Passo Gardena | Val Gardena

Come raggiungere il Passo Gardena 

Passo Gardena, in ladino Jëuf de Frea, porta da Selva in Val Gardena a Colfosco (1.645 m s.l.m.), che fa parte del comune di Corvara ed è il paese più altolocato della Val Badia. Nella zona sotto Passo Gardena ci sono stati dei ritrovamenti di reperti dell’età della pietra. La prima strada carrozzabile sul passo fu costruita nel 1915, durante la Grande Guerra.

Il paesaggio montano a Passo Gardena è imponente: a sud il massiccio del Gruppo del Sella, a nord il Gruppo del Cir nel Gruppo del Puez situato nel Parco Naturale Puez-Odle, a ovest il Gruppo Sassolungo e a est le cime della Val Badia con il leggendario Regno dei Fanes. Sul passo sorgono le acque di diversi torrenti, uno dei quali è il Rio Frea, che sfocia nel Rio Gardena.

A metà del Novecento Passo Gardena divenne rilevante per il turismo. Nel 1960 fu costruita la strada, seguirono poi impianti di risalita e itinerari escursionistici sui due lati del passo. Oggi Passo Gardena è uno dei quattro passi del Sellaronda (d’estate percorribile in bici, d’inverno con gli sci), da qui partono anche escursioni nella Valle Dantercepies, all’Alta Via delle Dolomiti n. 2 o verso la Via Ferrata Pisciadù.

Sorgente d’Adige | Resia

Come raggiungere la Sorgente d’Adige

A quasi dieci minuti dal paesino di Resia in Val Venosta, si trova, a 1550 m, la sorgente dell’Adige. Qui ha origine un piccolo rivolo che nel suo corso, sin dal suo inizio attraverso Resia ed il Lago della Mutta, si gonfia costantemente – divenendo in questa maniera, il secondo fiume più grande d’Italia. Nelle tavole è spiegato tutto ciò che serve sapere. Da questo punto, gli escursionisti hanno un’ottima visuale su Resia, e possono godere di un paesaggio arcaico e fiabesco.

Percorso “Passerschlucht” | Passirio

Punto d’inizio: San Leonardo i. P. 
Punto d’arrivo: Moso i. P.

Durata: 2:30 h
Dislivello: 330 m
Lunghezza: 7,9 km
Difficoltà: intermedio

Il sentiero per la gola del Passirio ha inizio nel centro di San Leonardo e, attraversando il campo sportivo, porta in direzione di Gomion. Parcheggi gratuiti si possono trovare sia in centro che presso il campo sportivo.
Lungo il fondovalle appena sotto Gomion si trova un grande bacino di raccolta d’acqua con fauna e flora particolarmente interessanti. Dopo il bacino, il sentiero attraversa il fiume e fino a Moso segue la riva sinistra del Passirio. Passando vicino a rocce enormi e attraversando tratti boscosi, il sentiero segue da vicino il corso del fiume che scorre tranquillo lungo un percorso scolpito nei secoli tra cascatelle e bacini. Particolarmente interessante è il tratto detto “Kleiner Stieber” vicino a Langwies, dove il Passirio ha scolpito il suo corso stretto tra le rocce imponenti per cascare poi in un ampio bacino. Qui, dopo circa tre chilometri, inizia la parte selvaggia del sentiero. Ripidi pendii e romantici boschi. Dopo la vecchia centrale idroelettrica di Gomion, il sentiero attraversa il rio Saldern Bach, passa per ripide scarpate rocciose e sale poi a serpentina per circa 200 metri d’altitudine. Da qui si ha una magnifica vista sulle pareti rocciose sotto Stulles, attraversate da diverse cascate tra le quali la terza cascata d’Europa per altezza. A questo punto il sentiero attraversa alcuni tratti boscosi molto ripidi, taglia circa a metà la parete rocciosa Prantl, alta più di 200 metri, e scende, attraversando un altro tratto boscoso, fino alla gola del Passirio. Qui si possono ammirare straordinari percorsi e giochi d’acqua e formazioni rocciose delle più varie. Il sentiero attraversa poi il ponte sull’argine di protezione e da qui segue la vecchia strada carrabile fino a Moso.

Sequoie di Fennhals | Cortaccia

Come raggiungere le Sequoie di Fennhals 

Con la loro imponenza, le cinque sequoie che si ergono lunga la strada per Favogna dominano il paesaggio nei pressi della residenza montana nota come Fennhals. Sulla strada per Favogna, circa 300 metri dopo la residenza Fennhals si erge appunto oltre la strada un gruppo di cinque giganteschi alberi.
Con altezze comprese fra i 35 e i 40 metri, queste piante hanno circonferenze che arrivano a 4,5 m e pare siano state messe a dimora in questo luogo nel 1898 in occasione del cinquantesimo anniversario dell’incoronazione dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Si stima quindi che abbiano oltre un secolo di vita.

I Prati della Talvera | Bolzano

Come raggiungere i Prati della Talvera

Sedie delle streghe | Castelrotto

Come raggiungere le sedie delle streghe 

Le sedie delle streghe rimandano alle famose leggende sulle streghe dello Sciliar. Era proprio lo Sciliar il luogo in cui si radunavano per celebrare i loro riti. Mentre le sedie, assieme alle panche delle streghe, situate sulla Bullaccia, costituivano il loro posto di riposo. Si trovano nel bosco poco sopra Castel-rotto, in località Tiosels, e sono costituiti da due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili. Non si sa con precisione se si tratta di un curioso scherzo della natura o di opera umana…Raggiungibili percor-rendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto pas-sando per Tiosels.

Colle di | Bolzano

Come raggiungere Colle di Bolzano

La piccola località, denominata Colle, è il polmone verde della città di Bolzano ed è anche area protetta.
A ca. 10 km dal centro di Bolzano si trova il piccolo paesino montano del Colle, suddiviso in Colle dei Signori e Colle di Villa. Si tratta di una vera e propria oasi verde per tutti coloro che vogliono sfuggire alla vita febbrile della città per un giorno o più. In funivia, oppure tramite una stretta strada asfaltata si raggiunge il paesino sul cosiddetto monte Colle. La funivia del Colle, inaugurata nel 1908, fu la prima funivia al mondo adibita al trasporto di persone. Nel 2007 venne modernizzata con la sostituzione delle cabine. Questa funivia porta le persone a ca. 1.250 m s.l.m., permettendo così di raggiungere un’amata meta di villeggiatura per gli abitanti di Bolzano.
Il piccolo insediamento si trova nel cuore della natura ed é abbracciato da stupendi prati e boschi, inoltre, da qui si gode una vista panoramica mozzafiato sulla città di Bolzano come anche su gran parte della Val d’Adige ed Oltradige.

Lago di Vernago | Val Senales

Come raggiungere il lago di Vernago

Alla considerevole altitudine di 1.689 metri s.l.m. giace il famoso lago artificiale di Vernago in Val Senales. Il lago, alimentato dal Rio Senales e con una dimensione di 100 ettari, prende il nome da quel paese in Senales che è scomparso con la formazione del bacino artificiale negli anni ’50/’60 del XIX secolo: Vernago.
Oggi non si vede più molto della zona di insediamento di un tempo. Tuttavia: quando il livello dell’acqua è basso, ne emerge un campanile che ricorda le otto fattorie sommerse. Si può vedere la torre campanaria, diversamente da quella nel Lago di Resia, ma solo raramente. Un fatto che sottolinea ancora di più il fascino particolare dei laghi nell’area turistica Merano e dintorni.
Oltre al racconto movimentato in merito alla realizzazione della diga di sbarramento alta 65 metri, che incanta in particolare gli appassionati di storia, il Lago di Vernago in Alto Adige sa come entusiasmare escursionisti e alpinisti. Innumerevoli passeggiate e gite in quota hanno qui il loro punto di partenza. È molto piacevole fare una scappata a Maso Corto o a Maso Tisa, per la prima volta menzionato nei documenti nel 1306, mentre una gita nel luogo di ritrovamento dell’uomo di ghiaccio, Ötzi, è già più impegnativa.
Da non lasciarsi sfuggire è anche la passeggiata attorno al Lago di Vernago stesso, nel paradiso delle escursioni quale è la Val Senales. Il giro del lago (Via N. 13b o 13a) inizia poco più sotto del Leiterkirchlein, da lì prosegue sopra il Rio Senales fino all’estremità posteriore del lago in Val Venosta, e da là attraverso l’imponente e verdeggiante diga per tornare di nuovo al punto di partenza. Vedrai: anche se nel Lago di Vernago non è possibile nuotare o fare il bagno, questo lago artificiale è un punto di attrazione per gli sportivi in vacanza in Alto Adige, grandi e piccoli.

Omini di pietra | Val Sarentino

Come raggiungere i Omini di pietra

Escursione:
Da Sarentino agli omini di pietra
– 
Dalla Baita Sciistica agli omini die pietra
Da San Genesio agli omini di pietra
Da Meltina agli omini di pietra
Escursione con le ciaspole: omini di pietra

Bike:
Gita guidata agli omini die pietra
Escursione MTB agli omini di pietra

Sull’altopiano di Schöneck in Val Sarentino oltre 100 figure assolutamente da vedere attendono gli escursionisti. Cumuli di pietra che si ergono come torri, questi gli “Stoanernen Mandln” (omini di pietra). Da mezzo millennio sono lì, attorno alla croce, a sorvegliare il “Große Reisch”. Ad altezza d’uomo aspettano e si lasciano ammirare.
Protocolli del tribunale del 1540 testimoniano che tra le figure di pietra danzavano le streghe e veniva celebrato il demonio. A ognuno il beneficio del dubbio. L’atmosfera mistica ed il misterioso incanto che regnano qua sopra contribuiscono a creare un panorama meraviglioso. Gli omini di pietra: indubbiamente una meta escursionistica che vale sicuramente la pena raggiungere!