente al programma Balance)

Ascoltare e muoversi al ritmo della natura. In questa escursione nel
bosco, grazie a esercizi facili da mettere in pratica anche nella vita quotidiana, impareremo a ritrovare noi stessi aprendoci a cogliere le melodie benefiche e rilassanti della foresta. L’immersione al suono del gong proposta a conclusione della camminata ne rinforzerá l’effetto distensivo e vitalizzante.

Esperti:
Simone Lechner
 è pedagogista sociale e aiuta le persone a ritrovare il contatto con la natura e con se stesse. Propone workshops e seminari sulla cucina naturale vegana.
Stefan Ausserer è sciamano del suono e life coach. Nel suo studio di Cornaiano (BZ) insegna a superare situazioni di depressione e burn out che affliggono donne e uomini in posizioni dirigenziali aiutandoli a riconoscere il senso della vita e accompagnandoli fuori dalla ruota del criceto affinché, passo dopo passo, rimettano piede nella vita, riscoprendo la via sonora del cuore.

Ai Laghetti dei Pescatori passando per “Prader Sand” con il passeggino | Prato

Punto di partenza e d’arrivo: Prato allo Stelvio

Durata: 1:30 h
Dislivello: 20 m
Lunghezza: 4,8 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Seguire la strada verso la zona artigianale di Prato fino a raggiungere il segnavia n° 10, che ci conduce in una bellissima pineta incontaminata. Qui bisogna attraversare diversi sentieri delle roggie (vecchi canali di irrigazione). In meno di tre quarti d’ora abbiamo attraversato la pineta, percorriamo la pista ciclabile per un breve tratto e raggiungiamo i Laghetti dei Pescatori. – La via del ritorno conduce attraverso la pianura alluvionale di “Prader Sand” (sentiero n° 10) e in circa tre quarti d’ora si ritorna al punto di partenza.

All’Eishof in val di Fosse con il passeggino | Senales

Punto di partenza e d’arrivo: Ristorante Vorderkaser

Durata: 3:30 h
Dislivello: 380 m
Lunghezza: 9,3 km
Difficoltà: medio

Percorso:
L’escursione inizialmente si inerpica su per una ripida salita, poi prosegue dal punto di vista orografico sempre a destra del torrente della Val di Fosse. Si cammina in una valle stretta che si apre solo dopo un’oretta scarsa liberando la vista a verdi pascoli e alle prime vette del Gruppo di Tessa. Passando per le malghe pittoresche, per le quali il tempo sembra essersi fermato, il sentiero diviene più piano e si può godere del panorama. Dopo la Malga Rableidalm il nostro cammino prosegue nuovamente un po’ più ripido, rimanendo però sostanzialmente una strada forestale piacevole, ma che potrebbe ridursi in un cattivo stato dopo un temporale. Poco prima della nostra meta il sentiero ci porta attraverso un boschetto di alta montagna, al quale subentrano ben presto i pascoli portandoci direttamente all’Eishof (fino a qui in totale due ore). La strada del ritorno si snoda sullo stesso sentiero che ci sorprende sempre con nuove vedute. Poichè l’Eishof si trova nel Parco Naturale del Gruppo di Tessa, si ha spesso la possibilità di vedere dal vivo marmotte, camosci ed altri animali. L’amministrazione provinciale ha creato il “Sentiero Natura” il quale procede per tutto il percorso. In 18 stazioni vengono mostrate agli escursionisti la bellezza e la particolarità del mondo delle malghe.

Sentiero naturalistico Vorbichl con il passeggino | Tesimo

Punto di partenza e d’arrivo: parcheggio Prissiano

Durata: 1:30 h
Dislivello: 100 m
Lunghezza: 2,5 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Partendo dal parcheggio seguiamo per ca. 10 minuti la strada che ci conduce su per una collina fino alla diramazione provvista di segnaletica, l’effettivo punto di partenza della nostra escursione. I dintorni presentano molte testimonianze del passato storico: numerose roccaforti e castelli, ristrutturati o in rovina, raccontano di tempi remoti. Da qui in poi seguiamo il simbolo dell’erica, che ci porta a varie stazioni trasmettendoci un’idea della variegata fauna e flora e dei suoi prodigi. Una di queste stazioni ad esempio ci dà modo di cogliere con lo sguardo la Valle dell’Adige e le vicine Dolomiti, un’altra invece ci fa conoscere meglio il suono del legno di bosco (xilofono). Alla fine e all’inizio del percorso troviamo un laghetto (biotopo), dove possiamo fermarci per un pic-nic in tranquillità (tavoli e panche sul posto). Diversi giochi rendono la sosta divertente anche per i bambini. Il sentiero è stato progettato in collaborazione coi bambini dei paesi circostanti. Presso l’Associazione Turistica è possibile ricevere il foglio illustrativo sulle varie stazioni.

Alla casera di Meltina con il passeggino | Meltina

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio Schermoos

Durata: 3:15 h
Dislivello: 430 m
Lunghezza: 11,4 km
Difficoltà: medio

Percorso:
Partendo dal parcheggio ci incamminiamo in direzione di San Genesio e svoltiamo subito a sinistra. Qui abbiamo la possibilità di fare una breve scappata (5 minuti) allo Stagno Fahrer seguendo la strada forestale a sinistra. Noi tuttavia seguiamo la strada fino ad arrivare ad un bivio in cui svoltiamo a sinistra su una strada sterrata in salita (indicazione “Möltner Kaser”). Dopo una buona oretta giungiamo al Giogo di Meltina (1733 m). Seguiamo il sentiero E5 (attenzione: qualche volta viene anche indicato come sentiero n° 4) dove abbiamo modo di godere del panorama. Il sentiero prosegue poi nel bosco e dopo poco arriviamo alla Casera di Meltina (1763 m, aperta tutta l’anno, d’inverno solo i fine settimana). La via del ritorno ripercorre inizialmente lo stesso sentiero dell’andata, ma poi proseguiamo in direzione del Rifugio Sattlerhütte (1609 m) che raggiungiamo in tre quarti d‘ora. Rimanendo sulla strada forestale, arrivati ad un bivio, svoltiamo a sinistra. Qui si conclude il nostro giro e giungiamo nuovamente al Giogo di Meltina dove seguiamo il sentiero in salita che ci porta fino al parcheggio. Variante: chi è abbastanza allenato, allo stagno può seguire l‘indicazione n° 4 scegliendo così un sentiero ripido che porta fino al Sentiero Europeo E5 (ca. 1 ora fino al Giogo di Meltina, in alcuni tratti è necessario sollevare il passeggino). Questo sentiero attraversa il bosco fino ad immetterci nel caratteristico altopiano con i tipici prati costellati di crochi.

Al Corno del Renon con il passeggino | Renon

Punto di partenza e d’arrivo: Pemmern

Durata: 3:45 h
Dislivello: 230 m
Lunghezza: 11,7 km
Difficoltà: medio

Percorso:
Prendiamo la cabinovia che ci porta alla Punta Lago Nero a 2071 m. Già da questo punto abbiamo modo di ammirare il panorama straordinario e singolare che ci circonda. Partiamo in direzione del Corno del Renon (sentiero n° 19) giungendo in ca. mezz’ora al Rifugio Corno di Sotto (2042 m) e poco dopo al nuovo Rifugio Feltuner Hütte (2075 m). Seguendo la strada forestale n° 2 non avremo mai ammirato abbastanza le cime dell’Alto Adige occidentale: Passo Mendola con Monte Roen, le montagne della Val d’Ultimo, il Monte Luco, il Monte San Vigilio con la Vedetta Alta, il Monte Orecchia di Lepre), più lontano scorgiamo il Gruppo del Brenta, il Monte Adamello, il Monte Presanella e il Gruppo dell’Ortles. Paiono a portata di mano il Gruppo di Tessa, il Monte Ivigna, il Monte Plattigna, la Punta Cervina e le montagne sarentine. Questo straordinario panorama viene incorniciato da un altopiano in fiore con cavalli e mucche che pascolano tranquillamente. Dopo ca. un’ora giungiamo al Rifugio Corno del Renon (2259 m) dal quale possiamo godere del panorama a 360°. Qui l’occhio coglie anche le vette orientali: le Alpi Breonie di Ponente, le Alpi Aurine, le Dolomiti, la Marmolada, lo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar. Dopo una sosta scendiamo per lo stes- so sentiero fino a raggiungere il Rifugio Corno di Sotto. Qui prendiamo la strada forestale n° 4 che ci porta fino all’imbocco della valle attraversando un pittoresco bosco (in alcuni tratti il sentiero si rivela abbastanza impegnativo per via della forte pendenza). L‘ultima parte della nostra escursione è composta da un tratto di strada asfaltata che ci riporta al parcheggio.