I nostri migliori consigli per la regione Val d’Isarco:
Palazzo Vescovile | Bressanone
Il museo diocesano conserva in 70 sale preziose testimonianze della plastica e della pittura medioevale, per poi proseguire sino al barocco, al classicismo e alla fase romantica, il Tesoro del Duomo di Bressanone, l’ala degli imperatori con le stufe in maiolica, il mobiliare storico e la porcellana viennese, l’ala vescovile e la cappella palatina.
Nel pianterreno si può ammirare il presepio annuale, che contiene in tutto circa 5000 figurine e che fu creato per il principe vescovo Karl Franz Lodron per una camera del proprio appartamento nel palazzo vescovile. Altri presepi provenienti da Bressanone, dal Tirolo, da Napoli e dalla Sicilia arricchiscono la collezione di presepi.
Cantina Valle Isarco | Chiusa
La Valle Isarco offre le condizioni ideali per la coltivazione delle uve bianche e per questo motivo la Cantina Produttori Valle Isarco si è specializzata nella produzione di vini bianchi. Grazie all’alta qualità delle uve e all’esemplare lavorazione, i bianchi della Cantina Produttori Valle Isarco sono annoverati fra i vini più apprezzati dell’Alto Adige. Nel moderno stabilimento di Chiusa vengono prodotte circa 950.000 bottiglie di vino all’anno. L’eleganza ed il carattere dei vini esprimono in modo chiaro la filosofia della Cantina e dei suoi 135 soci: “Qualità senza compromessi”!
Forte di | Fortezza
Con la sua imponente struttura e il labirinto di stanze, corridoi e scale, il Forte di Fortezza è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’area alpina e un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Edificato tra il 1833 e il 1838, ha vissuto alterne vicende, finché nel 2008 non è stato aperto al pubblico. Da allora ospita mostre d’arte e di architettura di portata regionale e internazionale e diverse manifestazioni. La mostra permanente “Cattedrale nel deserto” offre sguardi nella realizzazione del Forte e negli effetti che questa ha avuto sulla zona circostante.
Duomo | Bressanone
Il Duomo di Bressanone è il simbolo della città e la chiesa vescovile della diocesi cattolica romana di Bolzano-Bressanone. La cattedrale si chiama Cattedrale e Basilica minore.
Monastero di Sabiona | Chiusa
Il monte Sabiona con il suo monastero è l’emblema della Valle Isarco e viene definito l’acropoli del Tirolo. Da più di 300 anni Sabiona è un monastero benedettino ma la storia del monte comincia qualche tempo prima.
A seguito del trasferimento della sede vescovile a Bressanone, nel 990 circa, a Sabiona venne eretta una rocca vescovile, in gran parte distrutta da un incendio nel 1533. Solo verso la fine del XVII secolo, quando Mathias von Jenner, imprenditore e decano di Chiusa, fondò l’abbazia benedettina, il monte sacro ritornò agli antichi splendori e ritornò ad essere un importante luogo di culto. Salvo alcune modifiche apportate intorno al 1890, l’immagine esterna del monastero con le sue chiese e la sua cinta muraria merlata è rimasta praticamente invariata.