Escursione al Picco della Croce | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo : parcheggio Fane Alm 

Durata: 7:30 h
Dislivello: 1400 m
Lunghezza: 16,7 km
Difficoltà: difficile

È anche solo la vista sul Lago Selvaggio a valere l’escursione. Si tratta di un percorso non particolarmente impegnativo per chi è già allenato, ma che richiede comunque passo sicuro e buone condizioni fisiche.

Percorso:
La salita comincia al parcheggio della Malga Fane presso Valles, a 1.700 m di altitudine. Da qui, il percorso conduce oltre il noto alpeggio, e, sempre seguendo il sentiero escursionistico 17, attraverso la romantica e selvaggia Gola di Valles. In corrispondenza del bivio, proseguire sul sentiero 17 in direzione del Rifugio Bressanone, situato a 2.282 m di quota. Fino a questo punto, l’escursione non presenta particolari difficoltà.
Ci addentriamo nella valle seguendo il percorso 17B, parte della famosa Alta Via di Fundres. Si raggiunge poi la forcella Val di Fumo; il sentiero è molto ripido e in parte ricoperto da detriti, ciottoli e spesso anche neve dell’inverno precedente. Già dalla forcella Val di Fumo, a quota 2.807 m, potrai ammirare uno splendido panorama sulle Montagne di Fundres. La vetta del Picco della Croce dista ancora 45 minuti di cammino lungo il sentiero n. 18. È un tratto molto ripido, che saprà però ricompensarti con il panorama delle Alpi dello Zillertal e del Lago Selvaggio: una vista splendida e indimenticabile!
Fai una sosta sulla vetta prima di prendere la via del ritorno, che scende ripida in direzione della forcella Val di Fumo. Si prosegue sul sentiero n. 18, che conduce dapprima al Lago Selvaggio e poi alla Capanna Pian di Labes, a quota 2.100 m. Da qui, un’ampia strada forestale permette di raggiungere il bivio che conduce al Rifugio Bressanone o nuovamente al punto di partenza, passando per la Gola di Valles.

L’ascesa al Picco della Croce è molto apprezzata anche come escursione di due giorni, con pernottamento al Rifugio Bressanone.

Da Stelvio al rifugio Forcola con il passeggino | Stelvio

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio presso il  il recinto dei cervi, Stelvio

Durata: 3:30 h
Dislivello: 420 m
Lunghezza: 6,7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dopo aver forse potuto osservare qualche animale all’interno del recinto dei cervi, iniziamo la nostra escursione percorrendo un piacevole sentiero nel bosco fino ad attraversare il Rio Platzbach vicino al limite della vegetazione arborea. Da questo punto in poi il sentiero diventa più ripido e faticoso, in compenso però migliora il panorama. Dopo ca. un’ora e mezza raggiungiamo la Malga di Prato (2051) che offre una splendida vista sull’Ortles (3905) e sulle cime circostanti. L’ultima parte del sentiero (ca. mezz’ora) è anch’essa piuttosto impegnativa, ma la fatica viene ripagata da un panorama unico. Al Rifugio Forcola abbiamo la possibilità di riprendere le forze e di contare ed ammirare in pace le cime di 3000 metri. La via del ritorno ripercorre il sentiero dell’andata.

Il sentiero del Castagno | Quattro tappe da Novacella a Bolzano

Punto di partenza: Abbazia di Novacella
Punto d’arrivo: Castel Roncolo
Dislivello: 2650 m
Lunghezza: 60 km
Difficoltà: difficile
Prima tappa: Da Novacella a Velturno
La prima tappa parte dall’Abbazia di Novacella, centro dall’importanza storica e una delle migliori cantine della Valle Isarco. In seguito l’itinerario, lungo 16 km, si snoda attraverso romantici castagneti passando per tre suggestive chiesette.

La seconda tappa porta sull’altopiano soleggiato di Velturno e dà la possibilità di fare sosta all’omonimo castello rinascimentale, al Convento di Sabiona e presso diverse osterie. Vale la pena scendere a Chiusa in quanto la discesa regala un affascinante panorama sulla cittadina medievale.

Terza tappa: Da Barbiano a Leitach/Renon
Il sentiero delle castagne si snoda attraverso un paesaggio ben curato, paesini pittoreschi e boschi misti. Lungo questa tappa si possono ammirare il torrente Gonderbach con la sua cascata e l’architettura di alcuni tesori di arte sacra.

Quarta tappa: Da Leitach/Renon a Castel Roncolo/Bolzano
L’ultima tappa mostra alcune delle bellezze dell’altopiano del Renon, come ad esempio la valle delle salamandre e le rovine di Castel Stein. Altra attrazione degna di nota sono le piramidi di terra di Auna di Sotto. Giunti a destinazione, il maniero illustrato di Castel Roncolo attende gli escursionisti per un’interessante sosta dedicata alla cultura locale.

Il sentiero del Castagno – Quarta tappa | Da Leitach a Castel Roncolo

Punto di partenza: Leitach am Rittner Hochplateau
Punto d’arrivo: Schloss Runkelstein

Durata: 5:00 h
Dislivello: 530 m
Lunghezza: 16 km
Difficoltà: difficile

Peculiarità del percorso:
Piramidi di terra di Auna di Sotto
Castel Roncolo

Percorso:
Percorso d’accesso da Collalbo sul sentiero nr. 11 (ca. 40 minuti) fino a Siffiano. L’itinerario continua in ripida discesa, a destra su strada campestre per inoltrarsi nel bosco passando a monte del pittoresco rudere di Castelpietra (Ruine Stein). Attraversiamo l’impervio canalone Rösslerbach (m 760) per risalire ai campi del maso Tasenegger. Passeggiando lungo i castagneti passiamo a monte dei masi Melterer e Blümler, poi seguiamo il sentiero che attraversa il canalone Gasterer Graben (nel fitto bosco sovrastante si trovano le piramidi di terra di Auna di Sotto). Usciti dal bosco attraversiamo i frutteti del maso Hinterhuber per seguire la strada del paese fino al centro, presso la chiesa parrocchiale di Auna di Sotto (m 910, ore 1 ¼). In salita per l’abitato arriviamo all’incrocio con la strada principale del Renon, che attraversiamo poco oltre il parcheggio. Passiamo dal gruppo dei masi di Eschenbach, per raggiungere attraverso il bosco i prati del maso solitario Partschuner (m 996), dove seguiamo la strada asfaltata in discesa fino al paesetto di Signato (m 848, ore 1). Dopo l’incrocio presso l’Albergo Signater Hof, la strada continua in discesa e termina presso l’ultima casa.Seguiamo il sentiero che scende per il prato per continuare nel bosco scosceso fino al torrente nel canalone Katzenbachtal (m 745). Passando da una casa abbandonata, la risalita sul pendio opposto ci porta ad una strada forestale che seguiamo a sinistra fino alla strada dei masi, via di accesso al maso solitario Spornberg (m 871). Attraversati i frutteti sulla spalla del monte l’itinerario segue una strada di servizio con fondo in cemento, che scende a sinistra fino al sentiero, che devia in salita a destra lungo un muro di massi. Il sentiero si raccorda con la strada dei masi; dopo un breve tratto troviamo un’altra deviazione: il sentiero in salita a destra ci porta all’albergo alpino Ebnicher (m 832, ore 1).Dall’albergo seguiamo la strada asfaltata in lieve salita verso ovest (incrocio con la nuova funivia del Renon) e dopo mezzo km inizia la discesa a valle. Una mulattiera con parziale selciato, antica via di collegamento, porta in discesa lungo il ripido pendio boscoso. Dopo l’incrocio con una strada forestale troviamo il comodo tracciato della passeggiata Sant’Osvaldo che scende in comode serpentine fino alla strada di accesso al castello. La breve salita e ridiscesa tra i vigneti ci porta a Castel Roncolo (m 361, ore 1) e per il selciato dell’ accesso alla fermata del bus cittadino.

 

Il sentiero del Castagno – Terza tappa | Da Barbiano a Leitach/Renon

Punto di partenza: Barbiano
Punto d’arrivo: Leitach/Renon

Durata: 5:00 h
Dislivello: 530 m
Lunghezza: 15,1 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Dal centro di Barbiano l’itinerario segue la strada di collegamento dei paesi per 2,5 km (in gran parte tracciato panoramico, con marciapiede). Attraversato l’impervio vallone del torrente Gonderbach, dominato da
pareti rocciose con cascata, si prosegue in passeggiata lungo i prati fino al paesino di Saubach (m 800, Albergo Saubacher Hof). Seguiamo il marciapiede fino ai masi Bischof e Penn, per poi deviare a sinistra su strada campestre (via di accesso con segnaletica in salita da Colma). Dopo breve tratto torniamo sulla strada per attraversare il prossimo canalone; oltre il ponte e dopo una strettoia rocciosa raggiungiamo i masi Rotwand. Seguiamo la strada fino al prossimo bivio, tenendoci a sinistra troviamo l’inizio del sentiero che porta alla collina con la chiesetta di Santa Verena. Dopo una breve salita ci troviamo presso un famoso punto panoramico della bassa Valle Isarco (m 889, ore 1 ¾).La discesa per la via crucis sul versante sud porta al maso Penzl, dove seguiamo la strada fino al maso Braun per deviare nuovamente su via campestre. Dal prossimo maso seguiamo la strada in discesa fino al maso Weidacher, lungo i campi raggiungiamo l’albergo Zuner (m 790, ore 1, chiesetta di Sant’Andrea sulla collina adiacente). Collegamento con apposita segnaletica da Campodazzo a valle e da Longostagno a monte. Dopo una breve salita per la strada dei masi una via campestre ci porta al maso Steidacher nel nucleo Antlas (m 810). A questo punto il sentiero del castagno aggira la costa del monte sul versante sud per la strada dei masi ed entra nel vallone Finsterbach. Qui proseguiamo in salita, tra sentiero e via campestre raggiungiamo il maso Falkner (m 898) a valle di Longostagno. Qui seguiamo la strada che scende nel canalone Köblbach; dalla casa presso il torrente risaliamo sul versante opposto fino al maso Vigl. In seguito l’itinerario attraversa il vallone Finsterbach su un sentiero in discesa e risalita; passando dal maso Joggum raggiungiamo il maso Schmaleich (m 950). In discesa verso sud per la strada dei masi passiamo dal punto panoramico “Atzwanger Aussicht” (a pochi passi a sinistra, spettacolare veduta della valle dalla sommità di una parete). Dopo due tornanti in discesa passiamo dal maso Rieser, lungo i campi attraversiamo il valloncello di Siffiano, raggiunta la strada una breve discesa ci porta ai masi di Leitach (m 826, ore 2 ¼, tre masi con servizio di pernottamento). Accesso con apposita segnaletica da Steg in Valle Isarco.

Il sentiero del Castagno – Seconda tappa | Da Velturno a Barbiano

Punto di partenza: Velturno
Punto d’arrivo: Barbiano

Durata: 5:45 h
Dislivello: 830 m
Lunghezza: 15,6 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
A Velturno imbocchiamo la strada del paese verso sud, superando a destra la chiesetta del centro e a sinistra la cappella di Sant’Antonio, proseguendo verso il nucleo Pedratz fino al maso Radoar. Nei frutteti a monte del maso una breve salita porta alla strada sovrastante, che conduce al castagneto del maso Weinbrenner. Dal maso l’itinerario prosegue attraverso il bosco, poi per i prati fino all’ antica residenza signorile Moar zu Viersch. Passata un’altura boscosa la discesa tra frutteti ci porta al paesetto di Pradello (m 775, ore 1, Albergo Huber). Seguiamo la strada asfaltata che scende al maso Hieng, dove proseguiamo in discesa per strade campestri fino ad
una marcata insellatura. Una ripida risalita e infine una galleria rocciosa ci portano nel cortile interno del monastero di Sabiona (m 710). La discesa a Chiusa si svolge lungo il ripido selciato della via crucis fino a Castel Branzoll, dove una stretta scalinata sbocca direttamente nel centro abitato di Chiusa (m 523, ore 1). A Chiusa la risalita in quota inizia oltre il ponte sul Rio Tinne (Thinnebach). Percorriamo la strada lungo il torrente per deviare a sinistra, passata una stretta galleria; in salita tra i frutteti seguiamo la strada di accesso al maso Muttner (m 664). Qui inizia una salita faticosa su ripida strada campestre. Oltrepassiamo un maso abbandonato per raggiungere i prati del maso Johannser (m 754, punto di ristoro, in basso a sinistra). Ora la salita diviene meno faticosa; attraverso campi e bosco arriviamo al punto panoramico “Wetterkreuz” (m 825). Le varie strade campestri ci portano ad un tornante della strada presso Castel Gravetsch, che seguiamo brevemente. Girando a sinistra al prossimo tornante attraversiamo i prati del maso Glatzner, poi un valloncello fino alle prime case dell’abitato, infine la strada del paese ci porta al centro di Villandro (m 880, ore 2). Seguendo per un breve tratto la strada principale verso sud, imbocchiamo la strada a sinistra per scendere nei campi a valle dell’abitato. La strada campestre ci porta ad attraversare un altro valloncello e dopo breve risalita per prati e frutteti raggiungiamo il paesino di San Maurizio (m 780, punto di ristoro). Dal maso Winkler scendiamo su strada asfaltata fino alla prima deviazione a destra, dove seguiamo la via dei masi per proseguire poi sul sentiero che ci porta nella gola del Zargenbach. Dopo la passerella sul torrente la via si inerpica lungo un ripido terreno roccioso, prosegue in salita su un sentiero attraverso il bosco e i campi fino alla strada di collegamento a mezza costa. La strada, panoramica e poco frequentata, si snoda per 2 km raggiungendo il centro del paese di Barbiano (m 857, ore 1 ¾).

Escursione sulla Cima Hochwart | Stulles

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio a Stulles

Durata: 4:00 h
Dislivello: 1400 m
Lunghezza: 10,6 km
Difficoltà: difficile

Montagna panoramica, ferrata divertente in cima.
L’ultimo pezzo di salita è piuttosto ripido e faticoso, con un po’ di cautela lo si fa però senza ulteriore impegno. Gli ultimi 10 m di dislivello invece sono quasi in verticale, la roccia calcarea a gradini e la ferrata fissa offrono la possibilità di arrampicarsi senza problemi, cosicché nessuno, arrivato fino qui, debba rinunciare alla cima.

Percorso:
Dal parcheggio di Stulles si sale in direzione ovest sulla strada asfaltata passando davanti a diversi masi, poi per circa 1,5 km attraverso il bosco fino al maso Hochegg. Qui la strada svolta verso est e porta in alto quasi sempre attraverso il bosco ed in più tornanti. Poco prima che incominci l’altipiano Stuller Mahder (prati montani molto ampi) a sinistra devia una stradina abbastanza larga che porta attraverso il bosco prima verso ovest, poi verso nordest e nella parte superiore su prati succosi alla malga Egger-Grub-Alm.
Dalla malga Egger-Grub-Alm si sale sempre in alto attraversando prati montani abbastanza ripidi fino alla malga Hochalm.
Dalla malga Hochalm si prosegue in direzione nordest ed attraversando il pendio girando per una sporgenza con poca salita si raggiunge un incrocio. Qui si gira a sinistra (nordovest) e si sale sul sentiero abbastanza stretto in diversi tornanti per arrivare sul dorso che si protrae fino alla cima di roccia calcarea. Arrampicandosi lungo la corda ed appigliandosi bene alla roccia si sale gli ultimi metri sulla cima abbastanza larga della Hochwart.
Dalla cima Hochwart si ritorna sulla stessa strada alla malga Hochalm oppure si scende seguendo qualche traccia direttamente sul dorso molto ripido alla malga Hochalm.
Dalla malga Hochalm si scende alla malga Egger-Grub-Alm.
Dalla malga Egger-Grub-Alm si ritorna sulla strada che porta a Stulles seguendola fino in paese o facendo le scorciatoie fra i tornanti.

Al Corno di Tres | Cortaccia

Punto di partenza e d’arrivo: Monte Favogna

Durata: 4:00 h
Dislivello:
590 m
Lunghezza:
7,9 km
Difficoltà: medio

Percorso:
Il tour inizia sul Monte Favogna, ca. 3 km dal paese di Fennhals. Sulla destra troverete l’indicazione per arrivare al Corno di Tres lungo l’ampio sentiero 3. Arrivati alla sella, proseguite a destra – sempre sul sentiero 3 – verso il cosiddetto Rätersteig che, attraversando idilliaci pendii, vi porterà al valico (1.563m). Seguite la segnalazione “Barbara” per arrivare alla cima ( lungo un sentiero un pò più ripido)

Sentiero circolare per Casignano | Montagna

La escursione comincia qui:  Montagna

Durata: 4:30 h
Dislivello: 570 m
Lunghezza: 14 km
Difficoltà: medio

Percorso:
La partenza per l’escursione a Casignano è a Montagna. Sulla linea ferroviaria dell’ex ferrovia nella Val di Fiemme prima fino a Gleno. Da qui prendere il sentiero n. 1 in direzione Valle dei Molini fino al parcheggio. Da qui svoltare sul sentiero n. 4, salire a Casignano e scendere sul sentiero n. 10 fino al maso Gstoagerhof. Prima della pensione, girare a sinistra al n. 11, salire un po’;, girare a destra sul sentiero 3A e in circa 10 minuti si raggiunge il pulpito. Allo stesso modo per tornare al maso Gstoagerhof. Da qui si prosegue sul sentiero 3 fino al punto panoramico sulla pianura. Si prosegue sul sentiero 7 nella gola e si arriva a Gleno. Sulla linea ferroviaria, come sulla strada per tornare a Montagna.

Alla malga Cislon | Montagna

Punto di partenza e d’arrivo:  Montagna

Durata: 4:00 h
Dislivello: 820 m
Lunghezza: 11,6 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
L’escursione alla malga Cislon inizia a Montagna. Seguire il sentiero n. 4 oltrepassando il lato sinistro della chiesa parrocchiale. Attraverso la romantica valle del castello, superando i leggendari vecchi tigli del Castel d’Enna, antica residenza dei nobili di Enna del 1172, attraversiamo la vecchia linea ferroviaria (sentiero forestale) e ci immettiamo sul sentiero “Windischweg”, segnavia n. 4. Qui ci troviamo a circa 200 metri sopra il paese di Montagna. Attraverso un bosco di pini, il sentiero Höhenweg si trasforma nella strada di accesso al Rienznerhof (753 m). Questo è l’ultimo maso prima della ripida salita a Leger sul sentiero n. 1. Gli ultimi frutteti sono lasciati alle spalle e si risale il tratto un po’ faticoso fino a Rienzner-Leger (1088m). Al Rienzner-Leger incontriamo di nuovo un piccolo prato di montagna. Lo attraversiamo e dopo circa mezz’ora raggiungiamo l’ampia malga Cislon su un sentiero forestale in moderata salita, segnavia n. 1. La via del ritorno: in direzione opposta, ad ovest, percorriamo la strada forestale Marion, fino a vedere dopo circa 2 km sulla sinistra della strada la segnaletica 3A. Proseguiamo fino alla strada forestale Mittereben, che ci conduce al Kalditscher Höfe. Passandoli si ritorna al castello Enna e Montagna sul sentiero n. 3.