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Orari

In Alto Adige, la maggior parte dei luoghi è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Qui potete pianificare il vostro percorso in autobus, in treno e in autobus urbano: Ricerca orari

Se desiderate salvare gli orari più importanti come file PDF, potete scaricarli qui: Orari in formato PDF

Attenzione: in Alto Adige la maggior parte delle funivie non fanno parte del sistema di trasporto pubblico. In linea di principio, gli impianti di risalita che portano a un’area escursionistica o sciistica non sono considerati mezzi di trasporto pubblici e non compaiono nella ricerca degli orari.

 

Meteo

Qui trovate le previsioni per oggi, domani e un’anteprima dei prossimi giorni: Meteo dell’Alto Adige

Qui trovate il tempo in montagna per per oggi e domani: Tempo in montagna

Il tempo nei 7 comprensori dell’Alto Adige

Il tempo a Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina

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Comunità comprensoriale Alta Valle Isarco

Programma di maltempo | Val Venosta

In caso di maltempo consigliamo:

Castelli:
Il Castello di Castelbello
Castello di Silandro
Castel Taranto | Naturno

Castello Cengles| Prato allo Stelvio
Castel Principe | Burgusio

Musei:
Messner Mountain Museum Ortles | Solda
Mondo Treno | Rablà
Museo delle macchine da scrivere | Parcines
Il museo reale e imperiale Bad Egart | Parcines
Museo Asburgico | Laces

Visite guidate e degustazioni:
– Visite guidate distilleria Puni | Glorenza

Attrazioni:
Speckworld – il mondo avventura dello Speck | Naturns
Centro visite aquaprad | Prato

Attività:
Parco acquatico | Naturno
– IceForum | Laces

Lago di Resia

Come raggiungere il Lago di Resia

Escursione:
– Percorso d’avventura Talai 

Escursione ciclistica:
– Giro in bici intorno al Lago di Resia  

Il lago di Resia è lungo 6 chilometri ed è situato nel comune di Curon. Ha una superficie di 10 chilometri quadrati, una circonferenza di 15,3 chilometri, una profondità massima in caso di piena di 45 metri e un volume d’acqua di 120 milioni di metri cubi. Durante la costruzione del lago, nell’anno 1950, è stato allagato tutto il paese di Curon e una gran parte di quello di Resia. Sono state distrutte 163 case e 523 ettari di terreno coltivato. Oggi, solo il campanile che emerge dalle acque del lago, testimonia la vecchia Curon.

Il campanile nel lago:
Il simbolo della Val Venosta è a un tempo fiabesco e affascinante. Dal chiaro lago di Resia, lungo sei chilometri, e davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga, emerge solitario un campanile sommerso. La storia, però, che sta dietro a quest’immagine da cartolina, “il campanile nel lago”, è molto meno idilliaca. La chiesetta romanica del 14° secolo è muta testimone dell’irresponsabile costruzione della diga avvenuta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Tutto però si svilupò in modo completamente diverso. Un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica era il progetto successivo ancora sotto l’impero austro – ungarico. Il governo italiano (dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, il Tirolo è stato diviso col patto pacifico di St. Germain, e l’Alto Adige annesso dall’Italia) nel 1920 ha ripreso il progetto e ha concesso una elevazione del livello d’acqua fino a 5 metri. La dimensione di questo progetto non era tanto preoccupante perché non aveva un immediato pericolo per i paesi Curon e Resia.

Storia:
Nel 1939 lo Stato concesse al consorzio “Montecatini” la costruzione di una diga in basso al “Mittersee”, la quale doveva permettere un ristagno d’acqua fino a 22 metri. La popolazione di Curon e Resia veniva totalmente trascurata. Con l’inizio della seconda guerra mondiale il progetto fu temporaneamente abbandonato. Gli abitanti dell’alta Val Venosta credettero che il progetto del bacino artificiale fosse sepolto per sempre. Nel 1947 peró, sbalordendo le popolazioni dei due paesi, la “Montecatini” annunció l’immediato proseguimento della costruzione del lago artificiale.

Nell’estate del 1950 tutto era ormai pronto. Le chiuse sono state serrate e l’acqua si è alzata. 677 ettari di terreno sono stati sommersi, quasi 150 famiglie hanno perso i loro averi, la metà di questi è stata costretta all’emigrazione. I risarcimenti erano molto modesti. Gli abitanti di Curon sono stati sistemati in delle baracche di fortuna costruite in gran fretta all’inizio di Vallelunga. Con questo progetto di diga, nato al tempo del fascismo, centinaia di famiglie hanno perso le basi della loro esistenza.

Oggi il campanile nel lago a Curon è stato messo sotto protezione ed è diventato una calamita per turisti e il simbolo del comune.