Alla malga Faglsalm e al lago Faglssee in Valclava | Rifiano

Punto di partenza e d’arrivo: Albergo Magdfeld

Durata: 5:00 h
Dislivello: 950 m
Lunghezza: 11,0 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Partendo dall’Albergo Magdfeld si segue brevemente la strada carrozzabile in salita e poco dopo si prende a sinistra. In due ore buone, il sentiero 6A (da mediamente ripido a irto e a tratti un po’ impervio) sale in direzione del Maso Naserhof/Malga Faglsalm attraverso il bosco e su pendii ricoperti di prati (presso un antico fienile tenere la sinistra) fino al Giogo Fiechtjöchl, che invita a concedersi una breve sosta. Oltre il limite della vegetazione arborea si ammira una magnifica vista sulla valle e le cime delle Alpi Sarentine schiudono un panorama suggestivo. Pochi metri di dislivello e meno di 45 minuti ca. separano il giogo dalla Malga Faglsalm (ristoro). Dietro il rifugio, il sentiero n. 4 sale al lago che, affacciato su un panorama incantevole, con le sue dimensioni medie rappresenta spesso una meta tranquilla anche in alta stagione. Chi non si accontenta, viene attirato dalla croce di vetta della vicina Cima Sella, facilmente conquistabile. Si scende nuovamente alla malga, che deve il suo particolare fascino alla sua primitiva semplicità, e si segue la marcatura 4, lasciandosi alle spalle l’alpeggio verdeggiante. Su un ampio sentiero si scende attraverso il bosco fino ai Masi Rapphöfen. Infine, si sale leggermente sulla strada carrozzabile per fare ritorno a Magdfeld. Durante la discesa prestare molta attenzione alle indicazioni: nel tratto finale il sentiero n. 4 diventa il 24.

Escursione alle Malghe Obisell in Val Passiria | Rifiano

Punto di partenza e d’arrivo: Trattoria Oberöberst

Durata: 4:15 h
Dislivello: 780 m
Lunghezza: 10,2 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
In auto si raggiunge Rifiano in Val Passiria e il borgo montano Vernurio e si parcheggia nei pressi dei Masi contadini Öberst (1387 m; strada di montagna che si dirama sulla sinistra nei pressi di Rifiano). Dal parcheggio si segue l’indicazione Obisell incamminandosi prima sulla strada forestale quasi pianeggiante verso nordovest, che conduce attraverso il bosco, e poi sul sentiero n. 5; vi sono dei punti esposti e rocciosi sui pendii scoscesi, tuttavia protetti da ringhiere e provvisti di appigli. Si prosegue in salita e si raggiunge la Malga Obisell di sotto (2002 m) che risulta abbandonata. Continuando sul sentiero n. 5 in salita, passando per un bivio e incrociando il sentiero “Lustiger Kameraden Steig” ci si immette sul sentiero panoramicoHahnenkamm che conduce al Lago alpino Obisell o Lago di Saltusio e alla Malga Obisell di sopra (tempo di percorrenza: circa 2 ore e 30 dal parcheggio).
Ritorno: si scende fino alla Obisellalm di sotto, dalla quale si prosegue sul sentiero 21 (indicazione Hahnenkamm), passando per un punto panoramico sulle Alpi Sarentine, il Picco Ivigna, la Punta Cervina e un’intera corona di monti, e successivamente si passa la baita Hahnenkammhütte (2050 m); al bivio si svolta a sinistra sul sentiero 21A che prosegue verso est, riportando attraverso il bosco al punto di partenza iniziale in circa 2 ore di cammino.

Giro circondare al “Pfitschköpfl” | Rifiano

Punto di partenza e d’arrivo: Borgo di Gaveis sopra Rifiano 

Durata: 4:20 h
Dislivello: 720 m
Lunghezza: 9,8 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Il piccolo borgo di Pfeis composto da pochi masi ed un albergo, è situato sul ripido versante al di sopra dell’inizio della Val Passiria. Il tour circolare al Pfitschköpfl inizia dall’albergo Walde. Inizialmente si sale sul sentiero n. 21 attraversando dei prati fino al sentiero n. 24A, che si trova ai margini di uno spiazzo aperto e che conduce a destra verso i masi Obersthöfe. Attraversare il versante in piano fino ai masi (punto di ristoro). Superare i masi e proseguire sul sentiero n. 5, inizialmente in leggera salita per ca. 30 min. nella foresta, poi più ripido e pieno di tornanti fino alla Malga Obisell di Sotto (ca. 2 ore dai masi, da qui è possibile raggiungere la Malga Obisell di Sopra e l’omonimo lago; 30 min.). Dalla Malga Obisell di Sotto sul sentiero n. 21 per 30 min. in piano verso sud fino alla Malga del Gallo al di sotto del Pfitschköpfl. Vista mozzafiato sulla Val d’Adige e sulla Val Passiria. Si fa ritorno al punto di partenza a Caveis sul sentiero n. 21, a tratti molto ripido e pieno di tornanti.

Sui sentieri della roggia da Rifiano a Tirolo | Rifiano

Punto di partenza: Fermata del bus al centro di Rifiano
Punto d’arrivo: Centro di Tirolo

Durata: 3:45 h
Dislivello: 470 m
Lunghezza: 9,8 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Dalla fermata dell’autobus di Rifiano si sale alla chiesa di pellegrinaggio e si prosegue sul sentiero n. 5 fino al Rösslsteig. Seguendo questa strada a sinistra, si imbocca la roggia di Rifiano, che esce naturalmente dalla valle su un dolce pendio. Sopra Caines si raggiunge la strada in un tornante e si svolta a destra sul sentiero n. 21. Sul torrente Försterbach – di solito c’è poco più di un ruscello – il percorso è piuttosto ripido, ma si evita la noiosa strada di accesso alle fattorie.
Alla fine della salita si raggiungono i masi Greiter e Mutlechner e la roggia di Caines, che conduce nella Valle di Sopranes. Dopo la possibile pausa snack alla Locanda Longfall si raggiunge la strada di accesso, che si segue verso l’esterno fino al segnavia 6B a sinistra. Seguirlo brevemente e svoltare bruscamente a destra al primo incrocio. Seguite il sentiero in leggera discesa fino a Castel d’Aura, girate poco sotto a destra sulla via tra le mele e raggiungerete il centro di Tirolo. Ritorno a Merano in autobus.

Escursione sul Rifugio Torre di Pisa | Obereggen

Punto di partenza e d’arrivo: Seggiovia Obereggen-Oberholz

Durata: 4:00 h
Dislivello:  730 m
Lunghezza: 6,9 km
Difficoltà: medio

Percorso:
All’inizio dell’escursione, la seggiovia di Oberholz ci risparmia la faticosa salita a 2096 m di altitudine. Dalla stazione a monte ci dirigiamo al bivio del sentiero circa 50 m più a sud e scegliamo il sentiero n. 18, che sale a sinistra e ci porta all’incrocio con il sentiero in cresta n. 22. Seguire il crinale per un breve tratto a sinistra per lasciarlo al prossimo bivio sul sentiero n. 18, che si dirama a destra. Il sentiero, con la sua vista panoramica, si snoda in numerosi tornanti sui ripidi prati e pendii scoscesi sotto il Corno d’Eggentaler.
La salita conduce a sud-est nell’Hochkar del Gamsstall, dove si snoda tra le creste parallele al massiccio del Latemar. Superando il lago di ghiaccio e un labirinto di grandi massi, si sale sul Kar e infine si conquista la Gamsstallscharte (2560 m) attraverso un ripido e sicuro canale di roccia. Oltre la sella, un ripido pendio detritico conduce brevemente in discesa all’enorme altopiano carsico quasi vegetale dell’Alta Valsordakessel, caratterizzato da ghiaioni e doline, per attraversare il n. 516. Ci si mantiene sulla destra e ora si attraversano i ghiaioni ai piedi della Cima di Valsorda (2753 m) fino ad un calderone roccioso nascosto, in cui la neve può riposare fino all’estate. Salendo a sinistra, poco dopo si raggiunge la Forcella Valsorda (2630 m). Dalla piccola feritoia si vedono la finestra di roccia di Porta del Latemar e la torre di Torre di Pisa.
Poi, su un sentiero ripido, saliamo fino alla cima della Cima Valbona, alta 2691 m. Ora solo pochi minuti ci separano dall’accogliente sosta al Rifugio Torre di Pisa (2671 m). Dal rifugio si prende il sentiero n. 516 in serpentini attraverso il ripido e sassoso fianco meridionale di Cima Cavignon fino ad una spalla verde con bivio a 2300 m di quota. Svoltiamo a destra sul sentiero in cresta n. 22 e camminiamo prima in direzione nord-ovest, poi in direzione nord sopra il Passo del Reiterjoch lungo il pendio. Al ramo sinistro del sentiero 23A verso Maierl-Alm, si prosegue dritto sul sentiero 22 che, attraverso prati fioriti, conduce ai piedi di aspri affioramenti rocciosi. Dopo quasi quattro ore di cammino, raggiungiamo di nuovo la stazione a monte della seggiovia Oberholz e scendiamo comodamente a valle.

Su i sentieri Paolina e Hirzel | Nova Levante

Punto di partenza e d’arrivo: Paolina-Seggiovia

Durata: 3:45 h
Dislivello: 430 m
Lunghezza: 10,2 km
Difficoltà: medio

Percorso:
I sentieri Paolina e Hirzel sono tra i più belli delle Dolomiti. Di conseguenza, sono particolarmente frequentati in piena estate. Scegliamo l’opzione confortevole e siamo portati dalla seggiovia Paolina alla capanna Paolina. Dalla capanna si segue il sentiero Paolina passando davanti all’aquila di bronzo più grande della Christomannos, monumento di Christomannos, fino alla Rotwandhütte, che si trova di fronte allo sfondo roccioso del Catinaccio nella sella Ciampaz. Qui possiamo fare una prima sosta prima di visitare la cima panoramica di Ciampaz e tornare al monumento lungo lo stesso percorso. Ora è all’ordine del giorno il sentiero panoramico Hirzelweg, che conduce a nord verso i rifugi Rosengarten e Kölnerhütte direttamente sotto le pareti rocciose della cresta del Masarè. Al Rosengartenhütte, un magnifico palco tra l’Eggental e le pareti del Rosengarten, c’è un’altra possibilità di sosta prima di proseguire lungo il Paolinaweg fino all’omonima capanna.

Rifugio Ponte di Ghiaccio | Val di Vizze

Punto di partenza e d’arrivo: Vizze di Dentro, strada del passo di Vizze, parcheggio

Durata: 5:30 h
Dislivello: 1515 m
Lunghezza: 10,1 km
Difficoltà: medio-difficile

Percorso:
Si prosegue verso Vizze di Dentro fino alla terza curva della strade del passo di Vizze. A 1.724 m il sentiero n. 1 parte dal rifugio Gran Pilastro. Dopo circa 15 minuti si raggiunge un gruppo di vecchie stalle: Wiener Neustadt (un tempo “battezzato” dagli alpinisti perché si trova sulla strada per la Wiener Hütte). Da qui va a sinistra, sempre seguendo il n. 1, prima a
salire abbastanza ripidamente, poi attraversare la malga di Sottomonte a circa 2140 m circa a metà del pendio parallelo al torrente di Sottomonte.
A circa 2425 m sul livello del mare, la vista si apre gradualmente fino alle imponenti cime di tremila metri intorno ai ghiacciai Weißkar e Glieder, con il Gran Pilastro alto 3510 m al centro. Anche il rifugio Gran Pilastro a 2.710 m appare presto e vi solleva dalla faticosa salita. Un cartello e il n. 1 ora indicano la strada verso Gliederferner, che è ben segnalata.
La marcatura si ottiene senza grandi guadagni in altezza. Il ghiacciaio di collegamento è attraversato nella sua zona più bassa senza aumento o perdita di quota. Poi seguite i supporti di arrampicata sulla roccia, i segni di colore e le figure di pietra e salite attraverso l’ormai privo di ghiaccio, ma grassa fiancata fino alla Forcella bassa della Punta Bianca (2.930 m). Questo è contrassegnato da un tubo di ferro lungo quattro metri. La discesa attraverso il possente Steinkar dell’Obergrube vi porta in buone condizioni e con il n. 1 sentiero segnalato, sempre sotto l’incantesimo del lago di Ponte di Ghiacchio, fino al rifugio Ponte di Ghiaccio (2545m).
Attenzione: durante la salita dal Gran Pilastro, lo sguardo dell’escursionista cade su un grande uomo di pietra in piedi in una depressione di cresta a poche centinaia di metri più a nord-est della Forcella bassa della Punta Bianca. Anche la salita sembra essere più comoda, ma non lo è. Il presunto uomo di pietra si rivela essere una torre di quarzo naturale, che noi chiamiamo l’Uomo Bianco. Ha già ingannato molti escursionisti e messo gli escursionisti – e con loro gli hutkeepers – in grande pericolo.

Escursione ai laghi Grindlersee e Weitenbergsee | Pfunders

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio (Weiler Dun)

Durata: 6:00 h
Dislivello: 1075 m
Lunghezza: 16,2 km
Difficoltà: difficile

Wegbeschreibung:
Da Vintl-Vandoies in val Pusteria si percorre l’intera valle laterale di Weitental-Pfunders fino a dun (dan), alla testata verso sinistra (1500 m circa). Si segue la stradina 19, attraversando la gola rocciosa, fino ad incontrare un bivio; là si gira a destra sul sentiero 20. Toccando le malghe Untere Engbergalm, Untere lappaalm, obere Engberalm, si sale ad incrociare l’alta via di Pfunders; proseguendo sul 20, si giunge infine al Grindlersee (2485 m; ore 3). Sempre sul 20 si passa facilmente in 10 minuti verso ovest alla forcella sul costone (2532 m), arrivando al Weitenbergsee (mezz’ora dal primo lago). Ritorno: si scende verso sud senza sentiero sui ripidi pendii erbosi, badando ai segnali; incrociata l’alta via di Pfunders, si resta sul sentie- ro 20 fino ad incontrare il sentiero 19, nei pressi della malga obere lappaalm. Sul 19 si torna al punto di partenza.

Rifugio Ponte di Ghiaccio | Fundres

Punto di partenza e d’arrivo: borgo Dun, parcheggio

Durata: 3:30 h
Dislivello: 1050 m
Lunghezza: 7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Quest’escursione ci porta nel cuore dei bellissimi Monti di Fundres. Partiamo dal centro di Vandoies e torniamo in Val di Fundres, guidando verso il fondo della valle e il borgo Dun. Giunti in fondo, la valle si presenta più stretta, a sinistra s’innalza una parete rocciosa, a destra invece una gola profonda. Raggiungiamo un parcheggio, il nostro punto di partenza. Zaino, scarpe da montagna, bastoni da escursionismo e via! Sul parcheggio la meta della nostra escursione è già indicata, il Lago Ponte di Ghiaccio. Seguiamo costantemente il sentiero n. 13.
Al maso Luzerhof inizia una strada forestale che va percorsa, dopo 20 minuti di camminata circa torniamo a destra, seguendo il segnavia 13. Lungo la riva del Rio di Fundres attraversiamo un tratto piùttosto boschivo fino a raggiungere l’altezza della Malga Egger Bödenalm, dove il sentiero diventa molto più ripido ed impegnativo. Dopo aver superato il pendio erboso Eggerböden, il sentiero si appiana e poco dopo arriviamo al “Ponte di Ghiaccio”, posto in cui la neve si conserva anche d’estate. Il tratto che segue si presenta piùttosto tranquillo e veramente da godere, è quasi il tratto più impressionante: colline e pianura si alternano deliziosamente lungo il Rio di Fundres. Di nuovo in salita raggiungiamo la Malga Ponte di Ghiaccio a 2.154 m s.l.m.
D’estate è aperta e si possono acquistare burro e formaggio prodotti in malga. Dopo una breve sosta e una boccata d’acqua di fonte gelida proseguiamo il nostro cammino lungo il sentiero n. 13 che ci aspetta con un tratto abbastanza impegnativo. In continua salita si raggiunge poi íl suggestivo Lago Ponte di Ghiaccio, un esteso specchio d’acqua di ghiacciaio a 2.351 m s.l.m. Finalmente possiamo riposarci e godere la tranquillità, sdraiandoci sulle sponde del lago.
Anche per ritornare prendiamo il sentiero n. 13, ma si potrebbe anche seguire il segnavia n. 18 via la Malga di Valles, attraversando la Forcella di Valles. In questo caso la prima mezz’ora di camminata si presenta abbastanza impegnativa e ripida, dopodiché il sentiero diventa più largo e facilmente percorribile. Nell’ultimo tratto della nostra via di ritorno e la variante s’incrociano.

Indicazione: spesso, soprattutto dopo periodi di precipitazione, il sentiero è scivoloso e per questa ragione scarpe da montagna solide sono consigliabili! Inoltre quest’escursione richiede un minimo di esperienza in montagna e una buona condizione fisica. Per escursionisti allenati ed abituati senza difficoltá. Proseguendo il sentiero n. 13 ed attraversando una morena, dopo un’ora circa si raggiunge il Rifugio Ponte di Ghiaccio con possibilità di pernottamento. Inoltre questo rifugio è punto di partenza sulle vette d’alta montagna, come la Punta Bianca (3.370 m s.l.m.).

Escursione sulla Cima di Valmala | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio escursionistico

Durata: 7:15 h
Dislivello: 1300 m
Lunghezza: 14,7 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Il punto di partenza è l’ampio parcheggio escursionistico nei pressi dell’Alpe di Fane-Alm, raggiungibile via Mühlbach/Vals. Seguendo l’indicazione in direzione Valmala Dietro i rifugi elencati, che invitano a fermarsi a mangiare, si prende l’ampio sentiero escursionistico n. 17. Accompagnata dal suono del torrente Valler, la leggera salita conduce attraverso un’impressionante gola rocciosa, la cosiddetta Schramme. Al bivio successivo del sentiero si prosegue lungo il sentiero n. 17, che sale costantemente. Porta direttamente al rifugio Brixner Hütte, che a 2.344 m di altitudine invita a fare una pausa. Seguite poi lo stretto sentiero n. 17A in direzione Wurmaulspitze. Incorniciato dal verde mondo montano del Pfunderer, si arrampica prima lentamente, poi abbastanza ripidamente sui pendii erbosi incontaminati ricoperti di delicati fiori di montagna. Segue poi la ripida salita sul fianco meridionale della Cima di Valmala. A circa 2.900 m sul livello del mare, i pendii erbosi lasciano il posto a ciottoli di ardesia e roccia. Infine, si raggiunge un pre-summit, da cui un passaggio leggermente esposto e protetto da una corda conduce alla stretta cima della Cima di Valmala. A 3.022 m di altitudine, l’escursionista è accolto non solo da una nuova croce in vetta, ma anche da una vista panoramica quasi infinita.