Funivia Postal – Verano

La funivia collega in pochi minuti il soleggiato paesino di Postal, che si estende lungo il fiume Adige nei pressi di Lana, con Verano (1204 m slm) sul soleggiato Altopiano del Salto. Costruita sul finire degli anni Cinquanta del secolo scorso, la funivia è stata interamente rinnovata nel 2000 per garantire un accesso senza barriere architettoniche.

Orari d’apertura:
aperta tutto l’anno:
Lunedì – Sabato: 07:00 – 19:40
Domenica: 08:20 – 19:00

Prezzi:

solo andata andata e ritorno
Tariffa ordinaria 4,00 € 7,00 €
Carta valore 3,00 € 6,00 €
Cani 4,00 € 5,00 €
Biciclette 4,00 € 6,00 €

df

Contatto:
Funivia Postal/Verano
Via Funivia 13
39010 Verano
+39 0473 278187

Castel Lamberto | Riscone

Come raggiungere il Castel Lamberto

Castel Lamberto (in tedesco “Lamprechtsburg”) è un maniero situata nel territorio di Lunes, a pochi minuti di strada dal paese di Riscone. Il castello è facilmente raggiungibile dalla città di Brunico ed è visibile anche dalla ferrovia della Val Pusteria per pochi minuti.

Situata su un picco, ad un’altezza di 990 metri s.l.m. e affacciata sulla gola della Rienza in Val Pusteria, le prime notizie di questa fortezza risalgono al 1090. Il castello visibile oggi, invece, risale al 12° secolo, un tempo proprietà dei signori di Rischon. Intorno al 1380 la famiglia dei Rischon si estinse e il maniero, per volere dei vescovi di Bressanone, passò in feudo a numerose famiglie, tra cui quella dei Conti di Gorizia.

Ai tempi della famosa Margarethe Maultasch, durante la guerra di successione del Tirolo, il castello subì due conquiste e altrettante distruzioni: nel 1336 per opera di Magravio Carlo (poi divenuto l’imperatore Carlo IV del Sacro Romano Impero) e nel 1346 per mano di Ludwig von Brandenburg.

Il feudo divenne proprietà, nel 1692, di Johann Winkler von Colz zu Rubatsch e i suoi discendenti ne furono i proprietari fino al 1811, quando divenne una proprietà privata. Nel 1812 i Colz passarono il castello al sacerdote Josef Hauptmann, i cui eredi possiedono ancora oggi la fortezza.

Il castello presenta una piccola cappella, risalente al 17° secolo, restaurata poi nel 1962. Fino agli inizi della Prima Guerra Mondiale, qui veniva venerata anche la Santa Kummernis, invocata soprattutto dalle donne in grossa difficoltà, ed oggi è un luogo di culto molto frequentato.


Non accessibile al pubblico.

uik

Contatto:
Associazione Turistica Brunico Kronplatz Turismo
Piazza Municipio 7
39031 Brunico
+39 0474 555722 

Rovina di Montechiaro | Prato

Come raggiungere la rovina di Montechiaro

La vasta costruzione fino al 1513 fu di proprietà dei conti del Tirolo, poi il castello passò ai conti Khuen-Belasi, ai quali appartiene ancora oggi (rovina dal XIX secolo). Lo stupendo ciclo di affreschi del 1400, venne in gran parte rimosso e portato al Museo Ferdinandeo di Innsbruck nel 1912.


df

Contatto:
Associazione turistica Prato allo Stelvio
Via Croce 4 C
39026 Prato allo Stelvio
+39 0473 616034

Chiesa San Giovanni | Prato

Come raggiungere la chiesa di San Giovanni

Questa chiesa antichissima sorge nella parte sud-orientale del paese, in mezzo al verde dei prati. Fu costruita a uso proprio dai conti Tschengelsberg alla fine del 13° secolo in stile romanico; in seguito se ne occuparono i sacerdoti di Tschengels. L’ultimo dei Tschengelsberg morì nel 1421. La chiesa è dedicata a Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, adorati come santi protettori. Nel corso degli anni, l’edificio venne rimodernato secondo l’evoluzione stilistica e arricchito di nuove immagini sacre. Sono particolarmente degni di nota:

– gli affreschi in stile romanico e gotico
– il matroneo del ‘600
– il soffitto barocco in legno e i banchi della chiesa
– l’epitaffio dei conti Tschengelsberg
– gli affreschi (riscoperti nel secolo scorso)
– due affreschi di Karl Plattner (1948)

L’ultima opera di ristrutturazione eseguita sull’edificio è stata la ricopertura dei tetti con scandole a vomere nel 2002.

Centro visite aquaprad | Prato

Come raggiungere il Centro visite aquaprad

Nel centro del paese di Prato allo Stelvio si trova il Centro visite del Parco Nazionale acquaprad, un edificio moderno che presenta al suo interno ai visitatori in modo interattivo l’importanza dell’elemento acqua in montagna. L’acqua è l’elemento vitale del Parco Nazionale e il leitmotiv della mostra permanente.

Subito all’entrata del Centro visite del Parco Nazionale acquaprad l’acqua viene presentata acusticamente in tutta la sua potenza. Non la si può però soltanto sentire, ma anche vedere e toccare. In dodici grandi acquari si possono ammirare 35 specie di pesci che popolano le acque delle Alpi: dal torrente al grande fiume, dal lago d’alta quota allo stagno paludoso di fondovalle.

L’acqua rappresenta l’elemento conduttore del centro visite.  Il visitatore se ne accorge subito: l’acqua è ovunque!  Attraverso una grande finestra panoramica con vista nella profondità del lago si può fare conoscenza con il mondo dei pesci oppure in altri 12 acquari si possono vedere 35 specie di pesci che vivono nelle acque dell’Alto Adige. Un modo unico e suggestivo di conoscere le differenti specie ittiche che vivono nei ruscelli di montagna, nei torrenti, nei laghi e negli stagni.

Orario:
Martedì – Venerdì: ore 9:30 – 12:30 e ore 14:30 – 18:00
Samstag – Sonntag: 14:30 – 18:00
Lunedì chiuso


Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

df
Prezzi:

adulti 6,00 €
Bambini dai 7 ai 14 anni 2,00 €
Bambini fino ai 6 anni Eintritt frei
 biglietto famiglia (2 genitori con ragazzi di età tra 7 e 14 anni) 13,00 €
biglietto famiglia mini (1 genitore con ragazzi di età tra 7 e 14 anni) 7,00 €
scolari (15-17 anni), studenti, militari di leva ed in servizio civile, disabili, anziani da 65 anni, gruppi di almeno 10 persone 4,00 €

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Contatto:
Centro visite aquaprad
Via Croce 4 C
39026 Prato allo Stelvio
+39 0473 618212

Ontaneto di Sluderno

Come raggiungere l’Ontaneto di Sluderno

L’Ontaneto di Sluderno si trova nell’Alta Valle Venosta ed è habitat naturale di molte specie animali e vegetali che oggi sono in pericolo

Il biotopo Ontaneto di Sluderno copre un’area tutelata di circa 140 ettari. L’ontaneto di Sluderno è composto quasi esclusivamente da ontano nero frammisto ad alcuni gruppi di ontano bianco. La coltivazione a bosco ceduo condiziona una struttura disetanea del bosco. Nel sottobosco crescono diversi carici e gunchi, la calta palustre, il geranio di palude, l’ortica, l’aquilegia e felci.

La fauna è caratterizzata da una richezza eccezionale di specie e inoltre vi sono presenti molte specie che oggi sono in pericolo. La struttura disetanea dell’ontaneto, i fossi d’acqua, i canneti e tifeti, i vecchi salici e poppi e i bianchi di fango e ghiaia nel Rio Puni sono luoghi ideali di cova per molti uccelli, posti di fregola per anfibi e habitat per mammiferi. Insieme a numerosi uccelli che vivono sugli alberi e cespugli, si possono osservare anche uccelli di palude ed acquatici. L’ontaneto é anche un importante zona di riposo per molti uccelli migratori.

Un sentiero naturalistico lungo 2,7 km conduce attraverso il biotopo e spiega al visitatore in forma di 12 tabelloni informativi la vegetazione dell’ontaneto di Sluderno. Il Biotopo Ontaneto di Sluderno è un’area naturale protetta e unariserva naturale speleologica dal 1976.

Ganglegg e la Collina di Tarces | Sluderno

Come raggiungere la collina di Tarces

Nelle immediate vicinanze, dietro Sluderno, si trova il sito archeologico Ganglegg. È il più studiato insediamento fortificato collinare dell’età del bronzo e del ferro nell’arco alpino. Si possono vedere anche le tracce del passaggio dei romani.

La Collina di Tarces era abitata già in epoca preistorica e nell’antichità. Gli archeologi considerano la collina il centro preistorico della valle. Qui si trovava un centro abitato sommerso con un’estensione di circa 1,3 ha. Oltre a monete di epoca romana, a coppelle e ad asce di ferro, sono stati ritrovati un corno di cervo risalente a 2.500 anni fa e recante un’iscrizione retica, nonché resti di una casa retica risalente al III o IV secolo a.C. All’interno della collina si trova un bunker della seconda guerra mondiale, iniziato negli anni 1939-1942 e mai completato.

Tutti i reperti del sito archeologico del Ganglegg possono essere ammirati nel Museo della Val Venosta. Sul luogo del rinvenimento si trova inoltre un parco archeologico informativo con edifici e fortezze dell’epoca.

Riserve di cervi | Trafoi e Stelvio

Come raggiungere le Riserve di cervi

A Trafoi all’Ortles e a Fragges presso Stelvio ci sono due riserve dove è possibile osservare i cervi nel loro ambiente naturale.

Il cervo è un animale molto schivo ed a causa della grande civilizzazione dei suoi luoghi, è passato dall’essere un attivo animale diurno ad animale quasi notturno. Per questo, durante il giorno, è molto difficile vedere dei cervi soprattutto durante le calde giornate estive. A proposito: camosci e cervi sono anche presenti in gran numero nel Parco Nazionale dello Stelvio.

Lungo la strada che porta al Passo dello Stelvio, nei pressi di Trafoi all’Ortles, si trova il bellissimo Santuario delle Tre Fontane Sacre, un luogo di pellegrinaggio con una lunga storia. E proprio qui venne aperto nel 2006 una riserva di cervi, dove osservatori pazienti possono osservare questi regali animali nel loro ambiente naturale.

La seconda riserva di cervi, “Fragges”, si trova a soli pochi km di distanza a Stelvio, e deve il suo nome al borgo di Fragges, che – come Trafoi – fa parte del comune di Stelvio.

E come si raggiungono le riserve di cervi in Val Venosta? Una strada arriva quasi fino alle Tre Fontane Sacre, con possibilità di parcheggio. Da lì, il sentiero vi porta in pochi minuti alla chiesetta oppure alla riserva. Anche fino a Fragges arriva una strada asfaltata.

Orario d’apertura:
Aperto tutto l’anno

 

Vite piú antica dell’ Alto Adige | Magrè

Ad ottobre del 1601 venne piantata una gemma nel terreno, dalla quale in seguito si sviluppò l’attuale vite.

La vite centenaria di Magrè si trova lungo una strada nel centro del paese ed ancora oggi produce molti frutti e rappresenta uno dei monumenti naturali più importanti di tutto l’Alto Adige.


df

Contatto:
Associazione Turistica Bassa Atesina
Piazza Hauptmann Schweiggl 8
39040 Cortaccia
+39 0471 880100

Museo uomo nel tempo | Cortaccia

Come raggiungere il Museo uomo nel tempo

Il museo Uomo nel tempo ripercorre la vita dell’uomo in Alto Adige dall’età della pietra fino al recente passato. Le diverse epoche sono rappresentate attraverso innumerevoli oggetti originali, esperimenti e animazioni. Mostre temporanee a cadenza annuale offrono sguardi nell’ampia collezione.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

df

 

Contatto:
Ansitz am Orth
Via Botengasse 2
39040 Cortaccia
+39 0471 880267