Castel Fahlburg | Prissiano

Come raggiungere il Castel Fahlburg 

Il Castel Fahlburg di Prissiano è uno dei più bei castelli rinascimentali dell’Alto Adige.
I suoi arredi di alta qualità, tra cui dipinti sul soffitto dell’importante pittore barocco Stefan Kessler, e l’originale stato di conservazione, conferiscono a Fahlburg lo status di monumento d’arte eccezionale.
Raro è anche il fatto che il castello sia stato di proprietà della stessa famiglia dei conti Brandis per oltre 400 anni.
Ciò che rende il Fahlburg particolarmente interessante, tuttavia, è il suo legame con la storia culturale del nostro paese.
Ancora oggi il Fahlburg è un luogo di eventi letterari e culturali, come testimonia l’assegnazione del “Premio Petrarca” di Hubert Burda e Peter Handke.
Anche il poeta e presidente ceco Vaclav Havel una volta soggiornò come ospite nella sede rinascimentale, amorevolmente conservata.


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Contatto: 
Castel Fahlburg
39010 Prissiano
+39 0473 920930

Castel Mareccio | Bolzano

Come raggiungere Castel Mareccio

L’Alto Adige è terra di castelli e antichi manieri: se ne contano oltre ottocento nella regione, la maggior parte dei quali si trova nella zona di Bolzano. Tra questi spicca Castel Mareccio, che si trova nelle vicinanze del centro storico. La parte più antica del castello risale alla prima metà del XIII secolo. I Signori di Mareccio, allora propietari del castello, facevano parte della cerchia del conte del Tirolo e favorivano la sua espansione nel bacino di Bolzano. Da tempo questo territorio era infatti al centro di una contesa tra il principe tirolese e il vescovo di Trento. Dal 1477 la famiglia Römer fece ampliare e affrescare il castello secondo i modelli del Rinascimento.
Castel Mareccio è principalmente un centro eventi, che può essere affittato per diversi occasioni. Il castello può essere visitato nei giorni nei quali non ci sono manifestazioni.

Orario d’apertura per visite: 
durante i giorni d’apertura
dalle ore 9:00 alle 12:45 e dalle ore 14:00 alle 17:00

Prezzi: 

ingresso 5,00 €

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Contatto:
Castel Mareccio
Via Claudia-de-Medici 12
39100 Bolzano
+39 0471 976615

Castel Ganda | Appiano

Come raggiungere il Castel Ganda

Verso il 1410 quando “Friedrich mit der leeren Tasche” (Federico con la borsa vuota) dovette difendersi dall’attacco di Heinrich von Rottenburg, l’edificio, allora ancora denominato Maierhof, venne fortificato con una torre. Infatti se si osserva l’edificio si pensa che innanzitutto fosse una residenza fortificata, mentre invece lo scopo della costruzione era quello di creare una residenza confortevole e gradevole.
Questo edificio è stato il protagonista di una lunga storia, nel 1410 come già detto cambia il suo aspetto per diventare un edificio fortificato. Nel 1510 il cavaliere Jakob Fuchs von Fuchsberg vendette l’edificio a Caspar Perstich e 27 anni dopo, alla morte di Caspar, il figlio vendette il castello ai tre fratelli Georg, Matthias e Blasius von Khuen zu Belasi della Val di Non. L’intera struttura del castello sembra essere stata concepita con un unico pensiero: una casa confortevole e bella. L’aspetto attuale dell’edificio risale al 1550 quando il signore Blasius Khuen von Belasi lo restaurò.
Il capostipite dell’attuale dinastia Khuen-Belasi, Blasius von Khuen, lasciò in eredità ai suoi discendenti anche il suo privilegiato incarico come funzionario di giustizia d’Appiano/Castelvecchio. Lo stemma di famiglia si può ammirare scolpito in pietra sopra l’ingresso al castello. Nel 1698 al castello venne aggiunta anche la cappella “Maria Neve”.
Il ricercato ed affascinante ambiente del castello è perfetto per concerti, soprattutto concerti classici, che vengono organizzati durante l’anno. Per ulteriori informazioni su date ed eventi potete contattare l’Ass. Turistica di Appiano
Le sale del castello sono arredate con grande stile: soffitti in legno e cassettoni, ante intarsiate, stufe in maiolica del 16 e 17 secolo vi lasceranno senza fiato.


Non accessibile al pubblico.

 

La casetta sulla roccia | San Pancrazio

Come raggiungere la Casetta sulla roccia

“Immagina di svegliarti una mattina, guardare fuori dalla finestra e accorgerti con orrore come intorno alla tua casa non ci sia più nulla, perché tutto è stato spazzato via da un’inondazione. Una sensazione davvero sgradevole, la stessa provata dai proprietari della “casetta sulla roccia” nel 1882″.

Splendidi prati verdeggianti e tante case di contadini: era questo, tanto tempo fa, il paesaggio del fondovalle sotto a Bagno Lad a San Pancrazio, lungo il torrente Valsura. Ma una notte d’autunno del 1882 una terribile tempesta colpì l’area, e la corrente del fiume esondato spazzò via tutto, ad eccezione della cosiddetta casetta sulla roccia – “Häusl am Stein” in tedesco – sulla riva destra del Valsura. Fortunatamente, l’abitazione era stata costruita su un grande masso e fu quindi risparmiata dai flutti impetuosi del torrente. La roccia fu tuttavia visibile solo dopo l’inondazione: nemmeno i proprietari sapevano che la casa fosse stata costruita sul masso!
Attualmente la casetta, una delle principali curiosità architettoniche dell’area vacanze Val d’Ultimo – Alta Val di Non e di tutto l’Alto Adige, si trova ancora sulla sua roccia, sopravvissuta a tutte le intemperie. Un po’ nascosta, adagiata tra alberi e prati, è raggiungibile da San Pancrazio con una piacevole escursione che ti permetterà di ammirarla. Il Valsura è ancora oggi un torrente di montagna, ma grazie ad alcuni lavori di bonifica non rappresenta più un pericolo, e sulle sue rive si fanno anche i picnic!
La casetta sulla roccia è un soggetto fotografico molto amato. Di proprietà privata, è ancora oggi abitata.

Orari d’apertura:
tutto l’anno

 

Rovine di Castel Rovereto | San Osvaldo

Come raggiungere la Rovine di Castel Rovereto 

Oltre alle rovine di Castelvecchio e Salego, la regione dello Sciliar ospita anche le meno note rovine di Castel Rovereto, situate nella frazione di San Osvaldo a Castelrotto. Queste rovine sorgono in una zona un po’ isolata dai principali centri della regione dello Sciliar, ma vale comunque la pena di visitarle. Da esse si ha infatti una vista eccellente sulla gola del Rio Nero, dietro alla quale si ergono maestosamente la punta Santner e la punta Euringer. Le rovine del castello si trovano a S. Osvaldo, esattamente dietro al Pflegerhof. Si tratta di un impianto fortificato relativamente piccolo. Solo sul lato di attacco è ancora presente una parte delle mura di Castel Rovereto con i suoi caratteristici merli a coda di rondine. Passando queste mura si entra in un piccolo impianto fortificato, nel quale è ancora presente il torrione d’accesso interno. Il rimanente brandello di mura è coperto in gran parte dall’edera. Sugli altri tre lati del castello il terreno discende ripidamente verso la gola del Rio Nero.
Nelle rovine del castello è stato allestito un piccolo parco giochi con uno scivolo e un’altalena per bambini. Inoltre sono state installate alcune panchine per sostare e godere in tutta tranquillità lo splendido panorama (il traffico stradale a S. Osvaldo e S. Vigilio è molto limitato). Nel corso di una gita alle rovine di Castel Rovereto si può sostare presso il famoso maso Pflegerhof, situato proprio accanto alle rovine. Presso il Pflegerhof vengono coltivate e commercializzate numerose varietà di erbe aromatiche e diversi tipi di tè aromatici.

Orario d’apertura:
aperte tutto l’anno.


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Contatto:
Ufficio turistico Siusi allo Sciliar
Via Sciliar 16
39040 Siusi allo Sciliar
+39 0471 707024

Rovina di Rasun | Rasun-Anterselva

Come raggiungere la rovina di Rasun 

Intorno al 1200 il Castello di Rasun Vecchia fu già residenza a vita e sede del giudizio dei signori di Rasun; oggi sono rimasti solo la torre quadrata, resti di muri con pietre squadrate, il cortile circondato dalle mura perimetrali ed i piani d`abitazione con le finestre di varie forme e feritoie.


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Contatto:
Associazione Turistica Valle Anterselva
Via Rasun di Sotto 35 F
39030 Rasun-Anterselva
+39 0474 496269

La Torre delle polveri | Merano

Come raggiungere la torre delle polveri

La migliore vista di Merano! Un vecchio mastio in cui è stata installata una moderna scala per utilizzarla come piattaforma panoramica. Una posizione direttamente sopra la chiesa parrocchiale su una roccia maestosa. Vista sull’intero Burggraviato dalla pianura della valle fino alle vette più alte sopra Merano.

La Torre delle Polveri è giustamente considerata una delle attrazioni turistiche più popolari di Merano! Questa Torre deve il suo nome al fatto che i padri della città di Merano, preoccupati per la grande quantità di polvere da sparo immagazzinata in città durante la guerra dei trent’anni, l’avevano conservata nel mastio di Castel Ortenstein. Il castello è stato demolito, la torre per fortuna non è stato demolita!
Oggi si accede alla torre tramite una scala nel suo cortile interno e la sua piattaforma panoramica alta 20 metri offre una vista favolosa sul centro di Merano e su tutto il Burgraviato.
Se si guarda dalla torre verso la Porta Passiro, si riconoscono immediatamente i resti ben conservati dell’antica cinta muraria meranese.


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Contatto:
Azienda di soggiorno di Merano
Corso Libertà 45
39012 Merano
+39 0473 272000

Casa Schleri | Parcines

Come raggiungere il Casa Schleri

La casa Schleri Fa parte di Castel Stachlburg, ma fu trascurata fino al 2000. Per anni il pianterreno fu utilizzato come porcilaia mentre il piano superiore ospitava i braccianti agricoli. Ora, dopo un impeccabile restauro, sono visibili i meravigliosi affreschi che ne decorano la facciata. Verso il ‘700 è stata costruita la splendida Rittersaal (la Sala dei Paladini) per le feste private dei padroni.

Dal 2009 il padrone di casa attuale, il Barone von Kripp, in autunno, apre una volta all’anno per tenere un concerto in memoria del suo antenato Johann von Stachl: si eseguono pezzi con strumenti dell’epoca per un concerto degno di nota, organizzato in collaborazione con l’Associazione dei Beni Culturali, l’Associazione amici di Castel Stachlburg e l’associazione turistica Parcines-Rablà.

Orari d’apertura:
tutto l’anno


Gli spazi interni non sono visitabili.

df

Contatto:
Schlerihaus del Castello Stachlburg
Via Peter Mitterhofer 2
39020 Parcines
+39 0473 966072

 

 

Castel Payersberg | Tesimo-Prissiano

Come raggiungere il  Castel Payersberg 

Il castel Payersberg fu eretto nel XIII secolo da Payr, ministro del Conte di Appiano. Il maniero sormonta maestoso Nalles ed è ubicato su una roccia a forma di naso. La fortezza  venne fatta ristrutturare  nel XVI secolo, dal  cavaliere Jakob von Boymundt-Payersberg e furono aggiunte nuove fortificazioni. Il castello, non più abitabile dal 1600, rimase di proprietà dei conti von Payersberg fino al  1791, anno in cui la famiglia si estinse. Oggi la roccaforte appartiene alla famiglia Malpaga.


Non accessibile al pubblico.

sf

Contatto:
Associazione Turistica Nalles
Piazza Municipio 1/A
39010 Nalles
+39 0471 678619 

Residenza Neumelans | Campo di Tures

Come raggiungere la residenza Neumelans

Il visitatore proveniente da altre localitá viene impressionato dall’imponente Castello di Tures sulla parete terminale a nord della localitá di Campo Tures. Rimane invece nascosto a sud dell’entrata del paese un altro edificio molto importante: la residenza Neumelans.
La storia della sua costruzione é strettamente correlata al Castello di Tures.
Nell’anno 1504 l’imperatore Massimilano I d’Asburgo impegnò il Castello di Tures e la giurisdizione in valle per il prezzo di 27000 fl. ai signori von Fieger di Hall in Tirolo. Nonostante i nuovi amministratori della giustizia, nel periodo successivo alle rivolte contadine e al movimento dei battisti, ci si occupó subito molto delle questiono d’ufficio, operando con vigore per migliorare le strutture del ben difendibile complesso castellare.
Hans Fieger III si fece costruire in soli 12 mesi, cosí come riferisce la cronaca dell’anno 1582, un’elegante tenuta signorile nel fondovalle, ad imitazione del Castel Neumelans presso Hall. Di conseguenza anch’esso ottenne il nome Neumelans.


La residenza è aperta al pubblico solo in occasione di manifestazioni.

df

Contatto:
Associazione Turistica Campo Tures
Via Josef Jungmann 8
39032 Campo Tures
+39 0474 678076