Escursione al rifugio alpino Moserhütte | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo: Maranza 

Durata: 1:00 h
Dislivello: 473 m
Lunghezza: 9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Per raggiungere il rifugio alpino Moserhütte (9 km) ci vuole solo 1 ora, quindi è un’ottima scelta per principianti. Il percorso attraverso l’Alpe di Rodengo è un’esperienza da non perdere durante le vostre vacanze in bicicletta in Alto Adige.

Da Maranza alla baita Nesselhütte sul Gitschberg | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo: stazione (cabinovia Gitschberg) 

Durata: 2:30 h
Dislivello: 735 m
Lunghezza: 13,0 km
Difficoltà: media

Percorso:
Punto di partenza del nostro itinerario è la stazione a valle della cabinovia Gitschberg a Maranza, località Mittereggen. Seguendo il segnavia 12 imbocchiamo la strada – asfaltata solo nel primo tratto – che risale i prati per immettersi nel bosco, risalendolo con pendenze mai sostenute. A quota 1.900 metri la strada forestale esce dal bosco per entrare nel mondo alpestre del Gitschberg.
Bordeggiamo dapprima il rifugio Pichlerhütte (possibilità di ristoro), per poi raggiungere la malga Zasslerhütte, nella valletta tra il Piccolo Monte Cuzzo (Kleiner Gitsch) e la cima principale del Gitschberg. Di qui seguiamo il sentiero 21 (“Bergstation Gitschberg”) in direzione della stazione a monte della cabinovia Gitschberg e dell’adiacente baita Nesselhütte (2.100 m s.l.m.), da cui si gode una splendida vista su Maranza, la Valle Isarco e le Dolomiti. Per il ritorno a valle si può scegliere tra il percorso dell’andata o uno dei numerosi sentieri che attraversano il bosco, mentre i più pigri si lasceranno tentare dalla comoda cabinovia.

Rifugio Ponte di Ghiaccio | Val di Vizze

Punto di partenza e d’arrivo: Vizze di Dentro, strada del passo di Vizze, parcheggio

Durata: 5:30 h
Dislivello: 1515 m
Lunghezza: 10,1 km
Difficoltà: medio-difficile

Percorso:
Si prosegue verso Vizze di Dentro fino alla terza curva della strade del passo di Vizze. A 1.724 m il sentiero n. 1 parte dal rifugio Gran Pilastro. Dopo circa 15 minuti si raggiunge un gruppo di vecchie stalle: Wiener Neustadt (un tempo “battezzato” dagli alpinisti perché si trova sulla strada per la Wiener Hütte). Da qui va a sinistra, sempre seguendo il n. 1, prima a
salire abbastanza ripidamente, poi attraversare la malga di Sottomonte a circa 2140 m circa a metà del pendio parallelo al torrente di Sottomonte.
A circa 2425 m sul livello del mare, la vista si apre gradualmente fino alle imponenti cime di tremila metri intorno ai ghiacciai Weißkar e Glieder, con il Gran Pilastro alto 3510 m al centro. Anche il rifugio Gran Pilastro a 2.710 m appare presto e vi solleva dalla faticosa salita. Un cartello e il n. 1 ora indicano la strada verso Gliederferner, che è ben segnalata.
La marcatura si ottiene senza grandi guadagni in altezza. Il ghiacciaio di collegamento è attraversato nella sua zona più bassa senza aumento o perdita di quota. Poi seguite i supporti di arrampicata sulla roccia, i segni di colore e le figure di pietra e salite attraverso l’ormai privo di ghiaccio, ma grassa fiancata fino alla Forcella bassa della Punta Bianca (2.930 m). Questo è contrassegnato da un tubo di ferro lungo quattro metri. La discesa attraverso il possente Steinkar dell’Obergrube vi porta in buone condizioni e con il n. 1 sentiero segnalato, sempre sotto l’incantesimo del lago di Ponte di Ghiacchio, fino al rifugio Ponte di Ghiaccio (2545m).
Attenzione: durante la salita dal Gran Pilastro, lo sguardo dell’escursionista cade su un grande uomo di pietra in piedi in una depressione di cresta a poche centinaia di metri più a nord-est della Forcella bassa della Punta Bianca. Anche la salita sembra essere più comoda, ma non lo è. Il presunto uomo di pietra si rivela essere una torre di quarzo naturale, che noi chiamiamo l’Uomo Bianco. Ha già ingannato molti escursionisti e messo gli escursionisti – e con loro gli hutkeepers – in grande pericolo.

Escursione ai laghi Grindlersee e Weitenbergsee | Pfunders

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio (Weiler Dun)

Durata: 6:00 h
Dislivello: 1075 m
Lunghezza: 16,2 km
Difficoltà: difficile

Wegbeschreibung:
Da Vintl-Vandoies in val Pusteria si percorre l’intera valle laterale di Weitental-Pfunders fino a dun (dan), alla testata verso sinistra (1500 m circa). Si segue la stradina 19, attraversando la gola rocciosa, fino ad incontrare un bivio; là si gira a destra sul sentiero 20. Toccando le malghe Untere Engbergalm, Untere lappaalm, obere Engberalm, si sale ad incrociare l’alta via di Pfunders; proseguendo sul 20, si giunge infine al Grindlersee (2485 m; ore 3). Sempre sul 20 si passa facilmente in 10 minuti verso ovest alla forcella sul costone (2532 m), arrivando al Weitenbergsee (mezz’ora dal primo lago). Ritorno: si scende verso sud senza sentiero sui ripidi pendii erbosi, badando ai segnali; incrociata l’alta via di Pfunders, si resta sul sentie- ro 20 fino ad incontrare il sentiero 19, nei pressi della malga obere lappaalm. Sul 19 si torna al punto di partenza.

Rifugio Ponte di Ghiaccio | Lappago

Punto di partenza e d’arrivo: Lago di Neves

Durata: 2:00 h
Dislivello: 690 m
Lunghezza: 3,9 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Punto di partenza della nostra escursione è il parcheggio presso il Lago di Neves a Lappago (1.868 m s.l.m., a pagamento). Da quí proseguiamo lungo le sue riva verso nord, fino a giungere ad un segnavia che indica il Rifugio Porro. Seguiamo il sentiero verso questo rifugio che attraversa la foresta, diverse volte attraversiamo il sentiero forestale. Dopo aver lasciato alle spalle la foresta, passiamo per la Malga di Neves e procediamo verso il Rifugio Porro sul sentiero ben curato, che già adesso offre una splendida vista. Dopo circa 1,5 ore arriviamo al primo punto di ristoro, il Rifugio Porro (2.419 m s.l.m.). Dopo una breve sosta continuiamo sull’Alta Via di Neves (n. 1).
L’Alta Via di Neves si snoda ai piedi del Gran Mesulé (3.480 m s.l.m.) e della Punta Bianca (3.371 m s.l.m.). Nella prima parte si sviluppa verso nord, la pendenza del sentiero è media. Dopo scendiamo ad un ruscello di montagna che va attraversato da un piccolo ponte. Proseguiamo ai piedi delle vette imponenti delle Alpi della Zillertal, ascese e discese si alternano. Dato che una parte del sentiero è stata devastata da un temporale, è stata installata una deviazione che ci porta ad un laghetto glaciale che altrimenti non avremo scoperto.
La vista panoramica è senza pari: i Monti di Fundres, il Lago di Neves, le Dolomiti al sud, e a portata di mano la Cima di Campo, la Punta Bianca ed il Gran Mesulè. Il terreno è parzialmente erboso, in parte è lastricato di sassi. Diverse volte dei ruscelli di montagna incrociano il nostro sentiero ed attirano il nostro sguardo. Dopo circa 3,5 ore sull’Alta Via giungiamo al Rifugio Ponte di Ghiaccio (2.545 m s.l.m.), dove l’oste Toni ci fa gustare i suoi piatti prelibati. Dopo una bella pausa pranzo ed una sosta davanti al rifugio, godendoci il panorama e scendiamo sul sentiero n. 26 attraverso la Valle delle Pipe fino al Lago di Neves, il nostro punto di partenza.

Indicazione: l’escursione è di media difficoltà e richiede un passo sicuro nonché scarpe di montagna solide. Attenzione: in seguito a temporali oppure periodi di caldo, i ruscelli di montagna possono trasformarsi in torrenti insuperabili. Partenza di buon mattino indispensabile!

Escursione alla Malaga Weitenberg | Pfunders

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio (Weiler Dun)

Durata: 3:30 h – 1:50  h fino alla Malaga
Dislivello: 500 m
Lunghezza: 9,8 km
Difficoltà: media

Percorso:
La Malga Weitenberg si trova nel cuore dei Monti di Fundres ed è aperta nei mesi estivi. In macchina andiamo a Fundres che si trova nell’omonima valle caratterizzata da masi antichi bellissimi. A Dan ci fermiamo ad un parcheggio che è il punto di partenza per le escursioni al Rifugio Ponte di Ghiaccio e la Malga di Montestretto, da qui prosegiamo a piedi.
Una curva a destra va superata lungo la strada asfaltata, nei pressi dell’agriturismo “Liabm” svoltiamo a sinistra e prendiamo il sentiero con indicazione n° 6 in direzione Malga Weitenberg. Il sentiero si fa largo e così possiamo anche fare una bella chiacchierata domenicale. Il sentiero ci conduce nel bosco, e pian piano le parole si fanno più rade per le due salite piuttosto ripide che dobbiamo affrontare. E per forza dobbiamo anche gettare uno sguardo nella gola profonda sulla nostra sinistra, attraversata dal ruscello Weitenberg che da ora in poi fiancheggia il nostro percorso.
Dopo aver superato le due salite impegnative il sentiero si fa più pianeggiante e davanti a noi si estende una vallata verde finacheggiata dai Monti di Fundres ed attraversata dal ruscello scrosciante. Lungo la prima parte del percorso trovate anche dei posti belli per fermarvi lungo la riva. Attraversiamo un ponte e preseguiamo sulla riva sinistra del ruscello, pian piano ci allontaniamo dal fruscio del ruscello. Lasciamo alle spalle la diramazione alla Malga di Montestretto, la vista sui Monti di Fundres diventa sempre più impressionante, anche se la vista oggi è assai limitata. In quest’altitudine ci sono ancora dei campi di neve, ma allo stesso tempo si vedono anche i primi rododendri.
Poco dopo raggiungiamo la malga Weitenberg che nei mesi estivi è aperta e rappresenta un punto di ristoro ideale per escursionisti. Dopo una breve sosta scendiamo lungo la forestale, in una curva a sinistra prendiamo un’abbraviazione in direzione “Fundres“ e percorriamo un sentiero più stretto che ci conduce direttamente al ponte che abbiamo attraversato prima. Prosegendo sulla forestale raggiungiamo il nostro punto di partenza, ovviamente prima dobbiamo ancora fare una breve sosta lungo la riva.

Rifugio Ponte di Ghiaccio | Fundres

Punto di partenza e d’arrivo: borgo Dun, parcheggio

Durata: 3:30 h
Dislivello: 1050 m
Lunghezza: 7 km
Difficoltà: facile

Percorso:
Quest’escursione ci porta nel cuore dei bellissimi Monti di Fundres. Partiamo dal centro di Vandoies e torniamo in Val di Fundres, guidando verso il fondo della valle e il borgo Dun. Giunti in fondo, la valle si presenta più stretta, a sinistra s’innalza una parete rocciosa, a destra invece una gola profonda. Raggiungiamo un parcheggio, il nostro punto di partenza. Zaino, scarpe da montagna, bastoni da escursionismo e via! Sul parcheggio la meta della nostra escursione è già indicata, il Lago Ponte di Ghiaccio. Seguiamo costantemente il sentiero n. 13.
Al maso Luzerhof inizia una strada forestale che va percorsa, dopo 20 minuti di camminata circa torniamo a destra, seguendo il segnavia 13. Lungo la riva del Rio di Fundres attraversiamo un tratto piùttosto boschivo fino a raggiungere l’altezza della Malga Egger Bödenalm, dove il sentiero diventa molto più ripido ed impegnativo. Dopo aver superato il pendio erboso Eggerböden, il sentiero si appiana e poco dopo arriviamo al “Ponte di Ghiaccio”, posto in cui la neve si conserva anche d’estate. Il tratto che segue si presenta piùttosto tranquillo e veramente da godere, è quasi il tratto più impressionante: colline e pianura si alternano deliziosamente lungo il Rio di Fundres. Di nuovo in salita raggiungiamo la Malga Ponte di Ghiaccio a 2.154 m s.l.m.
D’estate è aperta e si possono acquistare burro e formaggio prodotti in malga. Dopo una breve sosta e una boccata d’acqua di fonte gelida proseguiamo il nostro cammino lungo il sentiero n. 13 che ci aspetta con un tratto abbastanza impegnativo. In continua salita si raggiunge poi íl suggestivo Lago Ponte di Ghiaccio, un esteso specchio d’acqua di ghiacciaio a 2.351 m s.l.m. Finalmente possiamo riposarci e godere la tranquillità, sdraiandoci sulle sponde del lago.
Anche per ritornare prendiamo il sentiero n. 13, ma si potrebbe anche seguire il segnavia n. 18 via la Malga di Valles, attraversando la Forcella di Valles. In questo caso la prima mezz’ora di camminata si presenta abbastanza impegnativa e ripida, dopodiché il sentiero diventa più largo e facilmente percorribile. Nell’ultimo tratto della nostra via di ritorno e la variante s’incrociano.

Indicazione: spesso, soprattutto dopo periodi di precipitazione, il sentiero è scivoloso e per questa ragione scarpe da montagna solide sono consigliabili! Inoltre quest’escursione richiede un minimo di esperienza in montagna e una buona condizione fisica. Per escursionisti allenati ed abituati senza difficoltá. Proseguendo il sentiero n. 13 ed attraversando una morena, dopo un’ora circa si raggiunge il Rifugio Ponte di Ghiaccio con possibilità di pernottamento. Inoltre questo rifugio è punto di partenza sulle vette d’alta montagna, come la Punta Bianca (3.370 m s.l.m.).

Escursione sulla Cima di Valmala | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo: Parcheggio escursionistico

Durata: 7:15 h
Dislivello: 1300 m
Lunghezza: 14,7 km
Difficoltà: difficile

Percorso:
Il punto di partenza è l’ampio parcheggio escursionistico nei pressi dell’Alpe di Fane-Alm, raggiungibile via Mühlbach/Vals. Seguendo l’indicazione in direzione Valmala Dietro i rifugi elencati, che invitano a fermarsi a mangiare, si prende l’ampio sentiero escursionistico n. 17. Accompagnata dal suono del torrente Valler, la leggera salita conduce attraverso un’impressionante gola rocciosa, la cosiddetta Schramme. Al bivio successivo del sentiero si prosegue lungo il sentiero n. 17, che sale costantemente. Porta direttamente al rifugio Brixner Hütte, che a 2.344 m di altitudine invita a fare una pausa. Seguite poi lo stretto sentiero n. 17A in direzione Wurmaulspitze. Incorniciato dal verde mondo montano del Pfunderer, si arrampica prima lentamente, poi abbastanza ripidamente sui pendii erbosi incontaminati ricoperti di delicati fiori di montagna. Segue poi la ripida salita sul fianco meridionale della Cima di Valmala. A circa 2.900 m sul livello del mare, i pendii erbosi lasciano il posto a ciottoli di ardesia e roccia. Infine, si raggiunge un pre-summit, da cui un passaggio leggermente esposto e protetto da una corda conduce alla stretta cima della Cima di Valmala. A 3.022 m di altitudine, l’escursionista è accolto non solo da una nuova croce in vetta, ma anche da una vista panoramica quasi infinita.

Escursione al Picco della Croce | Maranza

Punto di partenza e d’arrivo : parcheggio Fane Alm 

Durata: 7:30 h
Dislivello: 1400 m
Lunghezza: 16,7 km
Difficoltà: difficile

È anche solo la vista sul Lago Selvaggio a valere l’escursione. Si tratta di un percorso non particolarmente impegnativo per chi è già allenato, ma che richiede comunque passo sicuro e buone condizioni fisiche.

Percorso:
La salita comincia al parcheggio della Malga Fane presso Valles, a 1.700 m di altitudine. Da qui, il percorso conduce oltre il noto alpeggio, e, sempre seguendo il sentiero escursionistico 17, attraverso la romantica e selvaggia Gola di Valles. In corrispondenza del bivio, proseguire sul sentiero 17 in direzione del Rifugio Bressanone, situato a 2.282 m di quota. Fino a questo punto, l’escursione non presenta particolari difficoltà.
Ci addentriamo nella valle seguendo il percorso 17B, parte della famosa Alta Via di Fundres. Si raggiunge poi la forcella Val di Fumo; il sentiero è molto ripido e in parte ricoperto da detriti, ciottoli e spesso anche neve dell’inverno precedente. Già dalla forcella Val di Fumo, a quota 2.807 m, potrai ammirare uno splendido panorama sulle Montagne di Fundres. La vetta del Picco della Croce dista ancora 45 minuti di cammino lungo il sentiero n. 18. È un tratto molto ripido, che saprà però ricompensarti con il panorama delle Alpi dello Zillertal e del Lago Selvaggio: una vista splendida e indimenticabile!
Fai una sosta sulla vetta prima di prendere la via del ritorno, che scende ripida in direzione della forcella Val di Fumo. Si prosegue sul sentiero n. 18, che conduce dapprima al Lago Selvaggio e poi alla Capanna Pian di Labes, a quota 2.100 m. Da qui, un’ampia strada forestale permette di raggiungere il bivio che conduce al Rifugio Bressanone o nuovamente al punto di partenza, passando per la Gola di Valles.

L’ascesa al Picco della Croce è molto apprezzata anche come escursione di due giorni, con pernottamento al Rifugio Bressanone.