Mostra “Paul Flora – la vita e le opere” | Glorenza

Come raggiungere la Mostra “Paul Flora – la vita e le opere”

Il nativo Paul Flora, illustratore, fumettista e grafico, aveva già da giovane la passione per l’arte, con immagini di un ironico e satirico espresso. Ha rapidamente guadagnato una notevole fama ben oltre i paesi di lingua tedesca e ha lavorato come vignettista per il quotidiano tedesco “Die Zeit”. Anche se ha lasciato Glorenza al’infanzia, non ha mai dimenticato le sue origini, sostenendo e promovendo l’immagine di Glorenza tanto che alla sua morte avvenuta nel 2009 ha voluto essere tumulato nel cimitero di Glorenza. Nel 2011 in onore di Paul Flora è stata inaugurata una mostra permanente “Paul Flora – Vita e opere”. La mostra permanete del disegnatore e caricaturista Paul Flora.

Orari d’apertura:

1. maggio al 30. giugno Martedì a Domenica dalle ore 11:00 alle ore 16:00
1. luglio al 31. agosto ogni giorno dalle ore 10:00 alle ore 17:00
1. settembre al 30. settembre Martedì a Domenica dalle ore 11:00 alle ore 17:00
1. ottobre al 31. ottobre Martedì a Domenica dalle ore 11:00 alle ore 16:00

Si prega di consultare il sito web per eventuali variazioni negli orari di apertura.

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Prezzi:
ingesso libero


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Contatto:
Mostra “Paul Flora – la vita e le opere”
Torre di Sluderno
39024 Glorenza
+39 0473 831097

Museo contadino | Foiana

Come raggiungere il Museo contadino

Il museo espone una grande varietà di attrezzi agricoli e di uso quotidiano che testimoniano la vita contadina dell’età preindustriale.

L’idea di creare un museo contadino a Foiana si deve ad Horst Griesner e Karl Frei,con il sostegno del parroco Padre Rudolf Lantschner. Nell’estate del 1977 fu ultimato il restauro di un edificio di proprietà della canonica ed il museo venne aperto. Esso espone una grande varietà di attrezzi agricoli e di uso quotidiano dell’età preindustriale.

 


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

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Contatto:
Museo contadino
Via Bagni 2
39011 Foiana
+39 0473 561770

 

Museo GEOlogico | Redagno

Come raggiungere il Museo GEOlogico 

Il museo GEOlogico di Redagno, allestito nell’edificio Peter Rosegger, situato nei pressi della chiesa, espone i piu importanti reperti fossili con le caratteristiche rocce del “GEOPARC Bletterbach” in cui sono stati rinvenuti.
La visita al museo, completamente ristrutturato nel maggio 2006, invita ad un’escursione nella gola, ma può servire anche da approfondimento dopo l’escursione.
Il museo GEOlogico è nato su iniziativa di Josef Perwanger che ne è stato anche uno dei promotori e fondatori. Reperti vecchi di milioni di anni, soprattutto impronte di sauri, fossili e stratificazioni rocciose che ricostruiscono la struttura reale, guidano il visitatore, in modo facilmente comprensibile, attraverso le ere geologiche.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

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Contatto:
GEOPARC Bletterbach-Centro visitatori
Lerch 40
39040 Aldino
+39 0471 886946

Torre Kröll | Gargazone

Come raggiungere la Torre Kröll, Gargazone

Torre medievale, nel frattempo restaurata, che servivaal controllo dei confini di un tempo. Sopra l’arco di entrata si distingue lo stemma dei Trautson. La torre fu dunque presumibilmente costruita da Berthold Chrello-Trautson, il cui nome appare in alcuni scritti del 1237.

La torre Kröll si erge dal bosco sul pendio del Monzoccolo, subito sopra il paese di Gargazzone. La torre senza timpani della rocca, del XIII° secolo, è raggiungibile lungo facili sentieri escursionistici.

La torre fortificata, la cui immagine orna lo stemma di Gargazzone, fungeva probabilmente da torre di guardia posta lungo il confine. La torre Kröll viene vista non come parte di un castello o fortezza ma come singola costruzione. Da questa torre era possibile controllare il confine e l’unica strada esistente che attraversava la Val d’Adige e quindi avvisare l’arrivo di eventuali nemici.

Sorprendente fu la scoperta di un contadino che, nel settembre del 1905, trovò nella torre antiche e preziose monete romane.


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Contatto:
Associazione turistica Lana e dintorni
Via Andreas Hofer 9/1
39011 Lana
+39 0473 561770

Biotopo Valsura | Lana

Come raggiungere il Biotopo Valsura

Un tempo la Val d’Adige era un immenso paradiso naturale, ricco di pozze, boschi e zone palustri. L’uomo si teneva a debita distanza dalle paludi e preferendo costruire i suoi insediamenti su alture, colline e montagne, anche a causa delle frequenti inondazioni.

Se ancora alla metà del XX secolo oltre 100 ettari di terre al delta del Valsura erano inutilizzati, successivamente si innescò un inarrestabile processo di industrializzazione sullo sfondo del miracolo economico italiano, che rischiò di spezzare il delicato equilibrio di quest’area. Alla fine degli anni 70 si verificò un’inversione di tendenza e ciò che era rimasto del delta del Valsura venne dichiarato biotopo protetto.

Oggi il delta del Valsura nell’area di Lana misura 32 ettari ed è un rifugio preziosissimo per oltre 230 specie di uccelli, tra cui 50 diversi uccelli da cova, oltre che per anfibi, colubridi, pesci e insetti acquatici, nonché numerose piante rare.

Suggerimento
Se passi lungo la parte accessibile al pubblico del delta, puoi fermarti vicino agli stagni e alle brughiere e ascoltare innumerevoli specie di uccelli e rane!


Una visita è possibile tutto l’anno!

 

Museo Hoamet-Tramin | Termeno

Come raggiungere il Museo Hoamet

Entrata gratuita con il Winepass!

Museo Hoamet-Tramin – “Vivere tra Nord e Sud”
Il museo di Termeno offre da poco il tema “Vivere tra Nord e Sud”. In questo ambito viene trattato il fatto che Termeno si trova in un territorio con vicinanze di cultura italiana e ladina. Rimangono i temi principali della viticultura, del carnevale e di tutto quelle che forma la vita paesana.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

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Visite guidate: 

– Visita guidata Museo Hoamet Termeno 


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Contatto:
Museo Hoamet Tramin
Piazza Municipio 9
39040 Termeno
+39 328 5603645

Cascata | Vilpiano

Come raggiungere la Cascata

Escursioni: Passeggiata alla cascata | Vilpian

A Vilpiano, il Rio Meltina si getta a valle in un’impressionante cascata di 82 metri – bene del patrimonio naturale – che va poi a formare la roggia di Vilpiano. Questo spettacolo naturale è accessibile tutto l’anno ed entusiasma grandi e piccini. Soprattutto d’estate, la passeggiata che, attraverso il bosco, conduce alla cascata, non è solo piacevole ma anche rinfrescante.

Anche l’ex birrificio a vapore utilizzava la forza dell’acqua. La famiglia di imprenditori ebrea fondò, nel 1849, uno dei birrifici più grandi del Tirolo meridionale e, nel 1897, il birrificio fu dotato di una moderna centrale elettrica e di una turbina Pelton, azionata ad acqua, che fino alla chiusura del birrificio nel 1986 produsse l’elettricità necessaria alla sua attività. Negli scorsi anni, l’impianto è stato ristrutturato professionalmente ed è ora liberamente accessibile. L’edificio ospita la scuola provinciale dei Vigili del Fuoco.

Chiesa parrocchiale | Terlano

Come raggiungere la  Chiesa parrocchiale di Terlano

Edificio altogotico con affreschi notevoli

La chiesa parrocchiale di Terlano è un edificio tardo gotico del XIV secolo. Il piccolo campanile laterale, in stile romanico, esisteva già nel XIII secolo. La chiesa ospita la raccolta di affreschi più ricca di tutto l’Alto Adige. Si presume che gli affreschi più notevoli siano stati creati dal maestro bolzanino Hans Stockinger tra il 1399 e il 1407. Attorno al 1880 gli affreschi furono coperti da uno strato di pittura, per poi essere riscoperti e parzialmente restaurati tra il 1950 e il 1971.
Una caratteristica particolare dell’edificio sono i tetti della chiesa e del campanile minore, coperti di tegole smaltate di vari colori. Il campanile è alto 75 m e fu costruito in tarda epoca gotica, nel XVI secolo. Nel corso dei secoli, si inclinò fino a raggiungere una pendenza di diversi metri, da cui deriva la denominazione di “torre pendente di Terlano”. Per questo motivo, nel 1884 fu smantellato e, tra il 1891 e il 1893, ricostruito tale e quale, con i quadroni di pietra arenaria originali numerati. Un gioiello da non perdere assolutamente è la scultura “l’incoronazione di Maria per mano del Cristo”, realizzata attorno al 1370-1380, probabilmente di prove¬nienza veronese. La scultura si trova all’esterno, sopra al portale d’ingresso.Sia nella chiesa stessa che presso l’Associazione Turistica di Terlano è possibile acquistare, al prezzo di 5,00 Euro, una guida della chiesa.

Mausoleo | Scena

Come raggiungere il Mausoleo

La chiesa poggia su una terrazza artificiale sul lato ovest della collina ed è da annoverare tra gli edifici sacrali più antichi e indubbiamente più riusciti dello stile neogotico. Il mausoleo fu costruito negli anni dal 1860 al 1869 secondo progetti del costruttore viennese Prof. Moritz Wappler come sepolcro per l’arciduca Giovanni d’Austria e la sua famiglia. La costruzione è in pietra arenaria rossa e granito dalla zona del Monte Ivigna. Nella cripta con le pesanti volte con le nervature a croce si può ammirare il sarcofago marmoreo dell’arciduca Giovanni e della sua consorte.

Orari d’apertura:
visita solo con guida
16 aprile – 31. ottobre:
ogni giovedì, ore 9:30

Prezzi:

Adulti 5,00 €
bambini fino ai 10 anni Ingresso libero

Contatto:
Mausoleo
Alla Chiesa,
39017 Scena
+39 0473 945630

Museo provinciale Miniere | Alto Adige

Come raggiungere il museo provinciale Miniere a Predoi, a Cadipietra, a Ridanna e a Monteneve

Storia
Pare che a Predoi si scavasse alla ricerca del rame già durante l’Età del Bronzo, oltre 4000 anni fa, come testimonierebbe un’ascia ad alette rinvenuta nella miniera nel 1864. Al momento, le circostanze di questo ritrovamento non sono state tuttavia ancora definitivamente chiarite. La prima notizia certa in merito all’attività mineraria di Predoi risale al 1426, anno in cui vennero fusi due cannoni in “rame di Predoi”, anche se in realtà il rame locale non risultava particolarmente adatto alla realizzazione di cannoni. La sua particolare malleabilità si prestava infatti soprattutto alla produzione dei fili di rame e dell’ottone.

Anche a Predoi l’attività estrattiva aveva preso avvio là dove il filone del minerale affiorava in superficie. Qui, in particolare, nei pressi della Croce della Val Rossa, a circa 2000 metri di quota, dove le vene metallifere spesse anche dieci metri scendono fino a circa 550 metri di profondità. Inizialmente, fu sufficiente scavare dei pozzi, ma dalla fine del XV secolo nel fianco della montagna dovettero venire realizzate delle gallerie, avanzando anche per decine di anni prima che fosse possibile raggiungere i filoni metalliferi. Nel corso dei secoli, alla gestione e allo sfruttamento delle miniere si avvicendano imprenditori sempre diversi, per lo più famiglie nobili che ottengono tale diritto in concessione dai principi territoriali.

Gli ultimi, i conti von Enzenberg, nel 1893 si vedono però costretti a chiudere l’impianto a causa della forte concorrenza del rame proveniente dagli Stati Uniti. Si tratterà di una chiusura solo temporanea, perché tra il 1957 e il 1971 l’attività verrà ripresa. Successivamente, ragioni di ordine sia ecologico che economico decreteranno tuttavia la chiusura definitiva degli impianti, presso i quali lavoravano ancora 35 minatori, per lo più locali.


Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e sui prezzi sono disponibili su questo sito web.

 

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Contatto:
Museo provinciale Miniere
Via Fienili 8b
39042 Bressanone
+39 0474 654298