Le Cascate di Stanghe | Racines

Come raggiungere le Cascate di Stanghe

Le Cascate di Stanghe si trovano in una gola di marmo bianco puro e si estendono dal paese di Stanghe, all’inizio della Val Racines, fino a Ponte Giovo. Scalini e ponti di legno conducono attraverso la gola alla scoperta delle cascate. La forza dell’acqua, che per millenni ha attraverso la roccia, è percepibile con tutti i sensi. La gola è un monumento naturale protetto ed è considerato uno dei più bei siti naturali delle Alpi.
Giá nel 1896 le cascate hanno attirato molti visitatori durante i secoli con la loro magia. Nella confusione delle grandi guerre, le cascate sono state dimenticate, ma nel 1960 sono state risanate e da allora sono tra i monumenti naturali più belli della zona di Vipiteno-Racines.

Orario d’apertura:
Da maggio ai primi di novembre:
Ogni giorno dalle ore 9:00 alle 17:00.
Luglio ed agosto dalle ore 9:00 alle 18:00


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Prezzi:

Adulti 5,00 €
Bambini 3,00 €
Gruppi di min. 20 persone 4,50 €
con la activeCARD Racines ingresso libero

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Contatto:
Cascate di Stanghe
Via Giovo 1
39040 Racines
+39 0472 760608

Biotopo Valsura | Lana

Come raggiungere il Biotopo Valsura

Un tempo la Val d’Adige era un immenso paradiso naturale, ricco di pozze, boschi e zone palustri. L’uomo si teneva a debita distanza dalle paludi e preferendo costruire i suoi insediamenti su alture, colline e montagne, anche a causa delle frequenti inondazioni.

Se ancora alla metà del XX secolo oltre 100 ettari di terre al delta del Valsura erano inutilizzati, successivamente si innescò un inarrestabile processo di industrializzazione sullo sfondo del miracolo economico italiano, che rischiò di spezzare il delicato equilibrio di quest’area. Alla fine degli anni 70 si verificò un’inversione di tendenza e ciò che era rimasto del delta del Valsura venne dichiarato biotopo protetto.

Oggi il delta del Valsura nell’area di Lana misura 32 ettari ed è un rifugio preziosissimo per oltre 230 specie di uccelli, tra cui 50 diversi uccelli da cova, oltre che per anfibi, colubridi, pesci e insetti acquatici, nonché numerose piante rare.

Suggerimento
Se passi lungo la parte accessibile al pubblico del delta, puoi fermarti vicino agli stagni e alle brughiere e ascoltare innumerevoli specie di uccelli e rane!


Una visita è possibile tutto l’anno!

 

Cascata | Vilpiano

Come raggiungere la Cascata

Escursioni: Passeggiata alla cascata | Vilpian

A Vilpiano, il Rio Meltina si getta a valle in un’impressionante cascata di 82 metri – bene del patrimonio naturale – che va poi a formare la roggia di Vilpiano. Questo spettacolo naturale è accessibile tutto l’anno ed entusiasma grandi e piccini. Soprattutto d’estate, la passeggiata che, attraverso il bosco, conduce alla cascata, non è solo piacevole ma anche rinfrescante.

Anche l’ex birrificio a vapore utilizzava la forza dell’acqua. La famiglia di imprenditori ebrea fondò, nel 1849, uno dei birrifici più grandi del Tirolo meridionale e, nel 1897, il birrificio fu dotato di una moderna centrale elettrica e di una turbina Pelton, azionata ad acqua, che fino alla chiusura del birrificio nel 1986 produsse l’elettricità necessaria alla sua attività. Negli scorsi anni, l’impianto è stato ristrutturato professionalmente ed è ora liberamente accessibile. L’edificio ospita la scuola provinciale dei Vigili del Fuoco.

Lago di Favogna

Come raggiungere il Lago di Favogna

Il gioiello dell’altopiano altoatesino è indiscutibilmente il piccolo Lago di Favogna. Anche se il lago è designato come biotopo con flora e fauna particolari, un piccolo molo offre l’opportunità di scendere a nuotare con una vista panoramica sulla piccola chiesa e sulle montagne circostanti. Ninfee, canne e libellule formano in estate una cornice naturale per il lago, che, nei mesi freddi d’inverno, è popolare come una pista di ghiaccio naturale.


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Contatto:
Associazione Turistica Bassa Atesina
Piazza Hauptmann Schweiggl 8
39040 Cortaccia
+39 0471 880100

Laghetto d’Issengo | Issengo

Il laghetto d’Issengo – uno degli ultimi biotopi in Alto Adige che si vanta di una vasta gamma di specie diverse, sia di animali che di piante. Questa flora e fauna straordinaria è di comune interesse sia per biologi di livello nazionale che internazionale; anche i nostri ospiti apprezzano molto l’intenso sapore della natura – fateVi incantare anche Voi dell’atmosfera unica sul nostro laghetto e tuffateVi.

Il lago naturale si trova ad un’altezza di ca. 1000 m e offre, senza l’aggiunta di componenti chimici, una qualità dell’acqua strepitosa. Immersi nel paesaggio della val Pusteria ci si può rinfrescare nel lago o semplicemente godersi il paesaggio.

Nota: Affinché la qualità del acqua e l’ habitat degli animali del lago vengano preservati, da bagnante si dovrebbe rispettare una semplice regola: Usare la crema solare in modo adeguato e farsi la doccia prima di entrare in acqua.

Orario d’apertura:
01 giugno fino al 31. agosto:
Lunedì – domenica dalle 10:00 alle 18:30


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Prezzi:
biglietto giornaliero:

adulti oltre i 16 anni 8,00 €
bambini oltre i 4 anni 6,00 €
bambini sotto i 4 anni gratis

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Ingresso 4 ore:

adulti 5,00 €
bambini fino ai 16 anni 3,50 €

Ingresso dalle ore 16:00:

adulti 2,50 €

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Contatto:
Stabilimento balneare Issengo
Laghetto d’Issengo
piazza Weiher 2, Issengo
39030 Falzes
+39 0474 565684

Lago di Dobbiaco | Dobbiaco

Come raggiungere il Lago di Dobbiaco

Il parco naturale:
– Parco Naturale Fanes-Senes-Braies

Il Lago di Dobbiaco si trova ad un’altitudine di 1259 m, nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, in Val di Landro e collega Dobbiaco con Cortina d’Ampezzo. Il lago, per la variegata vegetazione che lo circonda, è l’habitat ideale per gli uccelli acquatici, sia stanziali che migratori. E’ facile osservarli in primavera e in autunno, quando nidificano o si riposano durante il viaggio di migrazione verso i paesi caldi. Spesso le sponde del lago ospitano anche uccelli rari, quali gli aironi cinerini e gli aironi rosa. Il Lago di Dobbiaco è un biotopo intatto, che rappresenta un aspetto peculiare dell’Alto Adige, in cui gli uccelli non vengono disturbati.

Un sentiero naturalistico si snoda lungo le sponde del lago e in 11 stazioni sono illustrate la flora, la fauna e la morfologia del terreno della zona. Sulla piattaforma di osservazione, posizionata sulla sponda occidentale, è possibile fruire di un’area di sosta, da dove poter ammirare la flora e la fauna del lago, uno dei più bei laghi delle Dolomiti. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore da Dobbiaco.

In estate, potrete sentire l’effetto dell’acqua fresca sui vostri piedi, fare meravigliose gite in barca (contatto noleggio barche: +39 0474 973 267) e pescare: le licenze temporanee di pesca per gli ospiti della località si possono richiedere presso l’Ufficio Turistico di Dobbiaco, mentre le licenze giornaliere sono disponibili presso il ristorante.

In inverno potrete praticare curling e pattinaggio su ghiaccio.

Lago di Resia

Come raggiungere il Lago di Resia

Escursione:
– Percorso d’avventura Talai 

Escursione ciclistica:
– Giro in bici intorno al Lago di Resia  

Il lago di Resia è lungo 6 chilometri ed è situato nel comune di Curon. Ha una superficie di 10 chilometri quadrati, una circonferenza di 15,3 chilometri, una profondità massima in caso di piena di 45 metri e un volume d’acqua di 120 milioni di metri cubi. Durante la costruzione del lago, nell’anno 1950, è stato allagato tutto il paese di Curon e una gran parte di quello di Resia. Sono state distrutte 163 case e 523 ettari di terreno coltivato. Oggi, solo il campanile che emerge dalle acque del lago, testimonia la vecchia Curon.

Il campanile nel lago:
Il simbolo della Val Venosta è a un tempo fiabesco e affascinante. Dal chiaro lago di Resia, lungo sei chilometri, e davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga, emerge solitario un campanile sommerso. La storia, però, che sta dietro a quest’immagine da cartolina, “il campanile nel lago”, è molto meno idilliaca. La chiesetta romanica del 14° secolo è muta testimone dell’irresponsabile costruzione della diga avvenuta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Tutto però si svilupò in modo completamente diverso. Un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica era il progetto successivo ancora sotto l’impero austro – ungarico. Il governo italiano (dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, il Tirolo è stato diviso col patto pacifico di St. Germain, e l’Alto Adige annesso dall’Italia) nel 1920 ha ripreso il progetto e ha concesso una elevazione del livello d’acqua fino a 5 metri. La dimensione di questo progetto non era tanto preoccupante perché non aveva un immediato pericolo per i paesi Curon e Resia.

Storia:
Nel 1939 lo Stato concesse al consorzio “Montecatini” la costruzione di una diga in basso al “Mittersee”, la quale doveva permettere un ristagno d’acqua fino a 22 metri. La popolazione di Curon e Resia veniva totalmente trascurata. Con l’inizio della seconda guerra mondiale il progetto fu temporaneamente abbandonato. Gli abitanti dell’alta Val Venosta credettero che il progetto del bacino artificiale fosse sepolto per sempre. Nel 1947 peró, sbalordendo le popolazioni dei due paesi, la “Montecatini” annunció l’immediato proseguimento della costruzione del lago artificiale.

Nell’estate del 1950 tutto era ormai pronto. Le chiuse sono state serrate e l’acqua si è alzata. 677 ettari di terreno sono stati sommersi, quasi 150 famiglie hanno perso i loro averi, la metà di questi è stata costretta all’emigrazione. I risarcimenti erano molto modesti. Gli abitanti di Curon sono stati sistemati in delle baracche di fortuna costruite in gran fretta all’inizio di Vallelunga. Con questo progetto di diga, nato al tempo del fascismo, centinaia di famiglie hanno perso le basi della loro esistenza.

Oggi il campanile nel lago a Curon è stato messo sotto protezione ed è diventato una calamita per turisti e il simbolo del comune.

 

Lago di Caldaro

Escursione:
Circuito escursionistico Lago di Caldaro
Girando attorno al lago di Caldaro con il passeggino

Stabilimenti balneari:
Stabilimenti balneari al lago di Caldaro

Attrazione:
Rovina di Castelchiaro

Come raggiungerer il Lago di Caldaro

Il paese vinicolo Caldaro ha tantissimo da offire: fra l’altro anche un lago nel cuore dei vigneti e frutteti.

Il Lago di Caldaro è il lago alpino più caldo delle Alpi ed inoltre anche il lago balneabile più grande dell’Alto Adige. Cosa che non vuol dire che è veramente grande, dato che la nostra regione non presenta molti grandi laghi. Il Lago di Caldaro è situato tra vigneti e frutteti e la rovina di Castelchiaro troneggia su una collina sopra il lago.

Il Lago di Caldaro è lungo ca. 1,8 km ed ha una larghezza di 0,9 km, quindi copre una superficie di ca. 155 ettari. La profondità massima è di 4 metri e si trova a 216 m s.l.m. E dato che il lago già molto presto in primavera si riscalda, si può nuotare già da maggio fino a settembre. Inoltre, essendo il lago più caldo delle Alpi, ogni anno in inverno è una sorpresa se il lago ghiaccia. Ma se le temperature sono basse, il divertimento sul lago con i pattini è veramente unico.

Il Lago di Caldaro si trova a ca. 4 km dal centro del paese. La località S. Giuseppe al Lago è situata direttamente al lago ed è naturalmente una nota meta vacanziera. S. Giuseppa al Lago è una frazione del comune di Caldaro.

Le temperature dell’acqua del lago, grazie alla profondità massima di 4 metri, già in primavera raggiungono piacevoli 17°-19°C. Durante l’estate poi, l’acqua raggiunge anche una temperature massima di 28°C. E grazie anche al clima mite del sud dell’Alto Adige, le temperature al sole sono anche almeno 10° C più caldi che nelle vicine località della regione.

Gli appassionati di windsurf sicuramente conoscono il Lago di Caldaro. Il lago offre prima di tutto delle piacevoli temperature d’acqua, ma naturalmente anche il vento giusto. La cosiddetto “Ora”, un vento da sud, soffia quasi puntualmente ogni giorno da aprile fino a luglio verso le ore 14.00 ed offre quindi condizioni ideali per tutti i windsurfer.

Escursione:
Circuito escursionistico Lago di Caldaro

Attrazione:
Rovina di Castelchiaro

Lago di Carezza

Escursioni:
Escursione per famiglie da Carezza al monumento di Elisabetta
Lungo il sentiero Templ fino al Lago di Carezza

Nella vacanza in Alto Adige non può mancare una gita al più incantevole lago alpino delle Dolomiti, il Lago di Carezza! Il piccolo lago di montagna deve la sua fama all’acqua verde e limpida e allo splendido panorama con Catinaccio e Latemar che si specchiano in essa. Grazie alla sua natura fiabesca, il lago è parte di numerose leggende altoatesine ed è stato d’ispirazione per molti scrittori e pittori famosi.

Il lago in cifre:
Il Lago di Carezza è lungo 300 m e largo 140 m. Si estende ai piedi del Gruppo del Latemar e ai suoi bordi si infittisce silenziosa la foresta del Latemar. Il Lago di Carezza è un’area protetta della Val d’Ega che fa parte del comune di Nova Levante ed è situato a 1.520 m s.l.m. Viene alimentato da sorgenti sotterranee della catena montuosa del Latemar, per questo motivo sia la sua grandezza che la sua profondità variano a seconda dalla stagione e dalle condizioni climatiche. La profondità maggiore raggiunta dal Lago di Carezza è pari a 22 m.