Escursione a Malgha Hofer e a Malga Tuff | Fiè allo Sciliar

Qui inizia e termina la Sua escursione: Umes, Fiè allo Sciliar

Durata: 3:00 h
Dislivello: 476 m
Lunghezza: 8,3 km
Difficoltà: facile

Percorso:
L’escursione ha inizio presso la chiesa di Umes. Seguendo le indicazioni per “Hofer Alpl, Malga Tuff”, si sale lungo alcuni tornanti, finché a destra non si scorge il sentiero diretto a “Hofer Alpl, Sciliar” (marcatura 3), che sale piuttosto ripido attraverso il bosco. Dall’Hofer Alpl l’itinerario si snoda su una strada forestale e, successivamente, su un sentiero pedonale fino a Malga Tuff, prima di sfociare nell’ampio percorso che sale allo Sciliar (marcatura 1). Attraverso il rio di Fiè e ampi alpeggi si arriva a Malga Tuff; prima di raggiungerla, un sentiero roccioso devia a sinistra diretto al Laghetto di Fiè, serpeggiando nel bosco, fino a incontrare una strada sterrata per la malga. Dopo il Laghetto Huber un sentiero escursionistico prende a sinistra in direzione di Umes (marcatura 2), scendendo attraverso una piccola valle con un ruscello e ricoperta di boschi che lasciano poi spazio ai prati, fino a raggiungere il paese.

Al rifugio Mezzavia | Caldaro

Escursione nel bosco con un po’ di salita

Qui inizia la Sua escursione: stazione a monte della funicolare della Mendola
Qui termina la Sua escursione: Rifugio Mezzavia

Durata: 1:30 h
Dislivello: 230 m
Lunghezza: 3,6 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Subito dietro l’edificio della funicolare salire per il sentiero nel bosco indicato con il numero 500. Una volta superato il rifugio Genzianella, proseguire tenendo la sinistra, fino al rifugio Mezzavia. Di ritorno si può tornare dalla stessa strada o si può anche prendere la seggiovia (non sempre in funzione), che scende ai campi da golf. Da qui in circa mezz’ora si arriva a piedi al Passo della Mendola.

“Feuersteig” | Silandro

Punto di partenza e d’arrivo: Silandro

Durata: 1:30 h
Dislivello: 140 m
Lunghezza: 4,7 km
Difficoltà: intermedia

Il Monte Sole intorno a Silandro è viziato dal sole tutto l’anno.

Percorso:
Questa escursione da Silandro fino ai pendii di Vezzano (Vetzaner Leiten) parte dalla zona sportiva di Silandro. Da qui si raggiunge il piccolo paesino di Vezzano, avendo sempre davanti agli occhi la valle con i frutteti e il magnifico panorama del Parco Nazionale dello Stelvio.

Rogge Köstenwaal e Ilzwaal | Silandro

Punto di partenza e d’arrivo: Silandro

Durata: 2:15 h
Dislivello: 270 m
Lunghezza: 4,6 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dal margine nord-orientale del paese di Silandro (721 m) si segue la M. 5 prima su un ampio sentiero accanto al torrente Schlandraun, poi in pochi tornanti sul versante occidentale e sul sentiero che si dirama a destra fino alla roggia Ilzwaal (ca. 930 m); da Silandro 0:45 h.
Da lì vale la pena fare una deviazione verso est lungo il bel sentiero della roggia, nella gola Schlandraun, dove parte alla roggia. Poi di nuovo lungo la roggia verso ovest attraverso il bosco fino ad una conca di cemento, seguendo la roggia aperta, poco più in basso fino dove la roggia si dirama, qui a sinistra lungo la roggia inferiore (sempre M. 5) attraverso frutteti terrazzati, in parte sotto castagneti attraverso una casa e sotto la chiesetta di Sant’ Egidio (ca. 825 m; breve deviazione fino alla chiesa); da dove parte la roggia ca. 0:45 h.
Scendere ora al margine occidentale del paese di Silandro, da un edificio scolastico fino alla passeggiata che accompagna la roggia Köstenwaal, su questa verso est fino alla fine della Val Schlandraun e seguendo la salita, ritornare a Silandro; dalla fine della roggia Ilzwaal ca. 1:00 h.

Escursine al maso Fisolhof e Castel Schlandersberg | Silandro

Punto di partenza e d’arrivo: Silandro

Durata: 2:00 h
Dislivello: 340 m
Lunghezza: 3,1 km
Difficoltà: media

Percorso:
Dal centro di Silandro (738 m), seguendo la segnaletica «Promenade» (passeggiata) si passa fra le case verso il monte per trovare l’inizio del sentiero 5, che attraversa due volte il ruscello e poi risale a zigzag il ripido pendio boscoso portando alla roggia Ilzwaal (930 m circa). Si gira a destra sul sentiero costeggiante il canale; i punti esposti hanno ringhiere. Nella gola si varca il torrente su buon ponte, riprendendo sul lato opposto la ripida salita nel bosco, fino al maso Fisol (1050 m circa, con trattoria); un’ora. Si scende sull’antico accesso al castello, sentiero 7, verso sud a serpentine sull’erto pendio arido con scarsa vegetazione stepposa. Giunti al fondovalle si torna in breve al punto di partenza.

Sentiero naturalistico al lago di Anterselva con il passeggino | Anterselva

La escursione comincia e termina qui: Parcheggio presso il centro biatlon

Durata: 1:15 h
Dislivello: 60 m
Lunghezza: 3,8 km
Difficoltà: intermedia

Itinerario:
Dietro alla malga Huber Alm (1631 m) attraversiamo il rio di Anterselva e seguiamo il sentiero che conduce intorno al lago. Diverse tavole informative ci informano sulla natura intorno al lago e delle montagne circostanti e le panchine ci invitano a fermarci. L’acqua cristallina ci permette di avere vedute impressionanti sotto la superficie dell’acqua. La via di ritorno conduce sopra la strada. Anche in questo caso, grazie a pannelli originali, si possono riconoscere le peculiarità dell’ambiente circostante.

Passo Palade con il passeggino | Lana

Punto di partenza e d’arrivo: Passo Palade

Durata: 3:00 h
Dislivello: 330 m
Lunghezza: 7,1 km
Difficoltà: intermedia

Percorso:
Partendo dal Passo Palade (1518 m), prendiamo il sentiero n° 133 in direzione della Malga Luco. Proseguiamo in costante salita lungo la strada forestale. Spesso dobbiamo affrontare brevi tratti impegnativi rimanendo però sempre immersi nell’ombra boschiva in modo che l’eventuale sole rovente non ci fa soffrire troppo. Dopo una buona ora e mezza arriviamo ad un tornante dal quale è possibile scorgere la malga (1853 m). A questo punto lasciamo il fitto bosco alle nostre spalle e possiamo finalmente ammirare il panorama circostante: il Monte Luco Piccolo (2297 m), il Monte Luco Grande (2434 m), il Gruppo del Brenta, il Monte Macaion. La Malga Luco ormai non è più molto distante e ben presto l’abbiamo raggiunta. È aperta da maggio ad ottobre e d’inverno la strada forestale può essere usata come pista per slittino. Nei pressi della malga passa il sentiero a lunga distanza Aldo Bonacossa che ci porta in 3 o 4 giorni fino a Rabbi nell’omonima valle. Il ritorno ripercorre il sentiero dell’andata.

 

I laghi di Monticolo con collina Wilder-Mann-Bühel | Appiano

La escursione comincia e termina qui:  Parcheggio presso Montiggl

Durata: 2:30 h
Dislivello: 210 m
Lunghezza: 8,7 km
Difficoltà: intermedia

Itinerario:
Lasciamo il parcheggio (541 m) e seguiamo l’indicazione “Lago Grande di Monticolo”. Poi prendiamo il sentiero n° 1 che ci porta al “Piccolo Lago di Monticolo”. Proseguiamo la nostra escursione attraversando un paesaggio collinoso e il caratteristico bosco misto in direzione della collina Wilder-Mann-Bühel (643 m). La salita su questa collina con il passeggino è possibile solo in parte (nell’ultimo tratto va sollevato), però ne vale la pena, perché in cima si può ammirare un insediamento neolitico. Per giungere a questo punto ci impieghiamo più di un’ora e mezza. A chi questa variante dovesse risultare troppo faticosa consigliamo di rimanere sulla strada forestale e seguire l’indicazione per l’Albergo Rungghof. L’albergo costituisce la meta della nostra escursione, per cui dopo un meritato ristoro ritorniamo sui nostri passi verso il punto di partenza. Seguiamo l’indicazione “M” scegliendo a un certo punto se tornare indietro passando per la località di Sant’Antonio e poi proseguire sulla strada oppure se tornare indietro ripercorrendo la via dell’andata.

Girando attorno al lago di Caldaro con il passeggino | Caldaro

La escursione comincia e termina qui: Lido Seegarten

Durata: 2:15 h
Dislivello: 10 m
Lunghezza: 7,4 km
Difficoltà: intermedia

Itinerario:
La nostra escursione parte dal parcheggio in direzione di Castelchiaro seguendo l’indicazione “Seerundwanderung” (giro del lago). Inizialmente ci porta attraverso frutteti di mele dandoci modo di ammirare alla nostra destra il lago e di fronte a noi il Ghiaione che separa la Val d’Adige dall’Oltradige. Dopo una buona mezz’oretta giungiamo alla sponda orientale del lago dove possiamo ammirare il panorama del lago e dell’Oltradige. Proseguiamo in direzione sud seguendo la strada (non l’indicazione!) fino ad arrivare all’estremità meridionale del lago, dove possiamo informarci sulla fauna e la flora del lago leggendo i cartelli lungo il sentiero. Svoltiamo a destra e camminando su delle passerelle di legno accediamo al biotopo Pirstelmöser. Dopo una mezz’oretta scarsa arriviamo allo zenit della nostra escursione, ci giriamo in direzione nord, lasciamo il biotopo alle nostre spalle e proseguiamo attraverso frutteti lungo la sponda occidentale del lago fino a raggiungere il parcheggio. In quest’ultima parte possiamo godere nuovamente del maestoso panorama tra la punta del Monte Roen ad ovest e il Corno Bianco ad est.

Al lago di Tret, lago di Santa Maria con il passeggino | S. Felice

Punto di partenza e d’arrivo: poco prima della località S. Felice

Durata: 3:00 h
Dislivello: 370 m
Lunghezza: 7,2 km
Difficoltà: intermedia

Percorso:
Dal parcheggio (1329 m) seguiamo una strada forestale in lieve pendenza che ci allontana dalla strada statale. Passiamo una vecchia segheria e ben presto ci ritroviamo immersi in un bosco di larici con prati ricchi di fiori. Varie indicazioni ci invitano a recarci verso destinazioni lontane, ma noi rimaniamo sulla strada forestale. Seguendo la strada in costante salita giungiamo in ca. 1 ora e mezza all’accogliente Malga di San Felice (1630 m) dove abbiamo modo di ristorarci. Uno stretto sentiero ci porta al lago, dove in alcuni tratti dobbiamo sollevare il passeggino. Dopo 10 minuti il bosco si apre e ci troviamo di fronte il Lago di Santa Maria, anche detto il Lago di Tret. Qui è possibile fare una breve sosta e riposarci. Prima di riprendere la via del ritorno varrebbe la pena fare il giro intorno al laghetto con la sua isola al centro. Per tornare indietro riprendiamo lo stesso percorso dell’andata.