Messner Mountain Museum Dolomites | Belluno

Come raggiungere il Messner Mountain Museum Dolomites

Il Messner Mountain Museum Dolomites sorge sul Monte Rite (2181 m), nel cuore delle Dolomiti tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo. Allestito in un forte della Grande Guerra e dedicato all’elemento “roccia”, il museo racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico. Nella galleria della navata centrale sono esposti dipinti ed opere provenienti dalla collezione di Reinhold Messner che rappresentano le Dolomiti. Le vedute artistiche si alternano magicamente agli scorci panoramici delle finestre del museo sulle vette circostanti: Monte Schiara, Monte Agnèr, Cimon della Pala, Monte Civetta, Marmolada, Monte Pelmo, Tofana di Rozes, Sorapis, Antelao, Marmolada.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

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Contatto:
Messner Mountain Museum Dolomites
Località Monte Rite
32040 Cibiana di Cadore
+39 388 1568007

Centro visite avimundus | Silandro

Come raggiungere il Centro visite Avimundus

Il Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei territori protetti più ampi d’Europa. Il 40% della sua superficie e l’intero gruppo dell’Ortles-Cevedale, con le cime più alte della regione, si trovano in Alto Adige. Di questo 40% una parte consistente appartiene al territorio della Val Venosta.
Non ci si stupisce, quindi, del fatto che la sede dell’amministrazione del Parco Nazionale dello Stelvio, così come degli altri quattro centri visite dei Parchi Nazionali altoatesini (naturatrafoi a Trafoi, aquaprad a Prato, culturamartell in Val Martello e avimundus a Silandro), abbiano sede in Val Venosta .

Il centro visite avimundus del Parco Nazionale dello Stelvio
Avimundus è la quinta struttura informativa del Parco Nazionale dello Stelvio e si trova a Silandro. Offre uno spaccato del mondo degli uccelli e della loro affascinante e diversificata biologia, in una mostra permanente. I visitatori hanno a disposizione una ricca scelta di documentari sugli uccelli e il loro habitat e una stazione multimediale che presenta tutte le specie di uccelli che nidificano regolarmente in Alto Adige.

Orario d’apertura:
Luglio: martedì – domenica: 14:00 – 18:00
Luglio – ottobre: martedì – sabato: 09:30 – 12:30 e 14:00 – 18:00


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Prezzi:

adulti 1,00 €
bambini e seniori (età 65) gratuito

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Contatto:
Centro visite avimundus
Via Cappuccini 2
39028 Silandro
+39 0473 730156

Capitello della peste | Valdaora

Come raggiungere il Capitello della peste

Un noto simbolo di Valdaora è lo “Spitziges Stöckl”, detto anche “capitello della peste”. Il suo nome (Spitziges Stöckl = capitello appuntito) deriva dalla cuspide alta sette metri che sormonta un basamento che invita alla sosta e un pilastro in muratura interamente dipinto. Il programma figurativo presenta sui quattro lati Scene della Passione. Sono raffigurate l’Adorazione dei Magi, il Monte degli Ulivi, il Trasporto della Croce e la Crocifissione. Oltre a queste si trovano sulle superfici aggettanti delle mensole o sopra le Scene principali altre allusioni allegoriche e figure di santi, come il pellicano che versa il proprio sangue, il patrono del bestiame S. Leonardo o S. Catarina.

Forno per la calce di Untermühlbach | Valdaora

Come raggiungere il Forno per la calce di Untermühlbach

Un introito secondario da non sottovalutare per i contadini era costituito un tempo dalla produzione della calce. Con la vendita della calce venivano rimesse in sesto anche le finanze del Comune. Valdaora e specialmente Sorafurcia erano note per la loro calce. La qualità della calce variava a seconda del sito del forno. La materia prima, ciottoli calcarei di fiume grandi in genere come un pugno, era trattata prevalentemente dai materiali detritici del torrente. I forni si incontrano pertanto generalmente in prossimità di corsi d’acqua. Le cave valdaorine lavorarono a ritmo serrato dopo l’incendio del paese di Valdaora di Mezzo del 1904, dovendo mettere a disposizione ingenti quantità di calce nel giorno di pochi mesi per le necessità della ricostruzione. Con l’avvento della produzione industriale e la caduta dei prezzi all’inizio degli anni ’60 del XX secolo venne a cessare la cottura della calce. In seguito molte calcare decaddero, altre vennero trascinate via dalle acque dei torrenti o vennero sostituite da nuove costruzioni. Solamente il forno di Untermühlbach mantiene vivo il ricordo di questa attività un tempo fiorente.

Prezzi:
Entrata gratuito


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Contatto:
Forno per la calce di Untermühlbach
Mühlbach
39030 Valdaora di Sotto
+39 0474 496277

Sega Lipper | Valdaora

Come raggiungere la Sega Lipper 

Fu il genio universale Leonardo da Vinci nel 16° secolo ad elaborare su incarico dei commercianti di legname della Reppublica di Venezia, il principio della “sega veneziana”. Arrivati i tronchi alla segheria, vennero rotolati singolarmente su di una sega che provvedeva a tagliarli “in testa” perpendicolarmente all’asse longitudinale, per asportarne le parti finali sporcatesi nel trasporto. Il toppo venne poi fissato al carrello e con una serie di passaggi veniva squadrato sui quattro lati e quindi si potevano tagliare le assi nello spessore desiderato.Il legname residuo della squadratura veniva impiegato per la realizzazione di steccati, mentre le tavole si dovevano poi refilare per rendere i due bordi paralleli. Tutti e tre passaggi vennero effettuati in sequenza presso la “Lipper Säge”. La vecchia “Lippa Sega” del 19° secolo resta a Valdaora di Sopra, vicino il percorso ciclabile Val Pusteria e l’anello della Natura e Cultura di Valdaora. È l’ultima ancora integra Sega Veneziana, che nell’anno 1958 per l’ultima volta in servizio, è stata restaurata e riattivata nell’ anno 2011. Visite guidate solamente in estate!

Ulteriori informazioni nell’Associazione Turistica di Valdaora.


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Contatto:
Associazione Turistica Valdaora
Piazza Floriani 19
39030 Valdaora
+39 0474 496277

Centro visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio | Tires

Come raggiungere il Centro visite Sciliar – Catinaccio 

In località Bagni di Lavina Bianca a Tires, nei pressi della “Tschaminschwaige”, é stato realizzato il “Centro visite Sciliar – Catinaccio”. Trattasi di un vecchio edificio, ora completamente risanato, in passato utilizzato quale segheria azionata ad acqua. Gli interventi di recupero hanno consentito il completo ripristino della vecchia struttura, testimonianza di antiche culture e tradizioni.
Recentemente sono state aggiornate le strutture e gli elementi espositivi; troviamo ad esempio stazioni interattive con informazioni sulla storia della segheria, sugli uccelli ed altri caratteri naturalistici del parco; al piano superiore dell’edificio in cui abitava il segantino è stata allestita una sezione dedicata alla geologia dell’area protetta.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

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Contatto: 
Centro visite Sciliar-Catinaccio
Bagni di Lavina Bianca 14
39050 Tires
+39 0471 642196

Rovina Aschburg | Terento

La escursione verso la rovina comincia qui: Terento

Nel 1256 il Castello di Prato Drava chiamato anche rovina Aschburg fu menzionato per la prima volta in documenti storici. In origine il castello apparteneva ai „Rodank-Dienstleuten von Asch.“ Circa 50 anni fa si poteva ammirare ancora una parte della torre nel cui centro cresceva un abete rosso avvolto dal mistero. Nel 1970 durante la ricerca di un presunto tesoro la torre è stata fatta saltare in aria con la polvere da sparo. Il castello fu eretto da Arnold V. di Schöneck come maniero per la caccia. La leggenda racconta che i suoi figli alla fine della loro vita derubavano e rapinavano la gente. Per questo il castello viene chiamato anche „Rabaschlössl“ – castello dei briganti.


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Contatto:
Associazione Turistica Terento
Via S. Giorgio 1
39030 Terento
+39 0472 546140

Biotopo Pirchner Moos | Terento

Come raggiungere Terento

Il biotopo “Pirchner Moos” si trova a 1.300 m d’altitudine ed é leggermente inclinato verso sud. Il basamento geologico del biotopo è formato dal granito di Bressanone. Il biotopo mostra due differenti ambienti vegetativi. Nella zona centrale troviamo una piccola torbiera bassa con margini caratterizzati dalla presenza di torbiera alta. Il piccolo biotopo umido è circondato da prati inumiditi, bosco rado e siepi. Nella parte paludosa troviamo diversi tipi di muschio, tra cui il muschio della torba, ma anche la biondella, la fogliolina centrale, la poa, la sanguisorba, la carice e diversi tipi di orchide. In passato i prati umidi vennero utilizzati per la produzione di foraggio e strame per cavalli. La varietà di piante del biotopo offre riparo e a molti animali. Qui troviamo le meravigliose libellule reali e, in particolari condizioni meteorologiche, si possono ammirare anche le salamandre maculate. Il falcone buteo ama soprattutto gli spazi aperti del prato da taglio. A nord del biotopo, alla sommità dell’Hohenbichl, corre la „linea della Pusteria“, il confine tra la placca rocciosa sud-alpina e quella orientale. Questa linea tettonica è una delle linee sismiche più importanti delle Alpi. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento

Tschaufen | Verschneid

Come raggiungere Tschaufen 

Casale per la caccia dei signori di Maultasch
Il Tschaufen è un luogo dalla storia molto movimentata: durante il Medioevo era la casa signorile per la caccia dei signori di Maultasch, a partire dal 1907 il Consorzio allevatori di cavalli di razza Haflinger ne fece una sede per l’allevamento di giumente. Dietro all’edificio è stato scoperto un tumulo risalente ai tempi delle invasioni barbariche (300 – 500 d.C.).
Nelle vicinanze si trova il biotopo “Tschaufner Weiher”.

Castel Trostburg | Ponte Gardena

Come raggiungere la Trostburg

Castel Trostburg, situato su un’altura sopra il paese di Ponte Gardena (Waidbruck), è uno dei più grandiosi complessi fortificati dell’Alto Adige. La storia della rocca risale al XII secolo, quando venne menzionata per la prima volta nel 1173 come sede di un “Cunrat de Trosperch” (Konrad di Trostberg), discendente dai Signori di Castelrotto. Nel 1290, i Conti del Tirolo acquistarono la struttura dai Signori di Velturno, i quali di seguito impegnarono questa ai Signori von Wolkenstein. E proprio quest’ultimi, proprietari del castello per oltre 600 anni, ampliarono autorevolmente il castello facendo aggiungere grandi e signorili spazi di rappresentanza. Durante questo periodo, il famoso menestrello Oswald von Wolkenstein visse nel castello (1377 – 1445).

Tra il XIV ed il XVI secolo, la struttura venne ampliata considerevolmente. Nel XVII secolo, il castello venne ulteriormente ampliato per volere del barone Engelhard Dietrich von Wolkenstein, al quale si deve anche l’aspetto rinascimentale dell’edificio. Nel 1981, Castel Trostburg è entrato in possesso dell’Istituto dei Castelli dell’Alto Adige, salvandolo così dalla rovina. Quest’associazione si impegna per conservare il carattere ed il fascino unico del castello e contemporaneamente di permettere l’accesso al pubblico. Dal 2005, il castello ospita il Museo dei Castelli dell’Alto Adige. Il complesso è ben conservato, grazie anche agli impegnativi lavori di ristrutturazione.

All’interno si possono vedere elementi dall’età romanica a quella barocca, come finestre e porte ad arco, cammini di ronda gotici, sale pompose e pannellature del XVI e XVII secolo, così come anche opere di stucco e mobili rinascimentali. Notevoli sono soprattutto la bellissima Stube Gotica con la sua volta trilobata, gli affreschi tardogotici e la ricca biblioteca, tra le più ricche e famose dell’epoca.

Orario di apertura:
Giovedì Santo (giovedì prima di Pasqua) fino a fine ottobre.
Martedì – Domenica

La visita è possibile solo con guida.

Giovedì Santo – fine giugno Ore 11.00, 14.00 e 15.00
Luglio – agosto Ore 10.00, 11.00, 14.00, 15.00 e 16.00
Settembre – fine ottobre Ore 11.00, 14.00 e 15.00