Castel Rafenstein | San Genesio

Come raggiungere Castel Rafenstein

A nord di Bolzano all’ingresso della Val Sarentino e di fronte a Castel Roncolo, si trova la rovina di Castel Rafenstein. Palazzo e mura di cinta vennero costruiti già nel XIII secolo, mentre nel XIV secolo il castello venne ampliato con l’edificazione di serraglio, torre d’ingresso e ala sud. Nel XVI secolo il castello venne infine fortificato con serraglio e bastione circolare in base alle nuove esigenze militari in modo da poter difendere il complesso dalle armi da fuoco.


La rovina è accessibile in occasione di eventi e manifestazioni.


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Contatto:
Castel Rafenstein
Rafensteinerweg 38
39100 Bolzano
+39 0471 971697

Chiesa parrocchiale | San Genesio

Come raggiungere la Chiesa parrocchiale San Genesio

Questa chiesa gotica è stata costruita intorno alla metà del 15° secolo. I patroni della chiesa sono San Genesio, San Silvestro e Santa Margherita. La chiesa ed il campanile sono stati restaurati e rappresentano una chiesa classica per l’ Alto Adige. Il campanile e stato costruito con blocchi di pietra bianchi e rossi fra il 1481 e il 1492 a cui e stato aggiunto solo nel 1608 il tetto.

Orario d’apertura:
Aperta tutto l’ anno

L’ ingresso è gratuito!

Contatto:
Ass. Turistica San Genesio
Schrann 7
39050 San Genesio
+39 0471-354196

Funivia | San Genesio

Da San Genesio, in funivia ci vogliono solo otto minuti per raggiungere Bolzano. La funivia è un’alternativa divertente e comoda alla strada, panoramica ma piena di curve. Vanta inoltre un grosso vantaggio: non si perdono tempo e denaro a cercare un parcheggio! Dalla stazione a valle, gli autobus vi portano comodamente nel centro di Bolzano. La funivia parte ogni mezz’ora.

Orario d’apertura:
Aperta tutto l’anno:
La funivia è attiva ogni giorno dalle 08:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30.

Prezzi:

corsa singola 3,00 €
andata e ritorno 5,00 €

Contatto:
Funivia San Genesio
Via Rafenstein 15
39100 Bolzano
+39 0471-978436

Chiesetta di S. Vigilio | Monte San Vigilio

Come raggiungere la Chiesetta di S. Vigilio

Molti dettagli inducono a credere che la Chiesetta consacrata all’omonimo santo, menzionata per la prima volta nel 1278, venne costruita su un luogo sacro collinare preistorico. Inoltre, nell’antichità, era considerata un rifugio, in grado di proteggere dal maltempo.

Le mura della navata risalgono al periodo preromanico, seguite, in epoca successiva, dal coro, tutt’ora ben conservato, da un’incantevole volta a costoloni e dal campanile. Maggiore attenzione e ammirazione suscitano gli splendidi affreschi del 14° secolo, che hanno resistito perfettamente all’azione del tempo. I dodici apostoli e la crocifissione rappresentano indubbiamente il massimo livello raggiunto dalle creazioni artistiche dell’epoca. Nel Medioevo, i vescovadi di Coira e Trento hanno stabilito i loro confini a Monte San Vigilio dove, al di sotto dell’omonima chiesetta, sorge Monte Bischofskofel.

Orario d’apertura:
Aperta tutto l’anno.

Ingresso gratuito!

Contatto:
Ass. Turistica Lana e dintorni
Via Andreas Hofer 9 1
39011 Lana
+39 0473-561 770

Il cinema di montagna | Val d’Ega

Il cinema di montagna in Val d’Ega comprende sei punti panoramici lungo i sentieri escursionistici di Nova Ponente, Obereggen, Collepietra e Nova Levante-Carezza. Sebbene ognuno sia di per sé unico, tutti i punti panoramici hanno qualcosa in comune: gli scenari sensazionali che si presentano allo spettatore. Catene montuose selvagge all’orizzonte, cieli cangianti dalle tonalità di azzurro-bianco-giallo-grigio, boschi di conifere nei colori accesi del larice o in tinta verde abete, alpeggi scintillanti di bianco in inverno, prati di un verde acceso in estate. Il paesaggio delle Dolomiti è da cartolina.

I sei punti panoramici:
– Il cinema di montagna Prati del Latemar premia una facile escursione di circa mezz’ora con un posto in prima fila nel blockbuster intitolato Catinaccio!
– Il cinema di montagna Piazza Walther si trova ad un’ora di cammino e offre un’ampia visuale sul Latemar, sui monti gemelli Corno Bianco e Corno Nero, sull’Ortles, sulle Alpi delle Valli Stubai e Zillertal, sul Monte Ciavone e sullo Sciliar..
– Dopo un’ora di cammino si raggiunge la Malga Laab Alm che, accanto ai piatti tipici delle locande alpine, con il suo cinema di montagna offre anche una vista strepitosa su Nova Ponente, sul Gruppo del Brenta, sullo Sciliar, sul Catinaccio e sul Latemar e sulle Alpi Venoste
– Dopo tre o quattro ore di cammino, nel Latemarium-latemar.natura gli escursionisti possono raccogliere nozioni interessanti su flora e fauna grazie alle stazioni interattive e godersi lo spettacolo di panorami a dir poco cinematografici.
– Il cinema di montagna presso il Maso Steineggerhof si raggiunge dopo circa un’ora e mezza di cammino e presenta le più belle vedute sul Renon, sulla Valle Isarco, sull’Alpe di Siusi, sullo Sciliar e sul Catinaccio.
– Dopo una camminata di tre ore e mezzo per raggiungere il cinema di montagna Furner Oach, la vista sul Catinaccio, sullo Sciliar, sull’Alpe di Siusi, sulle Alpi della Zillertal, sull’Alpe di Villandro e sull’Altopiano del Renon ripaga di tutte le fatiche.

Orario dell’apertura:
Aperto tutto l’anno!


df

Contatto:
Ass. Turistica Val d’Ega
Via Dolomiti 4
39056 Nove Levante
+39 0471 619500

Santuario della Madonna di Pietralba | Nova Ponente

Come raggiungere il santuario della Madonna di Pietralba

Il duomo delle Dolomiti
Il Santuario della Madonna di Pietralba si inserisce possente e maestoso nel grazioso paesaggio naturale della Val d’Ega. Sotto questo cielo ogni albero, ogni prato, ogni fiore sembra prendere ispirazione dall’apparizione della Madonna all’eremita Leonhard Weißensteiner. Nel 1553, infatti, il contadino, dopo essere precipitato in un profondo burrone, vide comparire la Vergine Maria. In suo onore l’eremita costruì una cappella che venne successivamente ampliata e che rappresenta ad oggi un suggestivo luogo di pellegrinaggio da cui la località presso Monte San Pietro prende il nome.

Una celebrità mondiale e il papa
Il 24 agosto 1885 l’allora vescovo di Trento, Giovanni Giacomo della Bona, in presenza di 130 sacerdoti e 15.000 fedeli incoronò nuovamente la statua miracolosa della Madonna Addolorata. La visita di Papa Giovanni Paolo II nel mese di luglio del 1988 rese ancora più celebre questo luogo di pellegrinaggio. Anche Papa Giovanni Paolo I amava ammirare il magnifico paesaggio tinto di verde acceso attorno al Duomo delle Dolomiti e respirare la brezza alpina estiva davanti alla Madonna di Pietralba.

Orario d’apertura:
Dal lunedì alla domenica dalle ore 7.30 alle ore 19
Orario delle sante messe giorni festivi (01.11.-31.03.): ore 9:00, 11:00 & 15:00
Orario delle sante messe giorni feriali (tutto l’anno): ore 11:00 & 18:30

Ingresso gratuito!

Contatto:
Santuario della Madonna di Pietralba
Localita’ Pietralba 9
39050 Nova Ponente
+39 0471-615165

La città più piccola dell’Alto Adige | Glorenza

Come raggiungere Glorenza

Glorenza, la più piccola città dell’Alto Adige, incanta i visitatori con la sua atmosfera medievale. La cinta muraria perfettamente conservata e le tre possenti porte turrite. Poco è cambiato del XVI secolo e così si può sentire la ricca storia della città in ogni angolo. Il carattere romantico, l’intensa vita culturale e i dintorni idilliaci fanno di Glorenza un vero e proprio gioiello delle Alpi. Vi invitiamo con piacere nella nostra incantevole città per condividere atmosfere magiche, rievocazioni storiche, manifestazioni indimenticabili ed eventi culturali.

Storia:
All’inizio c’era un villaggio. Nel 1163 Glorenza viene citata per la prima volta in un documento. Il nome Glurns è probabilmente di origine retoromanico e si potrebbe tradurre con “golena degli ontani”. L’insediamento appartenne prima alla provincia romana della Rezia, poi nell’Alto Medioevo ricadde sotto la diocesi svizzera di Coira finché il conte Mainardo II di Tirolo gli concesse intorno al 1290 il diritto di tenere mercato. Si sovrapposero cosi le aree di influenza dei potenti: da un lato la contea del Tirolo, dall’altro il vescovado di Coira; a parte i dazi che i conti di Tirolo elevarono a partire da quel momento, i diritti dei vescovi di Coira restarono peraltro relativamente indenni.

Glorenza visse la sua fioritura economica come centro di commerci nel tardo Medioevo: chi si trasferiva a Glorenza era esentato del pagare le tasse per dieci anni. La città traeva vantaggio dalla riscossione dei dazi e obbligava i mercanti di passaggio a vendere le proprie merci sul posto (vino, oggetti in metallo, spezie, frutta), ma fu in particolare con il sale proveniente dalle saline di Hall che si fecero buoni affari. Nel 1423 la dieta riunitasi a Merano stilò una graduatoria delle diciotto città del Tirolo e collocò Glorenza al settimo posto.
Il Tirolo finì nel 1363 sotto il potere degli Ausburgo, che da allora cercarono a più riprese di limitare i diritti del vescovo di Coira in Bassa Engadina, nella val Monastero e in val Venosta. Per tutta risposta i sudditi del vescovo si coalizzarono nella “Lega Caddea”. Date le numerose altre conquiste degli Ausburgo, la situazione andò peggiorando e culminò agli inizi del 1499 nella guerra di Svevia. Nella decisiva battaglia della Calva, combattuta il 22 maggio di quell’anno, i confederati ebbero la meglio sulle truppe asburgiche e alla fine saccheggiarono e devastarono la vicina Glorenza.
Su ordine dell’imperatore Massimiliano, Glorenza è stato ricostruita con mura e porte della città, l’aspetto attuale. Come centro commerciale, la città ha perduto di conseguenza, importanza. Gradualmente impoverita, gli abitanti, un tempo mercanti e venditori, cominciarono a dedicarsi allora all’agricoltura.
Nel 20 Secolo, molti abitanti cercavano lavoro all’estero sopratutto nella vicina Svizzera. Agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso vivevano ancora a Glorenza 650 persone, l’ 80% delle quali lavorava fuori città.


df

Contatto:
Ufficio informazioni Glorenza
Torre di Porta Sluderno
39020 Glorenza
+39 0473 831097

Duomo dedicato a santa Maria Assunta | Bolzano

Come raggiungere il duomo di Bolzano

Il duomo, dedicato a santa Maria Assunta,  è la cattedrale della Diocesi Bolzano – Bressanone.

Svetta il campanile, alto 65 metri, con una cuspide traforata in pietra arenaria, opera dell’architetto svevo Hans Lutz von Schussenried che la realizzò fra il 1501 e il 1519. All’esterno sono da vedere:

Sul fianco nord: il bel Crocefisso di scuola veronese con una piccola immagine votiva che riporta il simbolo del pellegrino di Santiago de Compostela (conchiglia), la Porticina del Vino con fini ornamenti scultorei, anche detta porta della sposa (da qui entravano le promesse) e presso la quale era concessa la vendita del vino secondo un antico privilegio.

Sul lato ovest: il portale romanico con protiro e leoni stilofori, il rosone (riaperto con la ristrutturazione dopo i bombardamenti del secondo conflitto mondiale), a sinistra della bella porta in bronzo di Defner (Innsbruck) l’affresco attribuito a Friedrich Pacher della Madonna con Bambino (1475).

All’interno: tre navate della stessa altezza (Hallenkirche), il pulpito gotico scolpito da Hans Lutz von Schussenried nell’arenaria, l’altare barocco in marmo policromo (1710-1720) dei veronesi Ranghieri e Allio, il Crocefisso (1420), la cappella barocca delle Grazie aggiunta nel 1745 con gli affreschi di Karl Henrici (1771), sull’altare la venerata statua di Maria lactans di scuola veronese del 1200. Nella cripta situata sotto l’ala maggiore è sepolto l’arciduca Ranieri d’Austria, morto a Bolzano nel 1853.

Orario d’apertura:
Lunedì-sabato dalle 10:00 alle 12:00 e  dalle 14:00 alle 17:00

Ingresso libero!

Contatto:
Duomo di Bolzano
Piazza Parrocchia 27
39100 Bolzano
+39 0471-978676